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Batterie, Williams "in difesa" dopo le avarie malesi

Il tecnico Gary Ekerold attribuisce all'afa di Putrajaya e agli errori di gestione elettrica dei team i problemi emersi

Renault Z.E. 15, batteria

La Williams Advanced Engineering, fornitore della prima ora delle batterie impiegate nel Campionato FIA di Formula E, ritiene ingiuste e immotivate le critiche che le sono state rivolte all'indomani del Putrajaya ePrix, disputato sabato 7 novembre e nel corso del quale si è registrata una vera e propria ecatombe di celle destinate all'immagazzinamento dell'energia.

Un dato è evidente: la gestione termica della batteria realizzata dalla WAE, uguale per tutti, si è rivelata la parte più ardua e determinante della manifestazione malese, nella misura in cui le squadre hanno lottato per affrontare temperature ambientali anche di 39 gradi centigradi, associate a un'elevatissima umidità.

I due piloti della Renault e.dams, Sébastien Buemi e Nicolas Prost, che già avevano in qualche modo dominato prestazionalmente la gara di Pechino e si sono assicurati la pole position sia in Malesia che in Cina, sono stati colpiti entrambi da problemi tecnici per ben due volte in corsa, ma qualcosa di analogo è capitato addirittura ad Antonio Félix da Costa sulla Spark-Renault SRT_01E versione 2014 del Team Aguri, pressoché fermatasi in pista quando stava inseguendo un risultato da podio.

Gary Ekerold, leader del progetto Formula E in seno alla Williams Advanced Engineering, ha tenuto a precisare che ciò che alcuni piloti inizialmente hanno creduto fosse un guasto delle “pile”, parlando a sproposito, a causa della comparsa sul loro display di un messaggio di errore collegato all'informazione “sistema di gestione delle batterie”, in realtà dipendeva da ben altro.

“Il clima è stato una sberla notevole da ogni punto di vista", ha dichiarato il tecnico britannico al settimanale specializzato “Autosport”. "Questi livelli di calore ponevano l'intera macchina sotto grande pressione nonché in una condizione di stress. Il messaggio di errore che compariva sul volante era un avviso BMS (acronimo di Battery Management System, ndr) che serve a proteggere l'intero sistema dell'auto. Questo messaggio avrebbe potuto riguardare e provenire da qualsiasi aspetto o elemento della monoposto, che la batteria ha il compito di salvaguardare”.

Gary Ekerold rincara la dose nei riguardi di squadre e conduttori, rammentando loro le premesse originarie del coinvolgimento dell'engineering di Grove. "La batteria non è mai stata progettata per funzionare a 39 gradi di temperatura ambientale. Quindi, eravamo già oltre quella finestra di funzionamento. Inoltre, non è stata pensata per potenze di 170 kiloWatt, bensì concepita per lavorare a 133. E anche qui siamo ben oltre il range di default...”.

E ancora, facendo un po' di morale: "Correre vuol dire essere sempre al limite, ma a volte le squadre viaggiano al di là dei limiti. Così facendo, si possono riscontrare inconvenienti un po' ovunque sul mezzo. E non è certamente il caso di parlare di fondamentali errori di progettazione da parte nostra, ci mancherebbe...”.

Le squadre non riceveranno dati o consigli su come gestire condizioni di intenso calore, se dovessero ripetersi in Uruguay e Argentina. “A dire la verità, è l'esatto contrario", ha spiegato il manager inglese. "Non possiamo né vogliamo farlo. Non riteniamo di dover condividere le informazioni tecniche nella loro totalità con i team, perché le scuderie stesse hanno bisogno di comprendere questo processo, e di capirlo in autonomia. Anche questa è una parte della gestione delle vetture in pista. Alcune formazioni hanno un vantaggio perché hanno capito il sistema di funzionamento e altre no: e questo è ciò che le rende diverse...".

Anche se non decisivi, diversi problemi alle batterie sono stati comunque individuati nel corso delle prime due gare della Formula E, in Cina e in Malesia. Qualche esempio? Il Team Aguri ha dovuto prendere in prestito una batteria dalla squadra di Jarno Trulli, inattiva a Putrajaya, in seguito allo svilupparsi di un guasto su una delle celle a sua disposizione, per il fatto che la Williams Advanced Engineering era rimasta senza pezzi di ricambio.

C'è stato anche un problema esterno quando l'esplosione di un caricabatterie ha danneggiato la batteria di Sam Bird il sabato, con il risultato che la DS Virgin Racing ha dovuto cambiarla in tempi record prima della partenza della corsa. A Pechino, quattro batterie hanno dovuto essere sostituite dopo la sessione di test una tantum del venerdì perché i costruttori della WAE hanno individuato potenziali problemi con le unità recentemente aggiornate... 

 

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