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Gaillardot: “Dalla strada alle corse, e viceversa...”

L'ingegnere francese, responsabile tecnico della Renault e.dams, descrive il punto di vista della Casa

Il team
La Renault Z.E 15 in pista
La Renault Z.E 15 in pista
La Renault Z.E 15 in pista
La Renault Z.E 15 in pista
I piloti Nicolas Prost e Sébastien Buemi, Renault e.dams
Sébastien Buemi, Renault e.dams
Nicolas Prost, Renault e.dams
Alain Prost, Renault e.dams

Finalmente a portata di... sguardo, il Pechino ePrix inaugurale della stagione 2015-2016 del Campionato FIA di Formula E andrà in scena sabato 24 ottobre. Fra le squadre più attese, vi è sicuramente la Renault e.dams (diversa, non soltanto... nominalmente, dalla e.dams Renault di un anno fa).

Vincitrice nella classifica a squadre, ma perdente fra i piloti nella prima edizione del torneo “full electric” malgrado le vittorie nelle gare di Punta del Este, Montecarlo e Londra 1 con Sébastien Buemi e con Nicolas Prost a Miami, la compagine emanazione diretta della Casa francese guidata da Alain Prost e Jean-Paul Driot ha grandi aspettative per l'anno che verrà. Che cosa si aspetti Vincent Gaillardot e come veda il futuro della categoria, soprattutto per le tante novità, è raccontato in un'intervista.

Trattando dei regolamenti, quali modifiche sono state fatte e sono più decisive, a vostro avviso?
"Da un punto di vista dei regolamenti tecnici della FIA, l'unica differenza veramente significativa rispetto allo scorso anno è l'aumento della potenza in condizioni di gara, che potrà raggiungere i 170 kiloWatt in tale configurazione. Tuttavia, su un piano molto più generale, ci sono stati molti cambiamenti rispetto al campionato 2014-2015, principalmente l'arrivo di otto produttori selezionati dalla Federazione Internazionale, tra cui noi, che hanno il permesso di sviluppare nuove motorizzazioni, le quali comprendono il sistema costituito da e-motor, inverter, cambio e sistema di raffreddamento. Alla Renault Sport abbiamo progettato e sviluppato in esclusiva il powertrain Z.E.15 per la scuderia Renault e.dams, che è il risultato di molti anni di esperienza e lavoro sugli impianti elettrici per la mobilità".

Perché la Renault ha scelto di diventare un costruttore a partire dalla seconda stagione di vita della F.E?
“Nella misura in cui l'innovazione e l'eccellenza sono impresse nel DNA della Renault, era naturale che un'azienda come la nostra sostenesse il primo torneo completamente elettrico mai organizzato al mondo. Infatti, dopo aver contribuito allo sviluppo del telaio della Spark SRT_01E e supportato la e.dams Renault nella conquista del titolo riservato ai team, non possiamo non dirci pienamente impegnati nel Campionato FIA di Formula E".

E qual è l'effettivo impatto sui veicoli stradali della Renault, cioè nell'ambito dell'effettiva produzione di serie?
“Il motorsport è un ottimo modo di fare scoperte e di progredire nelle nuove tecnologie e quindi l'applicazione di questo know-how a tutti i veicoli elettrici in generale è decisiva. Per converso, possiamo consultare i dati e l'esperienza sulle strade della Renault per sviluppare un approccio 'tutto nostro' alla Formula E".

Che cosa dire del FanBoost? È cambiato anche quest'anno e...
"Sì, il FanBoost è stato un fattore critico per il risultato in gara dello scorso anno. Questa stagione, il voto si apre 12 giorni prima di ogni evento e continua nei primi sei minuti di corsa. Come durante il torneo 2014-2015, si può esprimere il proprio voto tramite il sito web della Formula E e la App degli organizzatori, nonché su Twitter e Instagram, includendo il nome del driver prescelto sotto forma di hashtag".

Il sondaggio online avrà un effettivo impatto nella determinazione dei vincitori?
"Ai primi tre piloti di ogni FanBoost saranno assegnati 100 kiloJoule di energia in più, che essi potranno distribuire come meglio credono nella seconda auto dopo l'inversione di vetture che avverrà a metà corsa...".

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