Mortara: “Dopo i guai di Santiago, pronto a fare bene in Messico!”
Il pilota dalla Venturi racconta come ha chiuso al tredicesimo posto un travagliato ePrix del Cile a causa di diversi piccoli errori che lo hanno rallentato, tuttavia adesso occupa la sesta piazza nella generale con 24 punti e ha fiducia.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Tra i rookie della stagione 2017-2018 della Formula E, Edoardo Mortara è finora sembrato quello più incline ad adattarsi velocemente allo stile di guida richiesto dalla serie. Spesso tra i primi dieci almeno nelle prove libere, l’elvetico ha forse raccolto meno di quello che avrebbe meritato.
“Non saprei dire perché sono riuscito ad adattarmi meglio degli altri a queste monoposto”, ha confidato a Motorsport.com Svizzera il ginevrino.
“Di certo, a Hong Kong e Marrakech ci siamo dimostrati piuttosto competitivi, cosa che mi ha sorpreso sapendo quante difficoltà avevamo avuto durante i test di Valencia. L’ultimo round, invece, è stato deludente”.
“In qualifica ho commesso io un errore andando dritto alla penultima curva e sprecando la chance di posizionarmi più avanti, mentre in gara la macchina non era adeguata e abbiamo sbagliato strategia”, ha confessato.
“In particolare, non siamo stati in grado di adattarci alle diverse condizioni rispetto agli appuntamenti precedenti e, dunque, alle alte temperature; inoltre, al momento del cambio auto non sono andate bene alcune cose. Ad esempio, ho trovato un cavo che non avrebbe dovuto esserci e sono inciampato perdendo qualche secondo”.
Passando in seguito al prossimo week end in programma, ossia quello di Città del Messico fissato per il 3 marzo, il 31enne ha dichiarato: “Non so che cosa aspettarmi. Mi auguro solo di tornare al livello di Cina e Marocco. Di solito in corsa siamo competitivi, ma nelle qualifiche dobbiamo rafforzarci perché in realtà abbiamo un potenziale da top 5 o comunque da top 10”.
Infine, sull’ePrix di Zurigo che il 10 giugno prossimo riporterà una competizione automobilistica nella Confederazione dopo decenni di assenza, Mortara ha considerato: “È senz’altro una bella cosa e sarà un evento speciale, tuttavia non credo che modificherà la visione del Paese sulle gare con motori normali. Hanno accettato solo perché i propulsori sono elettrici e non inquinano”.
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