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Durán: “Non temo né pressioni, né responsabilità”

Salvador, sulla cui gara con il Team Aguri si concentrerà l'attenzione di tutto il pubblico locale durante l'ePrix di Città del Messico, si è raccontato ai piedi del celebre Angelo dell'Indipendenza.

Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico

Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico

Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
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Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
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Logo del Team Aguri
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico
Salvador Duran, Team Aguri, presso la Colonna dell'indipendenza a Città del Messico

Salvador Durán ha attraversato il cuore di Città del Messico, e in particolare il Paseo de la Reforma, a bordo di una vettura di Formula E nella livrea ufficiale dell'organizzazione. Il pilota messicano è entrato in azione per promuovere la propria partecipazione all'ePrix Città del Messico, in calendario il 12 marzo sul tracciato dell'Autodromo Hermanos Rodriguez.

Al proposito, ha percorso avanti e indietro l'ampio viale che divide in diagonale Mexico City. Il tratto di strada venne costruito su ordine dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo, durante il Secondo Impero Messicano, per opera dell'architetto ed ufficiale militare austriaco Ferdinand von Rosenzweig, il quale prese come modello i grandi boulevard europei come gli Champs-Élysées a Parigi.

“Città del Messico è una delle città più inquinate del mondo, di modo che anche ciò che stiamo facendo aiuterà a spiegare e a mostrare i bisogni che la gente qui. Anche il motorsport può aiutare l'ambiente e la Formula E lo dimostra quotidianamente. È un buon messaggio per le metropoli e le nuove generazioni, capace di fare la differenza", ha commentato Salvador Durán.

E sul piano agonistico? "Il nostro, vero potenziale è quello di entrare agevolmente tra i primi cinque subito e poi di lottare per il podio in gara", ha detto il driver messicano, entusiasta per il suo rinnovato coinvolgimento nella serie lanciata da Alejandro Agag. Salvador Durán, reduce dalla gara in Argentina in cui ha preso parte al quarto round della stagione al posto di Nathanaël Berthon, ha mostrato la potenza e la velocità della sua monoposto ai piedi del celeberrimo Angelo dell'Indipendenza (in realtà, si tratta di Nike, dea greca della vittoria) e con alcuni ciclisti sullo sfondo.

Tutti si sono raccolti in questo luogo emblematico di Città del Messico (il monumento all'indipendenza dello Stato centro-americano, la cui prima pietra fu posta il 2 gennaio 1902, fu proposto dal presidente Porfirio Diaz, per commemorare il primo centenario di vita del Paese) per sostenere e osservare la tecnologia delle vetture elettriche.

"Abbiamo macchine abbastanza competitive. Il mio compagno di squadra al Team Aguri (Antonio Félix Da Costa, ndr) è già stato vicino a vincere una corsa e non vedo perché non possa farlo ancora", ha ribadito Salvador, che nel suo Paese è soprannominato “Chava” e che ben conosce la Spark-Renault SRT_01E versione 2014…

"Per quanto riguarda me, in questo momento sto lavorando per ottenere nuovamente familiarità con il pilotaggio perché sono stato lontano dall'abitacolo per troppo tempo. Sono stato al simulatore per un discreto lasso di tempo a Monaco nelle ultime settimane", ha continuato Durán.

E ancora: "Ho bisogno di tornare al mio livello e recuperare il ritmo di guida che mi si confà. Prima di partecipare all'ePrix di Buenos Aires, sono stato fermo otto mesi e in Argentina è stato durissimo rientrare in azione dopo un periodo di stop così lungo".

Città del Messico rovescerà su di lui un sacco di pressioni e di aspettative, ma esse non sembrano rappresentare un problema. "Sono pronto a divertirmi, io. Molti fattori si concentreranno su di me e le responsabilità si faranno grandi, ma so che la squadra farà del proprio meglio", ha continuato il driver latinoamericano.

Per concludere: "Ho esperienza delle corse, adesso. Non è come quando ho corso qui in A1GP ed ero molto giovane. Il mio obiettivo è quello di fare tesoro dell'esperienza accumulata e di dare ai miei tifosi un bello spettacolo proprio in casa".

 

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