Mortara: “I punti? López mi ha spedito a muro...”
Scattato dalla piazzola 19 il ginevrino della Venturi era riuscito a recuperare fino alla top 10, ma a causa di una collisione nelle battute finali ha dovuto accontentarsi del 13esimo posto...
Foto di: Jean-Philippe Legrand
Non particolarmente brillante sin dalle prime prove dell’ePrix di Parigi, Edoardo Mortara ha avuto vita difficile anche nelle qualifiche. Indietro e penalizzato di tre posizioni per non aver rispettato il minimo di 50 km orari sotto bandiere rosse nelle Prove Libere 2, il 31enne è poi stato autore di una gara combattiva, che però non lo ha premiato nel risultato finale.
“Ero in uscita dalla curva 9 quando José all’improvviso ha rallentato”, il suo racconto. “Per difendersi, ha cambiato traiettoria quattro o cinque volte e non è stato penalizzato. Alla curva 10 eravamo ruota a ruota. Io gli ho lasciato lo spazio necessario per evitare la collisione, ma lui mi ha toccato e mi ha spedito contro il muro. È un vero peccato perché avrei potuto finire nuovamente a punti”.
Nettamente migliore è stata la corsa dell’altro driver Venturi, Maro Engel, giunto quarto.
“Sono molto felice di aver concluso ad appena tre decimi dal podio. È una bella ricompensa per la squadra e un boost per me in vista del mio round di casa a Berlino il 19 maggio”, la sua emozione. “Già ad Hong Kong avevo ottenuto lo stesso piazzamento, ma poi mi era stato tolto”.
Tuttavia per il tedesco non tutto è stato perfetto. In particolare, il 32enne se l’è presa per quanto accaduto dopo l’incidente al via tra Nicolas Prost, Tom Blomqvist e Mitch Evans.
“In Formula E esiste la regola del ‘Full Course Yellow’, per cui dopo 5” dall’annuncio del commissario bisogna portarsi a 50 km/h. Io l’ho fatto, ma gli altri devono aver agito diversamente dato che ho perso subito tre secondi da chi mi precedeva. A mio avviso è un tema da affrontare nel briefing piloti”, ha infine puntualizzato.
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