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Vergne: “I tre in lotta per il titolo mi stiano alla larga”

Il francese ha ricevuto un'auto perfetta dal team Andretti Autosport e in Gara 2 non farà sconti a nessuno

Jean-Éric Vergne è stato il pilota più vivace in azione sul budello ricavato all'interno del Battersea Park. La prima guida della squadra di Michael Andretti ha raccolto un terzo posto che vale oro dopo aver preso il via dalla quinta posizione dello schieramento: ciò è stato possibile in virtù della sua vocazione ad attaccare con coraggio gli avversari, le cui azioni a Londra sono state coronate da successo, almeno quasi sempre.

"È stata una corsa molto entusiasmante. Mi sono divertito con una bella serie di sorpassi su una pista nella quale non è certo facile scavalcare un rivale. Finire sul podio è stato sì un grande risultato, ma oggi recrimino per il fatto che avevamo la macchina per vincere. Ci accingeremo a fare tutto il possibile perché domani ciò possa accadere", svela il francese al servizio del team americano.

Il momento topico della prima battaglia londinese?Piquet ha cercato di passare Di Grassi ed è uscito piuttosto male dalla chicane, così io mi sono gettato all'esterno", racconta Vergne. "Avevo un poco più di velocità rispetto a lui, ma non era affatto facile essergli accanto, peraltro non all'interno, sul dosso della pista, sino al punto di averlo toccato con la ruota. È stata una grande manovra. Mi ha dato fiducia, che ho sfruttato quando sono andare a prendere Lucas in staccata (alla curva 12, ndr)”.

E ancora. “In ogni caso, sono stato sì veloce, ma non abbastanza per combattere con Jérôme (D'Ambrosio, ndr)", ammette Jean-Éric, sulla cui Spark-Renault un particolare importante aveva cominciato a fare i capricci. "Alcune difficoltà con la batteria non mi hanno permesso di spingere come avrei voluto, ma ancora una volta devo ribadire di essere molto contento del risultato arrivato. Ritengo che oggi avessimo davvero una buona monoposto...”.

Infine, si lascia andare a una velata “minaccia”: “Le qualifiche avrebbero potuto essere migliori, ma partire in P5 non è l'ideale per vincere una gara, così domani ho intenzione di dare il tutto per tutto. Se uno dei tre driver in lizza per il campionato cercasse di bloccarmi o di superarmi, sa che cosa potrebbe rischiare. Nelle mie condizioni, non ho proprio nulla da perdere".

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