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Intervista

FE | Maserati, Sgro: “2023 di apprendistato per partire forti nel 2024”

Giovanni Tommaso Sgro, responsabile attività sportive di Maserati Corse, si è concesso ai microfoni di Motorsport.com per un'intervista in cui ha parlato a 360 gradi della prima stagione del team in Formula E. Il 2023 è visto come un anno di apprendistato e di crescita, in cui è giunta la prima vittoria e sono state acquisite conoscenze che aiuteranno la squadra ad essere competitiva già dalle prime fasi della Season 10.

Edoardo Mortara, Maserati Racing

Il 2023 ha rappresentato un anno importante per la Formula E, non solo per l'introduzione della Gen 3, la vettura che racchiude le ultime novità tecnologiche in tema di vetture elettriche, ma anche per l'ingresso di diversi costruttori di spicco, tra cui Maserati.

Il marchio del Tridente ha infatti deciso di spingere sull'acceleratore nel motorsport, sia nelle competizioni GT con la GT2 basata sulla MC20, sia in Formula E, con quest'ultima vista come la vetrina ideale per testare in pista quelle soluzioni che verranno poi riproposte sulle auto stradali del brand. 

In occasione della presentazione della Tipo Folgore nel dicembre 2022, Giovanni Tommaso Sgro, responsabile attività sportive di Maserati Corse, aveva dichiarato che l'approccio della squadra alla categoria elettrica sarebbe stato umile ma anche ambizioso. Dopo un periodo di adattamento, il team ha iniziato a crescere sia in qualifica che in gara fino ad arrivare al podio di Berlino, il quale ha rappresentato una sorta di punto di svolta. Da quel momento in poi, la scuderia ha iniziato a trovare costanza raccogliendo risultati sempre migliori, tra cui la splendida vittoria di Jakarta con Max Gunther.

Seppur ci siano ancora due tappe per impreziosire il palmarès prima della chiusura del mondiale, tra cui quella di Roma davanti al pubblico di casa, è tempo di tirare i primi bilanci per guardare con ottimismo al futuro. Il 2023 ha rappresentato un anno di apprendistato per Maserati, ma la crescita mostrata nel corso di questa stagione dà fiducia e la speranza è quella di iniziare la Season 10 da protagonisti.

Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore, Edoardo Mortara, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore con la squadra ai box

Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore, Edoardo Mortara, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore con la squadra ai box

Photo by: Sam Bagnall / Motorsport Images

In fase di presentazione della vettura avevate raccontato che l’approccio di Maserati al mondo della Formula E sarebbe stato umile ma anche ambizioso, essendo un campionato nuovo per voi. A Berlino avete ottenuto un podio, a Jakarta una vittoria. Avete raggiunto gli obiettivi che vi eravate prefissati? Siete andati oltre?

"Gli obiettivi iniziarli erano di entrare in un nuovo campionato, essere il primo marchio italiano della luxury automobile brands in Formula E, aspetto che abbiamo raggiunto nel momento in cui abbiamo annunciato la nostra partecipazione. Chiaramente volevamo essere competitivi, ma rimanendo sempre umili. Quando si entra in un nuovo campionato, con una nuova scuderia, una nuova vettura e dinamiche differenti, c’è sempre margine per imparare da una gara all’altra. L’aspetto che mi rende estremamente felice è che dalla prima gara all’ultima che abbiamo disputato negli Stati Uniti c’è stato sempre un livello importante di competitività e spinta da parte della scuderia. Più che dalle vittorie, alle volte le persone si possono giudicare dalle sfide che superano. Dalla prima gara all’ultima gara siamo stati nel top 25-30% da un punto di vista delle qualifiche, arrivando in più occasioni agli scontri diretti. Purtroppo c’è sempre un po’ di sfortuna, il motorsport è imprevedibile e alle volte non siamo arrivati sul podio, ma non ho mai vissuto un senso di emozioni più grande di quando eravamo a Berlino nel garage e Max Gunther negli ultimi secondi della gara è arrivato terzo. Il box è esploso, c’era grande emozioni, avevamo le lacrime agli occhi, perché si avvertiva questa continua voglia di raggiungere il podio, come qualsiasi squadra competitiva. Personalmente, questo è stato uno dei momenti più belli della mia vita e ovviamente anche per Maserati, perché rappresentava il primo podio in Formula E. È qualcosa di cui non ci dimenticheremo mai. Poi è arrivata Jakarta, con due pole position di fila sempre con Max, la terza posizione [in gara] al sabato e la nostra grandissima vittoria di domenica”.

Noi ci eravamo visti a Valencia in occasione dei test pre-campionato e, in quell’occasione, avevate ben figurato, non solo per i tempi registrati, ma anche perché eravate riusciti a girare con continuità. Nel corso della stagione, nelle qualifiche spesso avete registrato ottime prestazioni, mentre in gara non sempre siete riusciti a concretizzare. Poi da Berlino c’è stato un cambio di marcia. Come è nato questo cambio di ritmo? Avete accumulato l’esperienza che vi mancava? C’era stato un pizzico di sfortuna in precedenza?

“Secondo è mix di vari aspetti. Lo sport è imprevedibile, non puoi prevedere come andrà. È un misto tra esperienza in pista con una nuova vettura, da gara a gara, e anche il fatto che il team lavora molto bene, quindi non si è mai rassegnato. Ciò ha fatto sì che la fiducia sia aumentata di gara in gara, più supporto per tutti quanti. Quindi Berlino è stata quella spinta extra che ci serviva”.

Avete trovato qualcosa anche nel modo in cui sfruttare batterie e gomme? Anche perché quest’ultime erano nuove

“Esatto. Poi avere anche delle strategie sempre più competitive e avere un flusso tra Team Principal, gruppo di ingegneri e piloti che funziona molto bene. E poi, da un punto di vista umano, arrivare sul podio, vincere, arrivare sempre nei top 8 in qualifica andando agli scontri diretti, ti dà maggior fiducia. Noi abbiamo una squadra competitiva con piloti capaci, questo ci aiuta molto ad andare oltre le nostre aspettative”.

Maserati ha conquistato la sua prima vittoria in Formula E a Jakarta.

Maserati ha conquistato la sua prima vittoria in Formula E a Jakarta.

Photo by: Andreas Beil

La prossima tappa è quella di Roma. La Formula E è un campionato imprevedibile, quindi è complesso fare delle previsioni, ma vi siete posti un obiettivo?

“Questa è la bellezza del marchio Maserati. È italiano, gareggiamo a casa, ed è il primo anno che siamo in Formula E. Indipendentemente da come finirà la gara, sarà sempre una pietra miliare, perché noi entriamo in Formula E e in una categoria single-seater dopo 66 anni, a casa, a Roma. Nessuno potrà mai toglierci questo obiettivo che abbiamo raggiunto. Ovviamente da tifoso sportivo, parte di Maserati, lavorare per un brand come questo, è emozionante. Vedere i nostri piloti sul podio sarebbe eccezionale. Però noi rimaniamo sempre umili e questo fa parte del nostro carattere. Dobbiamo portare avanti lo stato di forma che abbiamo avuto a Berlino e Jakarta alla nostra gara di casa”.

Nel corso di questa stagione c’è stata una crescita importante da metà stagione in poi. Cosa manca per essere competitivi sin da inizio campionato? Credete di essere già a quel livello di competitività per poi presentarvi nel 2024 al top?

"Io credo che in certe gare abbiamo avuto le vetture più veloci, siamo arrivati ai duelli in seconda posizione, siamo arrivati a quasi tutti gli scontri diretti. Forse Messico è stata l’unica tappa dove non siamo riusciti ad accedere ai duelli. Poi anche nei test pre-campionato siamo stati molto veloci. Questo ci dice che abbiamo piloti estremamente capaci, una vettura competitiva. Io credo che questo sia stato un anno di apprendistato, per calibrare le nostre capacità, per poi avere un 2024 in cui avremo queste conoscenze della prima stagione. Io sono molto fiducioso che potremo avere una partenza migliore il prossimo anno. I dati ci dicono questo”.

Sentite questa sfida in famiglia con DS?

“Noi siamo molto fortunati nel far parte di una grande azienda come Stellantis. Con Stellantis Motorsport abbiamo avuto il vantaggio di avere tante conoscenze pregresse, perché DS è in Formula E da qualche anno. Però quanto entriamo in pista, noi siamo competitivi. Siamo una famiglia naturalmente, però siamo avversari e questa è una cosa bella. Possiamo trarre il massimo del fatto di far parte di una grande famiglia, ma quando siamo in pista, io voglio che vince Maserati”.

L'attuale coppia per il 2023 è formata da Maximilian Gunther ed Edoardo Mortara

L'attuale coppia per il 2023 è formata da Maximilian Gunther ed Edoardo Mortara

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

La coppia dei piloti è attualmente formata da Edoardo Mortara, un esperto di questa categoria, mentre Max Gunther è il talento su cui avete deciso di puntare. Tra l’altro, dopo aver preso parte ai test di Berlino, Felipe Drugovich prenderà parte anche alle libere di Roma. In ottica futura confermerete questa coppia o ci possiamo aspettare qualche cambiamento?

“Io sono contento della squadra che abbiamo, vedo grande talento. Sono due piloti diversi, ma entrambi hanno un grande talento. Max è un giovane venticinquenne che sta dimostrando di avere tanta grinta, come Edoardo sta dimostrando di essere un vero signore, è un campione. Lui ha dimostrato di essere uno dei piloti migliori della Formula E. Questo aspetto, messo insieme alla figura del nostro Team Principal, e tutta la squadra, abbiamo tutti gli strumenti per chiudere una stagione in modo adeguato e avere un buon 2024. Per adesso questa è la nostra squadra e ne siamo contenti. Chiaramente noi approfittiamo anche del fatto di avere dei rookie, perché l’obiettivo della scuderia è anche questo, dare delle opportunità ai nuovi talenti. Metterli in macchina è anche un modo per noi di avere dei riferimenti di un nuovo pilota. Dalla Formula 1 alla Formula E c’è una grande differenza e noi dobbiamo approfittare di questi giovani talenti e capire cosa possiamo trarre da un pilota che arriva e guida la vettura in un terminato modo”.

Dato che siete al vostro primo anno, c’è qualcosa che vorreste migliorare della Formula E attuale?

“Quando vedi qualsiasi evento sportivo dal vivo è tutt’altra emozione, apprezzo tutto quello che vedo. Le gare sono sold-out, la prima gara di Formula E che ho visto come responsabile Maserati è stata quella del Messico e c’era un’energia incredibile. Hanno una storia importante dal punto di vista del motorsport e l’hanno portata anche alla Formula E. Ciò ti fa vivere un’esperienza molto bella, per cui in pista ci sono delle emozioni particolari. Io credo che la Formula E stia facendo dei passi in avanti importanti per far crescere la piattaforma e generare sempre maggior visibilità. Io vorrei che la Formula E diventasse sempre di più uno sport di riferimento nel motorsport. L’aspetto che trovo molto interessante è che ci sono due tipologie di pubblico: quello che la guarda perché è appassionato di motorsport e quello che è appassionato di tecnologia e la guarda per altri motivi, perché sono molto interessati al futuro della mobilità e all’elettrificazione. Dal punto di vista Maserati, dato che stiamo andando sempre più avanti nel mondo della mobilità elettrica, è qualcosa che ci interessa. Però pensiamo che ci sia spazio per crescere come sport e su questo noi vogliamo dare il nostro input alla Formula E. Abbiamo un buon rapporto, se possiamo aiutare a far crescere questa piattaforma siamo disponibili”.

Il primo podio della stagione è arrivato a Berlino con Max Gunther e ha segnato un punto di svolta per il team.

Il primo podio della stagione è arrivato a Berlino con Max Gunther e ha segnato un punto di svolta per il team.

Photo by: Sam Bagnall / Motorsport Images

A proposito di crescita, a inizio anno era prevista l’introduzione del pit stop di ricarica rapida. Tuttavia, in un secondo momento è stato posticipato, probabilmente alla prossima stagione. Qual è il punto di vista di Maserati a riguardo? Perché non è ancora ben chiaro se ci sarà o meno nel prossimo campionato

“Noi siamo molto aperti ad avere una modalità che è stimolante per il tifoso che guarda la gara. Credo che questi rallentamenti, nel senso di dire una cosa, poi andare avanti, fermarsi e simili è proprio perché stiamo cercando la soluzione giusta per garantire un aspetto dinamico. C’è un dialogo aperto con la Formula E. C’è anche un gruppo di lavoro formato dai costruttori e dai Team Principal a cui viene data grande autonomia nelle decisioni e questo è molto positivo. Quindi quando viene presa una decisione possiamo essere sicuri che è stata presa in un collettivo, non è imposta, lo facciamo per il bene dello sport”.

È passato circa un anno da quando è stato nominato nuovo responsabile delle attività sportive Maserati. Qual è il tuo bilancio?

A: “Orgoglio. Mi sento estremamente onorato di far parte di questo marchio, perché non è facile trovare un brand come questo che ha oltre cento anni di storia, non puoi non sentirti responsabile di qualcosa più grande di te stesso. Allo stesso tempo, però, mi sento umile. L’anno scorso, il primo giorno in cui sono entrato in Maserati a Modena e ho visto il logo del Tridente, non puoi non sentire questa grande emozione e continua a sentirla. È un marchio meraviglioso. Il bilancio è che possiamo sempre migliorare, noi siamo nati in pista e quindi abbiamo grandi obiettivi. Questo è un grande punto di credibilità per noi, vorrei che tutti conoscessero cosa significa Maserati Corse”.

Giovanni Tommaso Sgro, responsabile delle attività sportive di Maserati Corse

Giovanni Tommaso Sgro, responsabile delle attività sportive di Maserati Corse

Come riesci a trasmettere questa passione anche all’estero e a chi non è italiano?

"Come popolo italiano siamo fortunati perché l’italianità all’estero è vissuta in modo molto positivo. Siamo conosciuti per tante cose oltre alle vetture come Maserati. È un’emozione che, stranamente, avendo vissuto all’estero tanti anni, ti fa apprezzare ancor di più ciò che lasci quando parti dall’Italia. Quindi, quando torni, l’apprezzi sempre di più. Noi siamo molto fortunati di essere italiani e allo stesso tempo fortunati di avere un marchio come Maserati, che possiamo esportare come Italian luxury in giro per il mondo”.

Il vostro programma sportivo è ripartito con la Formula E e la GT2. Cosa possiamo aspettarci per il futuro?

“In Formula E vogliamo crescere sempre di più e migliorare le nostre prestazioni, questo è un obiettivo chiaro. Quello che sicuramente vedremo sono due cose. La Formula E sarà una piattaforma che non servirà per dare visibilità a Maserati, tutti sanno cos’è Maserati, ma a spingere Folgore, che è la nostra gamma elettrica. Questa sarà un’opportunità per comunicare il connubio tra la mobilità elettrica e l’Italian luxury al mondo che segue la Formula E e, quindi, quale sia la differenza tra un Maserati Gran Turismo Folgore e una qualsiasi altra vettura elettrica. Questo è il primo punto. Ma è anche un trasferimento di tecnologia, ciò che vediamo in pista possiamo inserirlo sulle nostre auto. Da un punto di vista di GT2, l’obiettivo è di sottolineare questo livello di credibilità nelle vetture che noi sviluppiamo. Quello che facciamo in pista deve essere un segnale di quelle che potrebbero essere le vetture che possiamo guidare sulla strada. Questo è sicuramente quello che continueremo a vedere negli anni futuri”.

 

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