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La Venturi VM200-FE-02 ha già superato il crash-test!

Alla vigilia dell’ePrix di Long Beach, la struttura deformabile della nuova monoposto monegasca, che conterrà il powertrain della stagione 2016-2017, ha ricevuto l’approvazione formale della FIA.

Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica

Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica

Venturi Formula E Team

Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica
Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica
Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica
Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica
Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica
Venturi, monoposto 2016-2017 in assemblaggio in fabbrica

Giovedì 31 marzo, con l’anticipo di appena due giorni sulla disputa nelle lontane Americhe dell’ePrix di Long Beach, l’équipe della Venturi responsabile dello sviluppo della monoposto per la terza stagione del Campionato FIA di Formula E ha raggiunto in Europa il primo obiettivo.

Il loro nuovo “prodotto agonistico” ha infatti superato il crash-test obbligatorio per l’omologazione del powertrain VM200-FE-02, che è il nome di progetto attribuito dalla scuderia monegasca all’evoluzione dell’attuale monoposto e rappresenterà l’arma da impiegare nel torneo 2016-2017

Louis-Marie Blondel è il responsabile dello sviluppo e della prossima fase di attività della Venturi Automobiles sui tracciati della serie “full electric” nonché l’uomo giusto con il quale fare il punto della situazione. “Abbiamo dovuto ottenere l'approvazione della FIA per l'intera parte posteriore della struttura del veicolo, che abbiamo notevolmente evoluto. Era importante misurare la capacità di assorbimento del crash box al retrotreno in caso di incidente: si tratta di un elemento che sostiene l'ala posteriore della vettura".

Interessante è capire che cosa sia successo esattamente all’interno dei simulatori di incidente del centro di certificazione e analisi designato per la prova. "Come al solito, la macchina è stata lanciata contro un muro per vedere come la struttura deformabile si modificasse nell’urto senza avere conseguenze sul resto del veicolo. È importante per la sicurezza del conduttore, ma anche per proteggere la macchina. Tutti gli organi vitali della monoposto sono collocati nella parte posteriore: il cambio, il motore e la batteria”, continua Louis-Marie Blondel.

“La loro protezione implica ovviamente la necessità di evitare gli elevati costi della loro radicale sostituzione. Ciò è parecchio importante perché i regolamenti della FIA limitano la possibilità di rimpiazzo di questi particolari. Ogni team, ha diritto di cambiare un motore o una trasmissione l’anno, non di più. Se si rompe troppo in gara durante gli ePrix e si è costretti a una seconda sostituzione durante la stagione, si è colpiti da penalità”. La prova di resistenza richiesta dalla Federazione Internazionale dell’Automobile è inderogabile, naturalmente: “Senza la relativa approvazione da parte della FIA, non sarebbe possibile guidare né continuare la costruzione della vettura con i nuovi aggiornamenti. Come Venturi Automobiles, siamo davvero molto soddisfatti dell’esito del crash-test, in quanto è la convalida di fatto della qualità del nostro lavoro di progettazione e costruzione per la cosiddetta ‘stagione 3’. Ora possiamo applicare i nostri cambiamenti al powertrain, immaginandolo collocato al meglio nella nuova architettura del retrotreno della monoposto. Si trattava di un passo necessario per finalizzare lo sviluppo del veicolo...”.

Non è difficile immaginare che cosa sarebbe successo qualora la Venturi VM200-FE-02 non avesse superato il crash-test, malgrado l’ingaggio di Luigi Mazzola come direttore tecnico e due piloti del calibro di Stéphane Sarrazin e Mike Conway in squadra e in pista.

“È semplicissimo”, conclude Louis-Marie Blondel senza infingimenti. “Durante la stagione 2016-2017, saremmo stati costretti a correre con la vettura di quest’anno. L’auto attuale è molto buona, ma l'evoluzione tecnologica è essenziale per essere competitivi. Siamo anche in una sorta di gara per l’innovazione con le altre squadre. Se non si effettua alcun progresso, si perde".

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