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È scattata a Berlino la terza affermazione di Buemi

Lo svizzero della e.dams è sgusciato al vertice dell’ePrix tedesco e ha assolto al compito di mettere dietro in un colpo solo tanto l’idolo di casa Daniel Abt che il rivale per il titolo Lucas Di Grassi, riducendo il gap a un punto...

Sébastien Buemi, Renault e.Dams

FIA Formula E Championship

Lungo i rettilinei della Karl-Marx Allee, attraverso l’Alexanderplatz e la Strausberger Platz, nel cuore pulsante di una Berlino allo stesso tempo carica di storia ed eterna candidata al ruolo di capitale d’Europa, nonché davanti a circa quindicimila spettatori, si sono forse rovesciati i destini del Campionato FIA di Formula E.

Scattato secondo dallo schieramento di partenza dell’ePrix tedesco, Sèbastien Buemi e la Renault e.dams non hanno fallito l’obiettivo che necessariamente si erano dati, soprattutto alla luce dell’annullamento della gara di Mosca che ha ridotto alla vigilia dell’evento da quattro a tre le occasioni per un bottino pieno di punti.

Il pilota svizzero, capace di mostrare aggressività e calcolo, velocità e moderazione, ha infatti portato a casa il terzo successo stagionale dopo le vittorie negli ePrix di Pechino e Punta del Este, ancora targati 2015. Lo ha fatto nella maniera più plateale possibile, cioè precedendo sul traguardo e condividendo il podio con l’intero squadrone avversario della ABT Schaeffler Audi Sport.

Non soltanto: se facciamo eccezione per la resistenza oppostagli dall’estemporaneo poleman Jean-Éric Vergne e dalla sua Virgin DSV-01 nelle fasi iniziali della corsa tedesca, non c’è stata praticamente opposizione “politica” alla sua dittatura, certificata dal gap di otto secondi con il quale il talento elvetico si è presentato all’appuntamento con i pit-stop obbligatori. In seguito, nemmeno lo schianto nel muro di Loic Duval della Dragon Racing, che ha richiamato in pista la Safety-Car, ha consentito agli avviliti inseguitori di azzardare un attacco alla coppia Sébastien Buemi-Renault Z.E. 15.

Nella formazione germanica, probabilmente la novità più curiosa del week end, il ruolo d’onore è però stato appannaggio di Daniel Abt dinanzi al capoclassifica Lucas Di Grassi: il giovane tedesco, che correva fatalmente in casa, ha rimediato 1”767 di ritardo contro i 2”381 del brasiliano. Corre però d’obbligo chiedersi se i punti sottratti al leader della categoria “full electric” dal coéquipier non potranno un domani rivelarsi un uno-due di Pirro per il team di Kempten.

La quarta posizione in Germania è stata preda di un Nicolas Prost che, fresco di riconferma da parte della Renault e.dams, ha assolto alla propria funzione di damigella e guardia del corpo di Sébastien Buemi, del quale sembra essere palesemente sempre più un gregario che un co-protagonista, al di là delle buone intenzioni…

Jean-Éric Vergne non vuole arrendersi

La gara è iniziata con il poleman Vergne che ha perduto il proprio vantaggio su Buemi, allorché il driver della Renault e.dams si è tuffato dentro al primo tornante e si è ritrovato in testa dopo una fuga in avanti davvero superiore a quella degli altri contendenti.

La leadership del conduttore è stata tuttavia di breve durata, perché Jean-Éric non si è arreso e gli ha restituito pan per focaccia, attaccando Sébastien e rivendicando con successo il primo posto all'inizio del secondo giro.

A quel punto, è parso agli osservatori che il francese potesse prendere il largo, ma il contendente per il titolo gli si è fatto sotto e ha iniziato a spingere nuovamente la monoposto della DS Virgin Racing, finché la leadership della competizione non è ritornata nelle mani del “pericoloso” driver elvetico, che ha compiuto un audace sorpasso alla curva 5.

Sébastien Buemi ha quindi pigiato sull’acceleratore, pur tenendo sotto controllo l’energia, e aperto un divario notevole nei riguardi di tutti gli avversari in quel momento in pista, avendo allungato fino a otto secondi il gap al momento di cambiare vettura.

Jean-Éric Vergne aveva intanto perso la seconda posizione a favore di Daniel Abt al decimo passaggio, allorché il tedesco ha compiuto un’ottima mossa alla curva 1 alla guida della propria ABT Schaeffler FE01. La Virgin DSV-01 del transalpino è stata anche attaccata dalla Renault Z.E. 15 di Nicolas Prost, ma il figlio d’arte non ha trovato il pertugio dal quale passare.

Quante bandiere nero-arancione al vento

In quel momento della gara berlinese, diversi piloti avevano già avuto le loro performance sensibilmente rovinate da un'ondata di bandiere nero-arancioni, con conseguente richiesta del Direttore di Gara di rientrare ai box per sistemare i danni alle loro monoposto.

Entrambe le vetture della NextEV TCR, affidate a Oliver Turvey e Nelson Piquet Jr, più René Rast (Team Aguri) e Sam Bird (DS Virgin Racing) hanno dovuto fermarsi perché i problemi alle loro carrozzerie, figli delle scaramucce iniziali sono stati giudicati pericolosi dalla giuria. L’inglese, che viaggiava fra i top 5, ha urlato tutta la propria frustrazione alla radio.

Il fastidio era un sentimento particolarmente presente ai garage della DS Virgin Racing, dal momento che anche a Jean-Éric Vergne è stata esposta la bandiera nero-arancione, quando il poleman ha danneggiato la protuberanza anteriore destra urtando un birillo che delimitava una chicane.

Prima di sottoporsi a quella che ai più è parsa una sorta di ingiusta punizione, il transalpino ha perduto una sezione ulteriore della propria ala davanti contro il gradino di una chicane, venendo anche a contatto del muro. Il risultato di tutto questo psicodramma ha retrocesso il poleman della gara teutonica in quinta posizione.

Dopo i pit-stop Lucas Di Grassi recupera

Al termine del valzer del cambio monoposto obbligatorio e dopo il suo stesso arresto ai box, Sébastien Buemi ha ripreso l'iniziativa e naturalmente la leadership dell’ePrix di Berlino. Va considerato che Lucas Di Grassi era rimasto fuori un giro in più, conseguenza della condotta di gara votata al risparmio di energia praticata dal brasiliano nelle fasi iniziali. L’alfiere della ABT Schaeffler FE01 si è così ritrovato in quella fase al quarto posto.

Appena due giri dopo la sosta di metà corsa, la Direzione Gara ha imposto un periodo di Full Course Yellow per ripulire i detriti causati dal crash con il muretto di contenimento di Jean-Éric Vergne (DS Virgin Racing) in corrispondenza di una chicane, sui quali era stato probabilmente indotto al testacoda anche Bruno Senna (Mahindra Racing).

Quando è stata data nuovamente bandiera verde all’ePrix di Berlino alla 28esima tornata, Sébastien Buemi aveva un vantaggio di ben 11 secondi sugli avversari e per il “principe” della Renault e.dams si è trattato essenzialmente di veleggiare a velocità da crociera in direzione della bandiera a scacchi.

Gran battaglia a tre per il ruolo d’onore

Dietro il leadership della corsa nella capitale della Germania, c’erano però c'erano numerose situazioni incompiute che il folto pubblico era chiamato ad assaporare, non ultima lo scontro titanico per il secondo posto Renault e.dams-ABT Schaeffler Audi Sport fra Daniel Abt, Prost junior e il gran leader Di Grassi.

La sfida fra campioni di vertice si è risolta a favore del brasiliano al 39esimo giro, allorché Lucas si è impegnato in una manovra azzardatissima e si è infilato all’interno della prima curva.

Lucas Di Grassi era ormai alle spalle del coéquipier Daniel Abt, ma prima che egli potesse decidersi a compiere qualsiasi azione, per provare a incamerare tre punti in più, la Safety-Car è rientrata in pista a neutralizzare le posizioni fino a due giri dalla fine.

La questione sembrava essere risolta quando il team ha ordinato via radio al tedeschino di famiglia di lasciar passare il più competitivo e meglio piazzato in classifica compagno di squadra. Tuttavia, Daniel Abt non ha abbandonato la posizione e ha preso la bandiera a scacchi davanti al sudamericano, con grande smarrimento di tutto lo staff del team ABT Schaeffler Audi Sport. Non è tutto, perché più o meno contemporaneamente Lucas Di Grassi è stato messo sotto indagine dai Commissari Sportivi per eccesso di velocità durante il periodo di Full Course Yellow. 

 

Il costante e quasi anonimo Nicolas Prost (Renault e.dams) si è piazzato quarto davanti a Jean-Éric Vergne (DS Virgin Racing), mentre Robin Frijns ha dato vita all’ennesima superba performance individuale, piazzandosi sesto dopo aver recuperato posizioni in una corsa tanto difficile (era dodicesimo sulla griglia...) con una Spark-Renault SRT_01E versione 2014.

Non soltanto: l'olandese del team di Michael Andretti ha probabilmente compiuto la mossa più bella e spettacolare della corsa tedesca, quando ha beffato Loic Duval (Dragon Racing) con una spettacolare “staccatona” al tornante durante le scaramucce iniziali.

Tutti gli eroi delle posizioni "di rincalzo"

A terminare settimo è stato invece Nick Heidfeld (Mahindra), che ha recuperato silenziosamente terreno e posizioni nel corso della competizione dopo essere stato retrocesso sulla griglia di partenza per decisione dei Commissari Sportivi: un destino analogo a quello del compagno di squadra Bruno Senna, Jérome D'Ambrosio (Dragon Racing) e Stéphane Sarrazin (Venturi), in ragione dell’erronea o irregolare pressione degli pneumatici.

Mike Conway (Venturi), Simona De Silvestro (Amlin Andretti) e Stéphane Sarrazin (Venturi) hanno completato la top 10. La svizzera, nona, ha ottenuto il miglior risultato da quando gareggia in Formula E, mentre il francese, decimo, ha salvato il bilancio dopo uno start dalla pit-lane anziché in mezzo agli altri.

Oltre a Loic Duval della Dragon Racing schiantatosi nel finale, soltanto René Rast non è riuscito a finire la gara, peraltro d’esordio e di casa, dopo essere stato costretto ad anticipare il cambio di vettura dopo i contatti-scontri dei primi giri.

Il “rookie” tedesco del Team Aguri ha mostrato comunque un passo eccezionale al proprio debutto e ottenuto il giro più veloce in diverse occasioni, finché Bruno Senna non ce l’ha fatta a regalare alla Mahindra Racing i due punti suppletivi...

Gara: 

PosDriverTeamTime/Gap
1 SwitzerlandSébastien Buemi  FranceDAMS 53:46.086
2 GermanyDaniel Abt  GermanyTeam Abt +1.767
3 BrazilLucas di Grassi  GermanyTeam Abt +2.381
4 FranceNicolas Prost  FranceDAMS +3.328
5 FranceJean-Eric Vergne  United KingdomVirgin Racing +4.927
6 NetherlandsRobin Frijns   Andretti +6.501
7 GermanyNick Heidfeld  IndiaMahindra Racing +7.700
8 United KingdomMike Conway  MonacoVenturi +8.305
9 SwitzerlandSimona de Silvestro   Andretti +12.473
10 FranceStéphane Sarrazin  MonacoVenturi +13.241
11 United KingdomSam Bird  United KingdomVirgin Racing +1 giro
12 United KingdomOliver Turvey  ChinaChina Racing +1 giro
13 BrazilNelson Piquet Jr.  ChinaChina Racing +1 giro
14 ChinaMa Qing Hua  JapanTeam Aguri +1 giro
15 BrazilBruno Senna  IndiaMahindra Racing +2 giri
16 BelgiumJérôme d'Ambrosio  United StatesDragon Racing +3 giri
Ret  René Rast  Team Aguri  
Ret Loic Duval  Dragon Racing       

 

 

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