Heidfeld: “Alla Venturi cambiamenti troppo lenti”
Nick motiva il proprio passaggio alla Mahindra Racing con l'affidabilità e la motivazione del team indiano
Foto di: Guillaume Navarro
All'indomani della prima giornata di test del Campionato FIA di Formula E a Donington Park, Nick Heidfeld ha... parlato. Il pilota tedesco, che è “emigrato” alla Mahindra Racing dopo aver trascorso la prima stagione in seno all'équipe Venturi, si è infatti raccontato al giornalista Tim Biesbrouck del sito online d'informazione electricautosport.com.
"Non è stata una decisione facile", ha risposto l'ex driver di Formula 1 alla domanda su che cosa lo abbia indotto al cambio di casacca: "Alla Venturi siamo stati abbastanza veloci per tutta la stagione, ma c'erano alcune cose che mi sarebbe piaciuto vedere modificate. C'era un buon piano strategico in generale, ma non ero molto convinto che la gestione della crescita del team si stesse verificando in maniera sufficientemente rapida".
Nick Heidfeld è entrato in contatto con altre scuderie nel corso della passata stagione e tra di esse c'era naturalmente la compagine indiana guidata dal team principal Dilbagh Gill. Quella squadra era, proprio come la Venturi, vittima di difficoltà generali e non sembrava in grado di catturare i risultati desiderati né meritati. "Penso che la Mahindra abbia affrontato in maniera corretta le questioni che si è trovata ad affrontare. Ho un ricevuto buon feeling da loro per quello che verrà, e lo dico sulla scorta di quello che ho sentito e ho imparato finora dai loro tecnici. Speriamo che tutto ciò funzioni e, soprattutto, si riveli foriero di risultati”.
E ancora: "Mi fido di questa squadra, altrimenti non mi sarei certamente trasferito armi e bagagli alla Mahindra. In ogni caso, come tutti sappiamo, negli sport motoristici si sa com'è andata a finire soltanto dopo una stagione o al termine della prima gara...”.
Andando alla prima giornata di test collettivi sul circuito inglese, bisogna specificare che Heidfeld ha già provato la vettura con il nuovo propulsore in Spagna, a Calafat. Con un bel po' di chilometri percorsi al volante della M2Electro alle sue spalle prima ancora di recarsi a Donington, Nick è particolarmente ottimista delle possibilità della vettura indiana, in quanto legate all'affidabilità del nuovo pacchetto (due powertrain elettrici accoppiati), e lo giudica paragonabile alla tecnologia McLaren Hewland della prima stagione, con un solo motore e un normale cambio a quattro marce.
Alcune altre squadre stanno facendo a loro volta uso di un e-motor duale o gareggeranno senza... cambio, ma ciò non spaventa affatto il conduttore teutonico: “Noi non abbiamo avuto molti problemi di affidabilità. Forse le squadre che hanno un pacchetto diverso hanno lottato un po' più di noi, ma è finora trascorsa soltanto una prima giornata di prove. Mi aspetto, e intimamente spero, che non avremo grandi guai nei restanti giorni di prove in agosto...”.
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