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La DS Techeetah contro Di Grassi, protesta rigettata dai giudici

La squadra di Vergne ha provato un attacco al pilota Audi (suo diretto rivale nella corsa per il titolo), reo di aver ripetutamente spinto Lotterer nella carambola del giro 2 a New York sabato.

Jean-Eric Vergne, DS TECHEETAH, DS E-Tense FE19, Andre Lotterer, DS TECHEETAH, DS E-Tense FE19, Tom Dillmann, NIO Formula E, NIO Sport 004

Steven Tee / Motorsport Images

La sfida per il titolo di Campione della FIA Formula E 2018-2019 si risolverà quando in Italia sarà già sera, visto il fuso oraio che ci separa da New York, ma fuoco e fiamme pare che non si sviluppino solamente in pista, bensì anche tramite le carte bollate.

La DS Techeetah, squadra del leader della serie Jean-Eric Vergne, ha presentato una protesta ufficiale per il comportamento tenuto dal suo diretto rivale Lucas Di Grassi nel corso dell'E-Prix di sabato, quando una collisione multipla innescata da una manovra di Sam Bird su José Maria Lopez ha coinvolto il pilota Audi, "JEV" e il suo compagno di squadra André Lotterer alla curva 6, con "Pechito" giratosi bloccando il passaggio a chi lo seguiva.

Vergne ha tamponato Gary Paffett, e a sua volta è stato colpito da Lotterer, con Di Grassi che ha centrato l'auto del tedesco, continuando poi a spingere sull'acceleratore e causandogli danni. Le due DS Techeetah sono dovute tornare ai box per sostituire una gomma forata (Vergne) e la carrozzeria danneggiata (Lotterer).

Il team ha preso in considerazione l'Articolo 30.12 del regolamento sportivo che recita quanto segue:

"Un pilota non può procedere lentamente o sconsideratamente creando un potenziale pericolo per tutti gli altri concorrenti e persone in pista. Questo vale appena una macchina entra sul tracciato, all'ingresso della corsia box o in pit-lane".

La DS Techeetah si è appellata al fatto che Di Grassi ha continuato a spingere Lotterer portandolo a danneggiare la macchina, ma i commissari della FIA non è stata lui la causa della carambola, bensì Bird, punito con 10" di penalità sul tempo finale per aver provocato il patatrack inevitabile per Vergne, Lotterer e Di Grassi.

"L'auto #36 (Lotterer) ha frenato forte arrivando sul punto dell'incidente, ma è stata colpita da dietro ed è finita contro il muro, poiché spinta continuamente dalla #11 (Di Grassi) in modo evidente e deliberatamente - spiegano dalla DS Techeetah - Gli steward hanno visionato i filmati TV e del circuito chiuso, oltre che i dati delle telemetrie di entrambe le macchine".

Si conclude quindi con un nulla di fatto e - per altro - Vergne deve ringraziare i giudici per non essere stato punito in seguito alla collisione dell'ultimo giro con la Venturi di Felipe Massa, dato che l'incidente è stato considerato come "normale episodio di gara senza colpa per uno dei due piloti".

Insomma, il titolo verrà deciso con una lotta in pista oggi nella Grande Mela, come giustamente deve essere, e non tramite lamentele negli uffici.

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