FE | A Londra l'atto finale: Jaguar e Porsche si giocano 3 titoli
Durante il fine settimana, la Formula E torna in pista per l'atto finale della Season 10, con un doppio appuntamento a Londra. I giochi sono ancora aperti per tutti e tre i titoli in palio, con un finale che si preannuncia entusiasmante. Su un circuito dove torna a contare la qualifica, servirà trovare il ritmo dall'inizio e non commettere errori.
Pascal Wehrlein, Porsche, Porsche 99X Electric Gen3, Mitch Evans, Jaguar Racing , Jaguar I-TYPE 6
Foto di: Dom Romney / Motorsport Images
A Londra è tutto pronto per l’ultimo appuntamento stagionale della Formula E, con ancora una storia tutta da scrivere, soprattutto per quelle che sono state le due case protagoniste del primo biennio della Gen 3 della categoria elettrica, ovvero Porsche e Jaguar.
Tre sono ancora i titoli sul tavolo, ovvero quello piloti, quello dei team e, infine, quello riservato ai soli costruttori, con quest’ultimo tra le novità della decima stagione della serie per dare maggior risalto e lustro ai grandi marchi che hanno deciso di prendere parte al mondiale.
Per quanto riguarda il campionato piloti, in realtà sono ben sette i piloti ancora in lizza per il titolo, con la resa dei conti a Londra che incoronerà il campione di un’altra stagione che arriva ad essere decisa proprio sul finale, come era già avvenuto negli ultimi anni. Quando il campionato si era diretto a Portland per il tredicesimo e il quattordicesimo round, l'attuale leader del campionato piloti, Nick Cassidy della Jaguar, aveva la possibilità matematica di assicurarsi il titolo.
Mitch Evans, Jaguar Racing , Jaguar I-TYPE 6, Antonio Felix da Costa, Porsche, Porsche 99X Electric Gen3, Robin Frijns, Envision Racing, Jaguar I-TYPE 6
Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images
Sette piloti in lizza per il mondiale
Tuttavia, a pesare sulle sue chance sono stati due zero in classifica, uno dovuto a un errore personale mentre si trovava in testa in gara 1, mentre il secondo è giunto domenica a causa di un contatto che lo ha costretto a rientrare ai box finendo fuori dalla top 10. Cassidy può recriminare per il fatto di non aver avuto un trattamento prioritario nella lotta verso il titolo, con cui probabilmente sarebbe riuscito già a laurearsi campione, ma a Londra ha la chance per arrivare a centrare quell’obiettivo chi gli era sfuggito la scorsa stagione proprio nella capitale inglese, quando però correva ancora per Envision.
Questo doppio zero ha permesso ai rivali di avvicinarsi riaprendo un campionato che sembrava quasi già deciso dato l’ampio vantaggio del neozelandese. Grazie al terzo posto a Portland, il su compagno di squadra Mitch Evans si è riportato a solo dodici punti, un bottino non insormontabile considerando la nota imprevedibilità del campionato elettrico. Sempre a dodici punti c’è anche Pascal Wehrlein con la Porsche, il quale è riuscito a ridurre le distanze grazie a un buon quarto posto ottenuto a Portland seppur abbia girato per gran parte di gara 2 senza ala anteriore.
Più staccato a 33 punti troviamo Antonio Félix da Costa, compagno di squadra di Wehrlein: il portoghese è tornato in lizza per il titolo grazie alle quattro vittorie nelle ultime cinque gare, di cui tre consecutive. Tuttavia, con soli 50 punti disponibili in gara più i punti aggiuntivi per la pole, anche una vittoria con uno zero degli avversari in gara 1 a Londra non sarebbe sufficiente per riaprire del tutto i giochi: insomma, a da Costa servirebbe una combinazione di risultati estremamente improbabile per riaprire i giochi, con i tre avversari principali protagonisti di un altro weekend sottotono. Non a caso, il portoghese ha chiarito che realisticamente il suo compito principale per il fine settimana sarà quello di supportare Wehrlein e di aiutare Porsche nella lotta per i tre titoli.
Pilota | Team | Punti |
Nick Cassidy | Jaguar | 167 |
Mitch Evans | Jaguar | 155 |
Pascal Wehrlein | Porsche | 155 |
António Félix da Costa | Porsche | 134 |
Oliver Rowland | Nissan | 131 |
Jean-Éric Vergne | DS | 129 |
Jake Dennis | Andretti (Porsche) | 122 |
Matematicamente, sono ancora in gioco anche Oliver Rowland, protagonista di una bellissima stagione con Nissan nonostante sia stato costretto a saltare il doppio appuntamento di Portland a causa di un problema fisico, Jean-Eric Vergne e Jake Dennis. A lasciare aperta la porta per questi ultimi tre piloti è più la matematica che una chance concreta.
Jaguar e Porsche si giocano il titolo costruttori
Oltre al titolo piloti, è in gioco anche il Campionato a squadre. Jaguar è in testa con 322 punti, ma Porsche è riuscita ad avvicinarsi portandosi a 289 punti, con un bottino di 33 punti che pone il marchio britannico come favorito per la conquista del titolo. Inverso è il discorso per quanto riguarda il Trofeo Costruttori, con la casa tedesca che è in testa con ben 407 punti, potendo contare due 19 lunghezze di vantaggio proprio sul marchio del giaguaro.
Nel 2023, la Formula E ha fatto la sua terza apparizione all'ExCeL di Londra, dopo i precedenti E-Prix del Regno Unito a Battersea Park nel 2015 e nel 2016. Questo tracciato offre una sfida unica con il suo mix di sezioni indoor e outdoor, che l’anno passato rappresentò una sfida doppia dato che all’interno vi erano condizioni di asciutto, mentre all’esterno pioveva a dirotto.
La pista inizia al coperto su una superficie che offre un'eccellente aderenza ai piloti. Dopo una rapida successione di curve, la pista prosegue all'esterno, dove il grip è minore essendo un asfalto differente e che garantisce meno aderenza. La sezione esterna del circuito presenta una serie di chicane scorrevoli, perfette per le opportunità di sorpasso. Dopo le chicane, i piloti devono affrontare una rapida discesa verso una serie di curve tortuose prima di risalire nel padiglione principale per completare il giro.
Mitch Evans, Jaguar Racing , 3° posizione, si congratula con Antonio Felix da Costa, Porsche, 1° posizione
Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images
La qualifica torna a giocare un ruolo chiave
Il tracciato è rimasto invariato rispetto al 2023, con una lunghezza di 2,08 km e un totale di 20 curve. L'area di attivazione dell’Attack Mode è posizionata strategicamente all'esterno della curva 16, in modo da creare altre opportunità per scambiare le posizioni in un doppio appuntamento dove tornerà di fondamentale importanza la qualifica.
Gli ultimi appuntamenti, infatti, si sono disputati su tracciati dove contava più la gestione energetica sulla lunga distanza che la posizione di partenza date le caratteristiche della pista. Al contrario, qui a Londra, data la pista piuttosto tortuosa, la prestazione sul giro secco torna ad essere centrale per il risultato, specie considerando che quei punti potrebbero rivelarsi estremamente utili anche per le tre classifiche. Ancor più importante sarà trovare la costanza, perché anche nel corso di questo mondiale vi sono state occasioni in cui i piloti hanno ben figurato in uno dei due giorni di gara per faticare maggiormente nell'altro: in questo caso non ci saranno altre opportunità per rimediare.
Attenzione agli outsider, proprio come Nissan, DS o Maserati, ma anche alla possibilità dei team ufficiali di lavorare con i clienti: Andretti potrebbe rivelarsi un alleato chiave per Porsche, come Envision per la Jaguar. Che lo spettacolo di questo finale di mondiale abbia inizio!
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.