Duval: “Almeno un mio giro è stato quello più veloce”

Il veterano francese della Faraday Future Dragon Racing si è assicurato in Marocco un punticino con un inatteso exploit, ma la Penske 701-EV gli ha dato grattacapi di software per tutta la durata della corsa.

Duval: “Almeno un mio giro è stato quello più veloce”
Loic Duval, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing; Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing con Alan McNish
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Loic Duval, Dragon Racing
Dragon Racing team member
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Ancora una prova sfortunata per la Faraday Future Dragon Racing nell’ePrix di Marrakech, ma questo non vuole dire che le monoposto di terza generazione del Campionato FIA di Formula E non siano all’improvviso capaci di inattesi exploit velocistici. 

È stato il caso di Loïc Duval, appena 18esimo in Marocco, che racconta una gara irta di difficoltà, soprattutto di natura informatica, ma nella quale non è mancato neppure un contatto iniziale con la Jaguar i-Type di Mitch Evans dopo aver preso il via dal 19esimo e penultimo posto dello schieramento di partenza.

A tre passaggi dal termine, dunque il 30esimo di trentatré, il veterano transalpino della serie “full electric” ha infatti strappato in 1’22”600 il giro più veloce della corsa, alla media di 129,486 km orari, e si è assicurato il punto previsto dal giro più veloce. 

 

"Quella di Marrakech è una pista molto veloce, con un sacco di opportunità di sorpasso. Nel secondo stint, purtroppo ho avuto un problema con l'auto, che si è fermata d'emblée sul tracciato”, ha raccontato Loïc Duval, che veleggiava nelle retrovie a bordo della propria Penske 701-EV.

“A partire da quel momento, ho dovuto resettarla tutto il tempo, ma sono stato almeno in grado di fare un paio di tornate significative e uno di questi è abbastanza buono da essere il giro più veloce". 

 

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