Gare F.E più lunghe e più rapide con il "nuovo" regen?
La liberalizzazione delle regole relative alla rigenerazione dell’energia dovrebbe portare a un innalzamento nella velocità massima e dell’autonomia delle vetture “full electric” addirittura di un giro...
Foto di: John Rowley
I nuovi regolamenti in materia di regen porteranno a miglioramenti nelle prestazioni in gara delle monoposto a partire dalla terza stagione di vita del Campionato FIA di Formula E. Fra gli addetti ai lavori la circostanza è ormai pressoché una certezza...
Il regen è la pratica di rilascio dell’acceleratore, abitualmente a fine rettilineo, che consente di recuperare energia a vantaggio della batteria, usando il motore elettrico come freno inerziale della macchina. Regen è la versione tronca della parola “rigenerazione” in lingua inglese ed è uno degli strumenti che fanno la differenza in Formula E.
Il campione in carica Sébastien Buemi, reduce da due anni di lotte per il titolo in qualità di portacolori della Renault e.dams ed ormai espertissimo della serie “full electric”, calcola che la normativa rivista dovrebbe condurre a un aumento delle distanze di gara e, allo stesso tempo, a un incremento del ritmo delle vetture, il tutto a causa dell'energia supplementare resa disponibile.
Lo svizzero ha detto: “Il regen ci aiuterà a percorrere più giri e a ottenere una maggiore percorrenza nel corso delle gare, il che è certamente una buona notizia per la Formula E. Le auto guadagneranno almeno un giro in termini di velocità, ma ciò sarà principalmente dovuto allo sviluppo del telaio".
Mark Preston, team principal della Techeetah, cioè l’ex Team Aguri rilevato dai cinesi, è d'accordo con l'asserzione di Sébastien Buemi, ma ritiene che le temperature ambientali molto elevate di alcune città potrebbero limitare il beneficio del regen “extra”.
Secondo l’esperto manager inglese, “tutto ciò è abbastanza matematico. Se aumentiamo la potenza da 100 a 150 kiloWatt, fino a quando fa fresco o, comunque, non è troppo caldo, dovremmo essere okay e non avere problemi di sorta. Ma in un circuito come Buenos Aires, dove la temperatura dell'aria potrebbe sfiorare i 35 gradi, potremmo non essere in grado di utilizzare il regen a disposizione per tutta la gara, dal momento che la batteria finirebbe con il surriscaldarsi. È un po' come il nostro telefono, che si scalda quando è sotto carica. Quando si dà energia a un dispositivo o la si tira fuori, inevitabilmente si genera calore...”.
E ancora: "Le nostre corse sono delle sprint: si vuole raggiungere il traguardo nella maniera più veloce e nel minor tempo possibile. Si deve generare quanta più energia possibile allo scopo di usarla, quindi c'è sempre un dare e un avere che possiamo considerare ottimale. Bisogna trovare un compromesso, il migliore possibile…".
Robin Frijns, pilota confermato dalla scuderia MS Amlin Andretti dopo l’ottimo torneo 2015-2016, ha specificato che il programma della squadra americana nel corso della prima tre giorni di test a Donington Park è stato incentrato sui “long run” e che l'effetto del cambiamento delle regole non era risultato immediatamente apprezzabile.
L’olandese ha sottolineato: "Finora non abbiamo utilizzato granché il regen e non ci siamo trovati nella condizione di bilanciare bene il dare e l’avere energetico della monoposto, ma io nutro una certezza: il regen in più che si avrà comporterà un ‘prezzo’ da pagare...”.
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