Frijns: “Mi sono pentito di aver lasciato andare via Di Grassi!”
Il formulista olandese del team MS Amlin Andretti ha mancato di poco la zona punti, ma a differenza del compagno di squadra deve imputare a suoi errori di guida e valutazione la débâcle in Marocco.
Foto di: FIA Formula E Championship
L’undicesimo posto in classifica di Robin Frijns non è propriamente grasso che cola per una scuderia dalle grandi potenzialità e dagli investimenti della MS Amlin Andretti, ma i miglioramenti della tecnologia alla base della nuova monoposto ATEC-02 made-in-USA si vedono di gara in gara. E questo vale al di là dell’ottenimento o meno di punti nella classifica generale 2016-2017 del Campionato FIA di Formula E.
Se Antonio Félix Da Costa è stato la vittima di una panne che ha comportato il suo stop improvviso e imprevisto sulla pista marocchina all’11esima tornata quand’era ottavo, il formulista olandese ha pagato errori di guida e di valutazione nel primo turno che non gli hanno permesso di trasformare il discreto nono slot dello schieramento di partenza almeno nell’auspicata P8 finale.
"Ho colpito il muro della curva 3 all'inizio, con la conseguenza di avere subito piegato un po’ lo sterzo, dopodiché sono arrivato a ruote bloccate alla prima curva e Antonio (Félix Da Costa, suo compagno di squadra, ndr) mi ha sorpassato. Una volta superate queste disavventure, tutto è andato però più o meno bene. Lucas Di Grassi era piuttosto veloce e quindi ho deciso di lasciarlo andare - non aveva alcun senso difendere troppo duramente la mia posizione e consumare molta energia – ma quando mi ha oltrepassato ho capito che era all’incirca al mio livello e quindi mi sono pentito della decisione precedente”, ha raccontato il pilota dei Paesi Bassi all’indomani della corsa africana.
“Con la seconda auto, mi stavo comportando abbastanza bene in termini di gestione dell’energia, ma tutti intorno a me stavano facendo lo stesso egregio lavoro e quindi non c'era nulla che potessi tentare per emergere. Forse, avrei anche potuto finire ottavo, ma in classifica non sono andato più in là della P11. Sapevamo in anticipo che questa pista si sarebbe rivelata ostica, ragione per cui spero che a Buenos Aires andrà meglio".
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