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Oliver Rowland e Alex Lynn in azione in Messico il venerdì

I due inglesi affronteranno lo shakedown e, forse, qualcosa di più nell’ePrix del primo aprile, qualora Sébastien Buemi e José María López avessero problemi nel volo notturno di andata da Malpensa.

Atmosphere

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FIA Formula E Championship

Oliver Rowland, Mahindra Racing Formula E Team
Oliver Rowland, MP Motorsport
Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Podio: il vincitore della gara Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Jose Maria Lopez, DS Virgin Racing, Spark-Citroen, Virgin DSV-02
Jose Maria Lopez, DS Virgin Racing, Spark-Citroen, Virgin DSV-02
Alex Lynn, DS Virgin Racing
Alex Lynn, DS Virgin Racing, Spark-Citroen, Virgin DSV-02
Stéphane Sarrazin, Venturi
Stéphane Sarrazin, Venturi, Spark-Venturi, Venturi VM200-FE-02

Sébastien Buemi e José Maria Lopez, piloti ufficiali della Toyota nel Campionato del Mondo Endurance, così come Stéphane Sarrazin (Venturi), non arriveranno in America Centrale fino alle prime ore del mattino del giorno dell’ePrix di Città del Messico, dovendo presenziare il 31 marzo a Monza al lancio ufficiale dei programmi sportivi della Casa giapponese per la Classe LMP1. 

La Renault e.dams si è attivata affinché Oliver Rowland, che guiderà per il team DAMS in GP2 in questa stagione, prenda parte alle sessioni di shakedown del venerdì in assenza dello svizzero.

Ex membro della Renault Academy, il pilota inglese ha già gareggiato in Formula E in passato, avendo dovuto sostituire Nick Heidfeld alla Mahindra Racing a Punta del Este nel 2015.

"Molto probabilmente sarà Oliver Rowland a compiere lo shakedown per noi e, soprattutto, ad essere già lì nel caso in cui dovesse succedere qualcosa", ha detto Jean-Paul Driot, nelle sue vesti di senior manager dell’équipe, a Motorsport.com.

"Ha già disputato una gara con la Mahindra, quindi sa già che cosa è e come funziona la Formula E. Forse gli faremo fare qualcosa sulla macchina che usiamo per lo sviluppo per rimetterlo nell’ordine di idee. È questa la cosa più probabile che accada…". 

La DS Virgin Racing ha ivece recentemente ingaggiato Alex Lynn come pilota di riserva il mese scorso e il britannico sarà subito chiamato a guidare l'auto di José Maria Lopez nella sessione di shakedown sull’Autódromo Hermanos Rodríguez il 31 marzo.

L’inglese ha già completato una giornata intera di prove con una Formula E, allorché ha affrontato con la Jaguar Racing la prima giornata di test pre-stagionali di Donington Park alla fine di agosto, ma effettuerà un provino con la versione “laboratorio” 2017-2018 della Virgin DSV-02 prima di partire alla volta di Mexico City.

"Cercheremo di fare in modo che ci sia una una macchina assettata anche per lui, perché se qualcosa dovesse andare storto potremmo anche pensare di affidare la vettura in gara proprio a Lynn", ha detto il team principal della DS Virgin Racing, Alex Tai, al settimanale britannico Autosport. "In fondo, non ci vuole molto”.

"Ci siamo già organizzati. Abbiamo predisposto un letto comodo su un aereo per per ‘Pechito’, ma non è chiaramente questa la preparazione ideale per un pilota, così là porteremo naturalmente anche Alex. È un ragazzo fantastico ed è bello averlo con noi".

Alex Lynn è quasi certamete atteso a un debutto in corsa in Formula E nell’ePrix di New York, visto che entrambi i piloti della DS Virgin Racing saranno costretti a saltare il doppio appuntamento negli USA a meno che non si eviti il conflitto di date con la 6 Ore valida come round del Nurburgring del WEC.

Oltre a José María López, sotto contratto con la Toyota, c’è infatti il ruolo di pilota ufficiale Ferrari di Sam Bird, ed entrambi hanno le competizioni di durata come loro priorità contrattuale...

Gli impegni in GP2 di Oliver Rowland escludono che possa essere il britannico a sostituire Sébastien Buemi sulla Renault Z.E 16 sul circuito cittadino di Brooklyn, dal momento che nel medesimo fine settimana è previsto a Silverstone il Gran Premio di Gran Bretagna. 

Autosport ha contemporaneamente appreso che la Venturi non ha ancora un piano di emergenza nel caso in cui Stéphane Sarrazin non dovesse arrivare in tempo in Messico a causa di un problema nel viaggio aereo sopra l’oceano Atlantico che dovrebbe accompagnare durante la notte i “pendolari” Toyota e non solo partiti dall’Italia.

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