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Frijns: “Siamo penalizzati nella velocità sul dritto”

Il pilota olandese del team Amlin Andretti, pur se subito a punti in Cina, non ha dubbi sul ritardo delle vetture 2014

Robin Frijns, Amlin Andretti Autosport Formula E Team

Foto di: FIA Formula E Championship

Robin Frijns ha dato una zampata a Pechino anche nel giorno del suo esordio in Formula E, piazzandosi decimo e quindi entrando a pieno titolo in zona punti. Il driver della Amlin Andretti di Formula E ha descritto la fine caotica della sua gara come un vero e proprio duplice combattimento: uno per mantenere basso il suo consumo energetico e l'altro per tenere a bada il gruppo degli inseguitori nell'ultimo giro. 

L'olandese a Putrajaya ha dichiarato: "Quando è cominciato il penultimo giro, in Cina la temperatura della batteria è improvvisamente salita: non ho avuto una perfetta rigenerazione e di conseguenza ho dovuto affrontare l'ultimo passaggio molto lentamente. Penso di aver perduto in un botto sei secondi, con il risultato che gli altri mi si sono fatti sotto e ho fisicamente visto che si stavano abbattendo su di me...”. 

E ancora: "Quando sono uscito dalla curva finale, ho visto sul mio cruscotto il display dell'energia che stava andando sempre più giù: ho lasciato andare appena il pedale dell'acceleratore e così ho avuto la lacrima di energia sufficiente per tagliare il traguardo"...

Il pilota di Maastricht, classe 1991, ritiene che la più grande differenza tra le vetture che impiegano la nuova tecnologia e quelle che utilizzano “le apparecchiature” della passata stagione, appunto come il Team Aguri e la squadra di Michael Andretti, è la velocità in rettilineo

Robin Frijns ha infatti aggiunto: "D'accordo, abbiamo disputato soltanto una gara finora, ma stavo guidando dietro una macchina della DS Virgin Racing ed era davvero palese che mi mancasse un bel po' di velocità di punta. Davvero. Stiamo guidando le stesse vetture, ma il motore è diverso: nelle curve siamo tutti sullo stesso piano, ma sul rettilineo perdiamo terreno, è innegabile…".

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