Berthon: “Abbiamo lavorato duro fra la Cina e qui”
Ottavo all'esordio con il Team Aguri a Pechino, Nathanaël è convinto di dover migliorare soltanto in qualifica
L'ottavo posto è generalmente un piazzamento di tutto rispetto nel Campionato FIA di Formula E. Non soltanto perché reca con sé un ticket d'ingresso nella zona punti, ma soprattutto perché nella Repubblica Popolare Cinese il 24 ottobre scorso ha marchiato a fuoco l'esordio assoluto di un pilota, per di più al volante di una Spark-Renault SRT_01E datata 2014.
È stato il caso del ricordo di Nathanaël Berthon nella conferenza stampa pre-gara di Putrajaya. Il transalpino del Team Aguri, quest'anno impegnato anche nella GP2 Series e negli Sport Prototipi, ne è perfettamente consapevole. "Sono molto contento per la squadra e per me, perché segnare dei punti alla prima uscita è decisamente una cosa buonissima. Allo stesso tempo sono un poco deluso per il risultato delle qualifiche: a Pechino ci aspettavamo di essere leggermente più avanti...".
Il francese è allo stesso tempo conscio del duro lavoro compiuto dagli uomini agli ordini di Mark Preston non soltanto durante l'estate 2015, ma anche fra le prime due gare della stagione: è convinto che pagherà e spera in un risultato migliore in Malesia.
Il ragazzo di Clermont-Ferrand ha continuato così: "La Cina è stata un'ottima corsa per noi, ma ci siamo impegnati duramente anche fra Pechino e qui. Non abbiamo avuto molto tempo a nostra disposizione, ma il team ci ha messo un sacco di fatica e, quindi, spero che la gara ormai imminente sarà ancora più ricca di soddisfazioni per noi".
Berthon crede anche la particolare natura della Formula E possa decisamente aiutare un conduttore a migliorare le sue prestazioni e il suo generale “rapporto” con un'auto da corsa proprio attraverso la comprensione della gestione intelligente dell'energia durante gli ePrix.
Nathanaël ha spiegato: "Questa è una delle cose che ritengo sia più interessante in questa serie. A mio avviso, è il pilota che può fare una piccola, grande differenza. Anzi, penso che possa farla in maniera ancora più evidente in gara, in virtù di tutta la gestione della potenza e del risparmio energetico che gli è demandata. Sono convinto che abbiamo le potenzialità per fare di nuovo un buon lavoro proprio grazie a questo. Siamo concentratissimi sulla corsa malese e sulle modalità di gestione dell'energia nella maniera più efficace per non perdere tempo…".
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