Formula E, Wehrlein contro la penalità di Parigi: "Ecco perché è ingiusta!"
Il pilota della Mahindra contesta l'aver perso la pole per aver avuto le gomme con la pressione minima al di sotto degli 1.60 bar.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Pascal Wehrlein aveva regalato un sussulto nelle Qualifiche dell'ePrix di Parigi dopo un periodo piuttosto buio della sua carriera firmando la pole position. Ma la sua gioia è durata poco, perché i commissari di gara hanno riscontrato un'anomalia sulla pressione delle gomme usate dal tedesco nelle Qualifiche e gli hanno tolto il tempo, facendolo partire dal fondo dello schieramento.
La pressione delle gomme di Wehrlein si aggirava attorno al 1.48 e 1.56 bar, mentre il minimo consentito è di 1.60 bar. "Anche considerando le temperature della pista e quando è stata ispezionata, la pressione delle gomme non era conforme a quanto previsto per le gomme Michelin".
Il team manager di Mahindra, Joan Orus, aveva spiegato che la causa dell'infrazione era dovuta allo strumento di calibrazione della pressione delle gomme del team e ha aggiunto che il vantaggio ottenuto è stato davvero piccolo.
Pascal Wehrlein ha parlato ai microfoni di Motorsport.com riguardo quanto accaduto nelle Qualifiche di Parigi: "E' stato frustrante perdere la pole perché possiamo dire che le modalità della penalizzazione che mi è stata comminata non siano giuste".
"Partire dall'ultima posizione e non dalla prima fa una grande differenza e non è relativa alla violazione".
Abbiamo chiesto a Wehrlein per quale motivo non ritenesse giusta la penalità comminatagli al termine delle Qualifiche. Lui ha risposto: "Perché le gomme avevano una pressione più bassa di appena 0,05 bar. Che è nulla. Non era 0,5".
"Questa differenza è molto piccola, perché la mia è stata una delle ultime vetture a essere controllata nel Parc Ferme. Abbiamo dovuto aspettare 10 minuti. 10 minuti in quelle condizioni significa che le gomme si sono raffreddate e la pressione è scesa".
"La pressione fuori dal box andava bene. Abbiamo cercato di spiegarlo ai commissari e abbiamo anche cercato di far capire loro che non è stato un nostro errore. Ma loro hanno comunque deciso di penalizzarci".
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