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La Formula E sui ghiacci (davvero perenni?) dell’Artico...

Lucas Di Grassi ha guidato una vettura “full electric” nel nord della Groenlandia, oltre il circolo polare, per contribuire a consapevolizzare il mondo sulle nefaste conseguenze del riscaldamento terrestre.

Lucas di Grassi

Lucas di Grassi

FIA Formula E Championship

Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi
Lucas di Grassi e Alejandro Agag, Formula E CEO
La Formula E trasportata in elicottero
Lucas di Grassi
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi
Vista sull'artico
Formulae E trasportata in elicottero
Vista sull'artico
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico
Lucas di Grassi guida sul circolo polare artico

Lucas Di Grassi, plurivincitore di gare del Campionato FIA di Formula E nelle stagioni 2014-2015 e 2015-2016, ha guidato una monoposto della categoria “full electric” sulla superficie di ghiaccio della calotta artica per contribuire ad aumentare la consapevolezza nel mondo dei pericoli insiti nel riscaldamento globale.

Il pilota brasiliano ha guidato la monoposto da corsa ad emissioni zero oltre il limite del circolo polare artico, in una località nel nord della Groenlandia, per attirare l'attenzione sul progressivo scioglimento di un’ingente quantità di ghiaccio marino al Polo Nord, che ha raggiunto livelli storicamente critici. 

 

"Era un posto bellissimo, di una tranquillità immensa", ha detto Lucas Di Grassi. "Andare là e vedere come la calotta di ghiaccio sia enorme e come stia cambiando per effetto del riscaldamento globale, fondendosi in mare, mi fa comprendere, da un punto di vista completamente diverso, ciò che stiamo facendo con la Formula E e l'importanza di guidare auto elettriche".

Alejandro Agag, CEO della Formula E, ha aggiunto: "Ho quattro figli e il futuro del pianeta dipende da come possiamo controllare gli effetti che il comportamento dell’uomo sta avendo sull'ambiente e sul clima. Ecco perché penso che il cambiamento atmosferico sia un tema importante sul quale indirizzare i nostri sforzi, da controllare e affrontare seriamente, e per il quale tutti possono fare qualcosa...”. 

"Noi facciamo qualcosa nel motorsport, altre persone potrebbero fare qualcosa nell’ambito delle loro azioni quotidiane", ha aggiunto il manager e imprenditore spagnolo

 

L'evento è stato supportato dal governo della Groenlandia, anche perché la volontà di aumentare rapidamente la consapevolezza nei cittadini del bisogno di azioni concrete per contrastate il cambiamento climatico è crescente. La Formula E ha anche collaborato con l'Università di Southampton: nel corso dell’evento, un radiofaro è stato posto su un iceberg che si era staccato dalla calotta polare inoltrandosi in mare aperto... 

Il Principe Alberto II di Monaco, la cui Fondazione ha fornito un significativo contributo all’happening del Polo Nord, ha detto: "Sostengo pienamente le attività, allo stesso tempo audaci e ambiziose, che Formula E ha intrapreso, perché si tratta di strumenti efficaci per aumentare la conoscenza nel pubblico delle modifiche del clima che stanno avendo importanti effetti sugli strati di ghiaccio groenlandesi...".

"La mia Fondazione riconosce il ruolo che i veicoli elettrici possono svolgere nella riduzione delle emissioni di gas serra e ritiene che la Formula E può ispirare una nuova generazione di automobilisti, tutti potenziali utenti di veicoli elettrici, e contribuire così alla lotta contro il riscaldamento globale attraverso happening di alto profilo come questo", ha concluso il sovrano monegasco.

 

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