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Analisi

F.E, idee discordi sull’efficienza della nuova ala biplano

Lucas Di Grassi e Sam Bird, che hanno provato il nuovo musetto a due lamine progettato dalla Spark Racing Technology, ritengono rispettivamente più difficile e più facile la ricerca di un'alta deportanza.

Venturi, l'ala anteriore per il 2017

Venturi, l'ala anteriore per il 2017

Sam Bird, DS Virgin Racing
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Sam Bird, DS Virgin Racing
Sam Bird, DS Virgin Racing
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Mahindra M3Electro, nuova aerodinamica
Mahindra M3Electro, nuova aerodinamica
Mahindra M3Electro, nuova aerodinamica
Formula E 2017, design ala anteriore
Formula E 2017, design ala anteriore
Formula E test aerodinamici Renault
2017 NEXTEV TCR, design ala anteriore
2017 NEXTEV TCR, ala anteriore

Il Campionato FIA di Formula E ha ufficialmente svelato il look della nuova ala anteriore che verrà adottata a partire dalla terza stagione di vita della categoria, ma alcuni dei nomi più prestigiosi della serie “full electric” hanno opinioni difformi circa le capacità dell’aerodinamica rivista di migliorare le prestazioni della vettura.

L’inedita carrozzeria, che è stata utilizzata da diverse squadre durante i test privati delle settimane scorse, è stata progettata e prodotta dalla Spark Racing Technology, venendo sperimentata per la prima volta in gran segreto all’inizio del mese di luglio.

Lucas Di Grassi, vice campione della categoria nei colori del team ABT Schaeffler Audi Sport, ha già provato tale ala, oltre alle gomme Michelin modificate per il Campionato FIA 2016-2017.

"L'alettone anteriore sembra essere strutturalmente molto migliore di quello precedente, perché come abbiamo visto più volte ci furono problemi ogni volta che i dissuasori delle chicane vennero urtati in alcune gare dalle monoposto", ha detto il brasiliano.

"Esteticamente sembra grande e vistosa, ma non credo ci sarà alcun guadagno effettivo in termini di carico aerodinamico".

Ma non è tutto: "Ho percepito il nuovo pneumatico come capace di un grip simile a quello precedente, ma la gomma durerà certamente più a lungo. Date queste premesse, credo che i vari cambiamenti non faranno una grande differenza nei tempi sul giro, ma aiuteranno la competitività generale sotto per vari motivi".

Sam Bird, confermato dalla DS Virgin Racing per il terzo anno consecutivo e pilota altrettanto esperto di Formula E del sudamericano, ha provato a propria volta l'ala anteriore rinnovata sul circuito di Guadix, in Spagna, la settimana scorsa, ma il suo commento è completamente diverso da quello di Lucas Di Grassi.

"Personalmente, ritengo che il nuovo muso abbia in verità aggiunto un po' di portanza negativa alla macchina", ha detto l’inglese a Motorsport.com.

"Avremo bisogno di fare alcune modifiche all'alettone posteriore per bilanciare l’assetto della macchina nel suo complesso, ma personalmente sono convinto che vi sarà un piccolo guadagno in termini di prestazioni".

Dopo i top driver, il giudizio dell’esperto

Com’è noto, la nuova sezione frontale delle vetture di Formula E della terza stagione è stata progettata principalmente per scopi estetici e strutturali.

Steven Halsall, quotato ingegnere esperto di ricerca aerodinamica in ambito industriale, che ha precedentemente lavorato sugli Sport Prototipi LMP e sulle monoposto della Lola Cars, ritiene che qualsiasi, eventuale miglioramento delle prestazioni della macchina non potrebbe essere in ogni caso che minimo.

"L'efficacia di un’ala anteriore si ottiene con la sua vicinanza alla pista, quindi quanto più in alto si sale, quanto meno è facile generare deportanza”, ha affermato il tecnico britannico.

"Per generare efficiente deportanza tramite un'ala, bisogna indubbiamente disporre anche di una sezione trasversale. Il nuovo profilo non sembra avere una forma molto congruente con questo principio ed è, in effetti, più simile a piano piatto”.

E ancora: "È possibile generare portanza negativa da un profilo piatto se esso è inclinato rispetto al flusso d'aria, lo stesso principio che consente di aumentare il carico aerodinamico agendo sull'angolo di incidenza di un'ala”.

"Ma ancora una volta il nuovo alettone sembra essere quasi parallelo al flusso d’aria: forse c’è un piccolo angolo di attacco, ma non è molto evidente”, ha concluso Steven Halsall.

Motorsport.com ritiene che se la nuova ala dovesse effettivamente avere un effetto neutro da un punto di vista aerodinamico, per produrre un po' di deportanza anteriore, alle squadre della categoria potrebbe essere sufficiente tagliare leggermente le alette frontali per riequilibrare l'assetto dell’auto.

A quanto è dato sapere, le squadre che hanno saggiato l'inedita ala biplano entro il termine del 31 luglio per lo svolgimento dei test privati pre-stagionali sono Renault e.dams, ABT Schaeffler Audi Sport, Faraday Future Dragon Racing, Andretti Autosport, DS Virgin Racing e Mahindra Racing.

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