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A Putrajaya seconda pole di fila per "Séb" Buemi!

Il leader di campionato della F.E dà mezzo secondo a tutti sul giro lanciato con la fida Renault e.dams Z.E. 15

Ancora lui, ancora Sébastien Buemi. Il leader di classifica del Campionato FIA di Formula E partirà dalla pole position nel Putrajaya ePrix dopo aver dominato sia le tradizionali qualifiche, suddivise in quattro gruppi, sia la Super Pole nei colori della Renault e.dams. Il pilota svizzero, vestito di giallo e di blu, ha avuto vita apparentemente facile in Malesia, dominando il quarto d'ora in cui i migliori cinque avevano un giro secco a disposizione e ha portato il limite del tracciato asiatico a 1'20”196, mezzo secondo meglio dei rivali.

“C'è ancora molta strada da fare", ha affermato il driver elvetico, lasciando trasparire un misto di scaramanzia e pretattica. "In ogni caso, è sempre bello avere una buona qualifica. E sono personalmente abbastanza contento della mia performance...”.

Due francesi, Stéphane Sarrazin della Venturi e Loïc Duval della Dragon Racing, hanno messo in scena una battaglia epica per la seconda posizione in griglia, impostando tempi identici nel secondo settore del loro tentativo di strappare la Super Pole. Ma alla fine è stato l'ex rallyman a trovare nell'ultimo tratto di pista i 247 millesimi utili ad assicurargli un posto in prima fila, facendo scalare in terza posizione il dominatore delle prove libere della prima mattinata.

Antonio Félix Da Costa ha compiuto un grande ed efficace sforzo per qualificarsi al quarto posto assoluto con la Spark-Renault SRT_01E versione 2014 del Team Aguri.

Nicolas Prost ha vissuto un incredibilmente disordinata Super Pole, nel corso della quale ha fallito ben tre traiettorie di curva, uscendo da esse con un enorme sovrasterzo e non andando oltre un 1'21”786 che ha lasciato l'altra Renault e.dams soltanto al quinto posto con un enorme distacco di 1”590 dal battistrada. “La prima parte del primo giro sembrava abbastanza buono, dopodiché la macchina è diventata inguidabile”, ha detto il figlio d'arte. "Forse qualcosa si è rotto, non lo so proprio".

Gruppo 1

Essendo stato il più veloce nel turno di prove libere del mattino, Loïc Duval era immediatamente sul passo di una buona qualifica quando ha iniziato a tirare. In realtà, nel primo raggruppamento è stato Nicolas Prost (Renault e.dams) a impostare il primo, serio rilevamento cronometrico in 1'20”401, ma il connazionale della Dragon Racing gli ha risposto pan per focaccia con 1'20”251. Alla fine, entrambe le prestazioni si sono rivelate sufficienti per uno slot nella Super Pole. Nick Heidfeld (Venturi) non è stato troppo distante dal transalpino nei primi due settori del suo giro più rapido, tuttavia un infelice terzo segmento di pista lo ha visto finire quarto dietro Bruno Senna (Mahindra Racing) e, in ultima analisi, soltanto 11esimo sullo schieramento di partenza malese.

Gruppo 2

Il secondo girone è stato una sparatoria all'ultima schioppettata fra due big della specialità, Sébastien Buemi (Renault e.dams) e Lucas Di Grassi (ABT Schaeffler Audi Sport), ma alla fine soltanto il driver svizzero è riuscito ad “autopromuoversi” nella Super Pole. Pur non avendo particolarmente impressionato nei primi due segmenti del tracciato asiatico, il battistrada della classifica generale è riuscito a dominare comodamente l'inizio della sessione in 1'19”821. Nel frattempo, dopo aver emulato la straordinaria prestazione dell'elvetico nelle prime due sezioni, il brasiliano ha compiuto un errore cruciale alla penultima svolta e sfiorato il muro di contenimento: ciò gli è costato la perdita della Super Pole e in corsa non potrà che partire appena sesto. "Gli errori sono parte delle gare", ha detto Lucas Di Grassi. "Ho avuto un ottimo riscontro nei primi due settori, stavo andando molto più veloce di tutti gli altri, credo. E poi, proprio nell'ultimo segmento, ho toccato le barriere. Non è andata poi così male, ma non è ciò che avrei idealmente voluto. Di sicuro possiamo risolvere il problema per la corsa…". Questo suo svarione è stato una buona notizia per Antonio Félix da Costa, il conduttore al soldo di Aguri Suzuki che ha afferrato uno slot per la Super Pole, quasi senza credere nell'impresa...

Gruppo 3

Stéphane Sarrazin è stato il protagonista del terzo gruppo, nel corso del quale ha firmato una prenotazione senza macchia per la sessione finale sul giro lanciato con un ottimo giro in 1'20”213. La sorpresa più grande, però in negativo, è arrivata dalle due vetture della DS Virgin Racing: hanno finito soltanto 13esima e 14esima, con Jean-Éric Vergne piazzato davanti a Sam Bird al termine di una seduta difficile. Per l'inglese il problema è stato il contatto con il muretto della curva 3, mentre il transalpino ha semplicemente lottato con i dossi nel terzo settore, scivolando lontano dai tempi dei battistrada alla fine del suo giro migliore. Nelson Piquet Jr era furente dopo il suo tentativo, che ha visto il campione in carica della Formula E soltanto al terzo posto davanti a Oliver Turvey, suo compagno di squadra alla NextEV TCR, e a Simona De Silvestro (Amlin Andretti), non particolarmente brillante in terra malese. "Non c'è molto da dire", ha raccontato il brasiliano. "La squadra ha bisogno di riuscire a trovare il bandolo della matassa. Sono sempre gli errori più stupidi a costarci un sacco di tempo. Abbiamo bisogno di iniziare a prestare più attenzione alle cose e a concentrarci un po' di più sui particolari. Abbiamo tutti bisogno di lavorare di più e anche di lavorare 'meglio', perché non siamo affatto sulla strada giusta...".

Gruppo 4

Jérôme D'Ambrosio (Dragon Racing) è stato il migliore del raggruppamento finale a Putrajaya, afferrando una discreta P7 per lo schieramento di partenza con il suo 1'20”496. Nemmeno Daniel Abt è riuscito a concretizzare lo stato di forma della ABT Schaeffler Audi Sport risultando soltanto il decimo più veloce, pur essendo comunque riuscito a precedere la seconda monoposto Venturi di Jacques Villeneuve di due posizioni...

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