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Lotterer duro: "Bird ha provato a scusarsi, ma forse vuole pulirsi la coscienza"

Dopo il tamponamento a Hong Kong tra Bird e Lotterer, il pilota del team DS Techeetah continua a non perdonare il rivale che gli ha fatto perdere un successo ormai nelle sue mani.

Sam Bird, Envision Virgin Racing, Andre Lotterer, DS TECHEETAH

Sam Bird, Envision Virgin Racing, Andre Lotterer, DS TECHEETAH

Joe Portlock / Motorsport Images

Andre Lotterer sembrava avere ormai la vittoria in pugno. Dopo aver condotto gran parte dei giri previsti dell'ePrix di Hong Kong, al penultimo giro il suo sogno è sfumato. Sam Bird lo ha tamponato e gli ha tolto un successo che sembrava ormai a portata di mano.

Nel tamponamento, la gomma posteriore destra della DS Techeetah di Lotterer è stata danneggiata. Una foratura lo ha fatto finire al 14esimo posto, risultato con cui ha chiuso l'ePrix.

Bird, invece, ha vinto la gara ma i commissari gli hanno inflitto una penalità di 5" da scontare a gara terminata. Questa ha fatto scivolare Sam in sesta posizione. DS Techeetah ha però ritenuto insufficiente la sanzione a Bird.

Parlando dell'incidente poco prima dell'ePrix di Sanya, Lotterer ha dichiarato: "Sono tornato a casa a mani vuote, ma sto andando avanti e non c'è motivo di piangere".

"Sam ha provato a chiamarmi e ha mandato messaggi per scusarsi per wuanto accaduto. Ma forse è una mossa per ripulire la sua coscienza o cose del genere. Io non ho risposto. L'ho visto a pranzo giovedì e ci siamo stretti la mano".

"Non ho intenzione di rimanere arrabbiato per questo. Andiamo avanti. Questa è la vita e a volte il motorsport è così".

Sam Bird ha confermato di aver provato a parlare con Lotterer dopo l'ePrix di Hong Kong: "Non era interessato a parlarmi, ma questo è il suo problema". Poi, ha aggiunto: "Nella mia manovra non c'era alcuna cattiveria nei suoi confronti".

Lotterer ha poi parlato della costruzione delle monoposto Gen2 di Formula E: "Recentemente abbiamo visto un po' di problemi del genere in questa categoria. Le monoposto sono piuttosto robuste nella parte anteriore. Succede a tutti di scontrarci con altri, non posso dire di non averlo fatto anche io. Ma ci sono manovre con cui cerchi solo di stare vicino a chi ti precede, mentre altre sono fatte per provarci e vedere poi cosa succede".

"Penso proprio che quest'ultimo sia il caso che spiega quanto accaduto tra Sam e me. Ha corso un grosso rischio e non è andato all'interno per fare un sorpasso pulito. Mi ha solo speronato e poi abbiamo visto tutti cos'è successo. Sino a quel momento le cose erano andate bene. Mi aveva colpito qualche volta nel retrotreno, ma in maniera lieve".

Bird ha dichiarato ancora a Motorsport.com che: "Nella manovra che ho fatto non c'era alcuna cattiveria".

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