FE | Buemi ritorna in pole in Arabia Saudita dopo un lungo digiuno
Il pilota svizzero torna finalmente davanti a tutti sul giro secco dopo un lungo digiuno, facendo la differenza nell'ultimo settore nel duello con Jake Hughes. Torna nelle posizioni di vertice la Jaguar con Sam Bird, che al suo fianco vedrà scattare Dan Ticktum con la Nio dalla quarta casella. Lontane DS e Maserati.
Dopo un digiuno durato circa quattro anni, Sebastien Buemi torna finalmente davanti a tutti in grande stile, centrando la sua prima pole stagionale in Arabia Saudita. Una prestazione da campione messa in cassaforte nell’ultimo settore, sciogliendo tutta l’adrenalina che aveva in corpo con un urlo liberatorio che rappresenta al meglio la sua soddisfazione a seguito di un periodo avaro di particolari soddisfazioni.
Il duello in finale si è confermato ancora una volta intenso ed estremamente combattuto, con Buemi che è stato in grado di battere Jake Hughes per soli 60 millesimi con un colpo di reni nel finale. Fino all’inizio dell’ultimo intertempo, infatti, lo svizzero si trovava alle spalle del britannico nel confronto diretto in tempo reale, riuscendo però a ribaltare la situazione proprio nelle ultime curve del giro.
Nonostante la prima posizione persa, anche a Diriyah il giovane debuttante della McLaren si è ben comportato sul giro secco, conquistando la fila di apertura dello schieramento, anche se ciò lo costringerà a prendere il via dalla parte sporca della griglia.
Il primo appuntamento stagionale non aveva riservato grandi soddisfazioni per la Jaguar e Sam Bird, complice un problema tecnico al driveshaft che lo aveva portato al ritiro nelle prime fasi di gara. In Arabia Saudita la musica sembra cambiata, riportando alla luce quelle sensazioni che si erano potute osservare nei test pre-campionato, quando il team inglese sembrava avere le carte in regola per poter lottare per le posizioni di vertice. Seppur non sia stato in grado di raggiungere la finale, Bird si è comunque assicurato una preziosa seconda fila, elemento che lo rende un serio contendente alla vittoria
In attesa di scoprire cosa riserverà la corsa, fino a questo momento la NIO ha ben figurato a Diriyah, ottenendo un buon quarto posto grazie a Dan Ticktum, il quale precedentemente si era imposto nell’ultima sessione di prove libere del mattino. Il britannico ha mancato il passaggio del turno proprio sul finale, perdendo il posteriore all’uscita dell'ultima curva. Ciononostante, all’interno del team regna un’aria di fiducia, perché la squadra con licenza cinese sta confermando gara dopo gara gli importanti passi in avanti rispetto all’ultima stagione con la Gen 2, in cui spesso si ritrovava fanalino di coda.
Scatterà dalla quinta casella Rast, davanti e Evans, di Grassi e Rowland.
Photo by: Sam Bagnall / Motorsport Images
Fuori nel secondo quarto di finale il poleman del Messico, Lucas di Grassi, battuto per circa tre decimi da Hughes nel suo cammino verso la finale. Al suo fianco ci saranno Oliver Rowland con l’altra Mahindra, Mitch Evans con la seconda Jaguar e René Rast, finalmente nelle posizioni di alta classifica dopo l’opaca prestazione nel primo appuntamento del campionato.
Primo tra gli eliminati del gruppo A Nick Cassidy, il quale fino ad ora non è stato in grado di fare la differenza nonostante il buon potenziale mostrato dall’Envision, come conferma anche la pole conquistata da Buemi. Sarà una corsa in salita per il neozelandese, che dovrà prendere il via dalla decima casella dopo aver mancato l’accesso alla fase successiva per meno di 50 millesimi.
Qualifica da dimenticare per entrambi i team spinti dal Powertrain Porsche, ovvero Andretti e la squadra ufficiale. Dopo la brillante prestazione a Città del Messico, dove era stato in grado di centrare prima fila e vittoria, Jake Dennis non è riuscito a ripetersi anche in Arabia Saudita, trovando una prematura eliminazione già nel gruppo A. Oltre alla delusione per l’esclusione si aggiungono le riflessioni per un passivo pesante, di quasi sei decimi dalla vetta, simile a quello registrato nelle prove libere. Medesimo destino anche per il compagno di squadra, André Lotterer, che si dovrà accontentare del quindicesimo posto in griglia.
Sarà un'altra gara in salita per le due Porsche, con Wehrlein che dovrà tentare un'altra rimonta come in Messico.
Photo by: Alastair Staley / Motorsport Images
Staccate anche le due monoposto del team ufficiale Porsche, solamente nona e quattordicesima. Pascal Wehrlein ha mancato la qualificazione ai quarti di finale per circa un decimo, venendo oltretutto involontariamente ostacolato dalla NIO di Sette Camara, complici i problemi di visibilità negli specchietti di cui i piloti si erano già lamentati nei test di Valencia.
Fuori nei gruppi le due Nissan di Norman Nato e del debuttante Sacha Fenestraz, staccate di oltre due decimi da quell’ultimo posto utile - nelle mani di Di Grassi - che avrebbe permesso di accedere alla fase ad eliminazione diretta.
Sembravano aver iniziato il weekend in maniera convincente le due DS Penske, rientrando stabilmente nelle posizioni di vertice in entrambe le sessioni di prove libere. Tuttavia, le qualifiche hanno raccontato una storia ben differente, con entrambe le macchine escluse ancor prima dei duelli: mettendo da parte Van Der Linde, al suo debutto in categoria in sostituzione dell'infortunato Frijns, Vandoorne è il pilota che ha ottenuto il tempo peggiore nel gruppo B, lamentandosi dell’eccessivo sottosterzo.
Pomeriggio avaro di soddisfazioni per Maserati, con entrambi i piloti che sono finiti contro le barriere nel gruppo A.
Photo by: Sam Bagnall / Motorsport Images
Si è conclusa dopo soli sette minuti la qualifica di Max Gunther, a muro in curva 12 dopo essere arrivato al bloccaggio dell’anteriore nel primo cambio di direzione della sezione veloce. Una giornata che fino ad ora ha riservato ben poche soddisfazioni per Maserati, dato che Edoardo Mortara ha subito il medesimo destino del compagno di squadra, andato a sbattere contro le barriere dopo aver perso il controllo del retrotreno in una delle parti più sporche del tracciato. Le monoposto del marchio del Tridente prenderanno il via dalle ultime file dello schieramento.
Non ha preso parte alle qualifiche Nico Mueller, con i meccanici che non sono riusciti a riparare in tempo la vetture incidentata al mattino.
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