Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

La Formula E punta al titolo di Campionato del Mondo?

Per la serie “full electric” internazionale potrebbe arrivare prestissimo la titolazione iridata da parte della FIA, tuttavia i costi e i doveri ad essa connessi lasciano ancora perplesse molte delle squadre iscritte.

Alejandro Agag, Formula E CEO e Jean Todt, Presidente FIA

Foto di: Adrien Clement

Non è del tutto una novità. La Formula E aveva mostrato interesse nell’essere inserita dalla FIA nella lista dei campionati iridati sin dal suo debutto nel 2014 e ora che ha soddisfatto tutti i criteri dettati dall’Autorità Sportiva nel Codice Sportivo Internazionale in termini di crescita questo desiderio potrebbe tramutarsi in realtà.

“Abbiamo già intavolato la discussione con la FIA. Quindi ci resta soltanto da decidere il momento opportuno per questo passaggio”, ha spiegato ad Autosport il patron Alejandro Agag.

“È sicuramente positivo assumere il titolo di mondiale, tuttavia dovremo prima parlarne con le scuderie dato che implicherà delle spese aggiuntive per quanto riguarda le tasse da versare alla Federazione”. 

Per diventare un Campionato del Mondo una categoria deve vedere coinvolti quattro costruttori ed infatti la Formula E annovera nove produttori di motopropulsori, oltre a diversi partner tecnici come Renault, Audi, BMW, DS e Jaguar.

Inoltre, le gare devono svolgersi in almeno tre continenti e nel 2016-2017 la serie al cento per cento elettrica ha visitato Europa, Nord America, Sud America, Asia e Africa. 

Va ricordato che malgrado l’adempimento di tutte le richieste la FIA può organizzare ispezioni a sorpresa in uno dei round per verificare il rispetto dal Codice Sportivo, mentre un commissario federale deve essere eletto a presidente del pannello degli Stewards presenti a ciascun evento per riportare eventuali gravi infrazioni.

“Non credo sia la questione più importante da affrontare adesso. Anzi, quando ne abbiamo discusso il parere condiviso è stato ‘non ora’...”, ha affermato ad Autosport il co-team principal della Andretti e capo dell’Associazione Scuderie di Formula E, Roger Griffiths. 

“Tutti vorremmo acquisire questo status, ma è proprio necessario l’anno prossimo o si può aspettare il 2018, piuttosto che il 2021? Soddisfiamo tutti i criteri, potremmo dare vita ad un trofeo costruttori, di conseguenza avremmo il diritto di chiamarci ‘mondiale’. Magari con l’ingresso di nuove Case potrebbe anche aumentare il valore”.

“Tuttavia se questa denominazione portasse ad un beneficio in termini di città rilevanti frequentate, un 100 per cento di spettatori in più e una migliore promozione, allora sarebbe giustificabile , ma non siamo ancora stati informati sulle cause dell’incremento dei costi e quanto sarebbe alta la cifra”, ha concluso il dirigente inglese.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Svelato il (compatto) calendario 2017-2018 della Formula E
Prossimo Articolo Sticchi Damiani: “A Roma un sogno nato quattro anni fa!”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia