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Griffiths: “Un po’ troppa confusione nel team Andretti”

Il team manager della scuderia americana riconosce che in California, subito sparito al vertice Robin Frijns, la gara è stata salvata dal primo ingresso in zona punti di Simona De Silvestro.

Roger Griffiths, Andretti Autosport

Roger Griffiths, Andretti Autosport

James Holland

Simona De Silvestro, Amlin Andretti
Simona De Silvestro, Amlin Andretti
Simona de Silvestro, Andretti Autosport
Simona de Silvestro, Andretti Autosport
Incidente: Robin Frijns, Amlin Andretti
Incidente: Robin Frijns, Amlin Andretti
Robin Frijns, Amlin Andretti
Incidente: Robin Frijns, Amlin Andretti, e Sébastien Buemi, Renault e.dams

Roger Griffiths, co-team principal della scuderia Andretti Autosport impegnata nel Campionato FIA di Formula E, quest’anno sponsorizzata dalle assicurazioni Amlin, ha vissuto un fine settimana agrodolce durante la trasferta californiana. Gli esiti sono stati infatti antitetici per i due piloti, la svizzera Simona De Silvestro e l’olandese Robin Frijns. “C’è stata un po’ di confusione per il team Andretti a Long Beach, la nostra gara di casa", ha ammesso sconsolato il manager yankee.

"Sono stato però molto felice di vedere Simona (De Silvestro, ndr) prendere finalmente il volo e segnare dei punti in classifica. C’è stato un nono posto per lei. Ha fatto una grande gara. Si è sempre mantenuta pulita in pista, ha rispettato tutti gli obiettivi energetici che si era data e ha effettuato un cambio vettura pressoché perfetto. Questi sono tutti gli elementi necessari per dare il meglio di sé ed entrare in zona punti, solitamente. È un bene per il team disporre di due piloti capaci di marcare punti. Sono sicuro che la sua performance rappresenti una motivazione ulteriore per recarci a Parigi con fiducia”.

E l’altro pilota, a punti per ben sei appuntamenti di fila in Formula E e vittima di uno zero in casella proprio a Long Beach? "Per Robin (Frijns, ndr), ovviamente, la corsa è stata molto frustrante. Avevamo una macchina veloce, siamo stati costantemente competitivi in tutte le sessioni di prova e lui ha mancato di poco la qualificazione per la Super Pole, cioè per appena nove millesimi di secondo. Dopodiché ha perduto tutto ciò che aveva costruito, venendo colpiti da dietro nel quadro di una manovra di sorpasso di Sèbastien Buemi che non è difficile definire ‘ottimistica’ per lui, sicuramente inutile all’inizio di una gara così lunga, ma che a noi ha dato una grande delusione. Lì siamo scomparsi dalle posizioni che contano e abbiamo cercato di dare il meglio di noi per recuperare, fino a quando non abbiamo ricevuto la bandiera nero-arancione (l’alettone posteriore era danneggiato, ndr). Poi, abbiamo effettuato il cambio macchina e fornito a Robin (Frijns, ndr) per il suo nuovo stint un obiettivo energetico molto aggressivo. Gli va dato merito di averlo portato a termine alla perfezione”, ha continuato Roger Griffiths.

Concludendo il racconto sulla corsa del pilota olandese: "Ha finito la gara e si è mantenuto illeso in pista, il che è sempre molto importante per la squadra e anche per gli sponsor. Purtroppo, Robin Frijns ha concluso la sua performance al di fuori della zona punti, ma le cose vanno sempre prese con filosofia: ogni giro che facciamo impariamo qualcosa. Non vediamo l'ora di gareggiare a Parigi e affrontare il primo appuntamento europeo del campionato. Speriamo di vedere lì un risultato migliore". 

 

 

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