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Retromarcia di due squadre sul proprio powertrain?

Stando alle voci, vi sarebbe più di qualcuno costretto a ripiegare sulla vecchia unità elettrica McLaren Hewland

Jean-Eric Vergne, DS Virgin Racing Formula E Team

Foto di: John Rowley

Al momento, è soltanto una chiacchiera: una voce sussurrata a mezza voce da ingegneri che vogliono rimanere anonimi alle orecchie della redazione di lingua inglese di motorsport.com e, nella fattispecie, in quelle del bravo giornalista Sam Smith.

Sta di fatto che, stando alle indiscrezioni circolate, due degli otto team “improvvisatisi” costruttori in vista della seconda stagione di vita del Campionato FIA di Formula E potrebbero fare dietrofront e rinunciare all'unità motrice costruita e sviluppata in proprio…

Squadre come ABT Schaeffler Audi Sport, impegnata in Germania, Ungheria e Italia nei test “liberi”, Renault e.dams e DS Virgin Racing, che ha provato a lungo a Guadix in Spagna a partire da maggio, hanno tutti gli strumenti tecnologici e le risorse per ovviare a problemi di competitività e affidabilità che dovessero essere emersi nel frattempo, ma il tempo stringe e c'è chi potrebbe decidere realmente in extremis di rispolverare l'unità McLaren Hewland già usata da tutti i concorrenti nel torneo 2014-2015.

"A parole le squadre produttrici di motori sono tutte sicure di iniziare regolarmente e tranquillamente la stagione con i loro nuovi pacchetti omologati, ma so per certo che un bel po' di loro sono molto lontane dall'essere competitive, per non dire neppure affidabili", ha rivelato la fonte segreta.

Tutte le squadre avevano diritto a 15 giornate di prove “private” prima dei sei giorni collettivi di test di Donington Park del 10, 11, 17, 18, 24 e 25 agosto per sviluppare i nuovi pacchetti composti da e-motor, inverter, trasmissione e sistema di raffreddamento, ma è chiaro che sarebbe impossibile recuperare il tempo perduto in caso di problemi tecnici per l'approssimarsi della data del 31 agosto, in cui le quaranta vetture di Formula E saranno spedite dalla località polacca di Gdansk in treno a Pechino attraverso la Russia.

Non soltanto: durante il meeting tecnico aperto alle squadre e avvenuto in marzo a Miami e con l'appoggio dell'organizzatore Alejandro Agag, contro una sola scuderia contraria, i vari team decisero di individuare nell'ultimo giorno dei test di Donington il termine ultimo oltre il quale eventualmente decidere di rinunciare al proprio powertrain e scegliere di usare il vecchio materiale uguale per tutti. Chi getterà la spugna ancor prima di cominciare?

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