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Di Grassi: “Alla Renault sono sì bravi, però battibili...”

A poche ore dall’ePrix di Hong Kong e già “scottato” tre mesi fa a Londra, il brasiliano del team Audi Sport ABT Schaeffler lancia il proprio guanto di sfida ai rivali di sempre e a Sébastien Buemi...

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

FIA Formula E Championship

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Audi Team ABT Schaeffler livery
Audi Team ABT Schaeffler livery
Audi Team ABT Schaeffler livery
Audi Team ABT Schaeffler livery
Audi Team ABT Schaeffler livery
Audi Team ABT Schaeffler, nuova vettura

Che stagione aspettarsi da Lucas Di Grassi? Il pilota brasiliano è quello finora salito più frequentemente sul podio nel Campionato FIA di Formula E -13 volte (che diventano 15, se si includono le due occasioni in cui ha vinto ed è stato successivamente squalificato) - ma il portacolori del team Audi Sport ABT Schaeffler sa che nulla può essere dato per scontato in una categoria che definire “fiorente” sarebbe riduttivo.

"La Formula E è cresciuta molto più rapidamente e molto meglio di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere", dice il pilota di San Paolo.

"Anche per degli ottimisti come me e Alejandro (Agag, ndr). La Formula E è diventata un campionato del mondo di livello molto alto. Possiamo dire senza alcun dubbio che oggi è la seconda specialità più difficile al mondo. La Formula 1 è ancora il ‘numero uno’ naturalmente, il top, ma stiamo crescendo, attirando costruttori. La serie è estremamente competitiva e la terza stagione non sarà differente da quelle che l’hanno preceduta...”.

E ancora: “Penso che tutte le squadre abbiamo intensificato non di poco la loro qualità e la preparazione. Non ci sono più team ‘cattivi’ o piloti di medio livello. No, tutti sono preparati al bisogno e il clima è veramente professionale. Le squadre hanno alzato la soglia dei loro investimenti ed elevato anche drammaticamente la posta in gioco. Sarà una stagione molto competitiva, molto più competitiva del primo e del secondo anno, ma allo stesso tempo sarà estremamente difficile ottenere i risultati che ho spuntato nelle stagioni 2014-2015 e 2015-2016". 

Lucas Di Grassi aveva guidato in maniera quasi perfetta nel corso dell’ultimo anno e soltanto un incidente con il rivale per titolo Sébastien Buemi, avvenuto al primo giro del secondo ePrix di Londra, ha macchiato la sua rincorsa, estromettendolo dalla possibilità di far suo il primato assoluto. Terminata la stagione 2015-2016, il team ABT Schaeffler ha annunciato legami più stretti con il gruppi Audi, mentre la rinnovata partnership tecnica con il gruppo Schaeffler implica che l'intero powertrain è stato perfezionato.

Ma tale è l’equilibrio dei valori in campo in Formula E che Lucas Di Grassi non si aspetta certamente l’emersione di una chiara gerarchia prestazionale quando i motori si accenderanno a Hong Kong per la prima gara.

"Penso che la scala dei valori varierà di tappa in tappa. Se fai un piccolo errore venale o sbatti anche soltanto nelle prove libere, puoi essere certo di avere compromesso il tuo week end. Anche noi abbiamo problemi con l'affidabilità di alcuni componenti standard, che giocheranno una parte certamente importante nella prima corsa della stagione. Penso che saremo competitivi, però”.

Infatti: “Anche il primo anno, quando le vetture erano uguali per tutti, siamo stati competitivi e non credo proprio che saremo dietro le altre squadre o lontano da loro in questa stagione. Abbiamo il potenziale per combattere di nuovo per vittorie e podi, ne sono convinto. Dobbiamo dare di più e aumentare in generale i nostri sforzi perché altrettanto hanno fatto i nostri avversari”. 

Riguardo le performance tecniche delle nuove vetture, Lucas Di Grassi ha le idee altrettanto chiare: "La velocità nominale delle vetture non è cambiata più di tanto, forse pochi secondi al giro, ma l'auto è molto più efficiente, la strategia sarà molto più definita. Tutto è più preciso, e di parecchio, anche se non c'è stata un’enorme curva di sviluppo: tutto il software, le simulazioni, l'intelligenza che serve per gestire il consumo energetico e la loro ottimizzazione durante la gara avranno un effetto decisivo. La conoscenza dei sistemi e la loro capacità di gestirli è aumentata molto negli ultimi due anni così come il livello di competitività generale".

La pista del Central Harbourfront di Hong Kong è la prima di cinque nuove sedi di gara inserite nel calendario della terza stagione. Infatti, soltanto Buenos Aires rimane nel medesimo formato dalla stagione inaugurale. Questo significa che una certa parte del know-how raccolto durante le prime due stagioni è superfluo e questo è un altro motivo per il quale il Campionato FIA “full electric” è tra i più severi del motorsport.

"Tutti mi chiedono quanto sia difficile la Formula E", seguita il campione sudamericano sotto contratto Audi Sport. "La gente pensa che la difficoltà di guidare una macchina da corsa sia proporzionale alla velocità o alla potenza, ma non è certamente questo il caso. La difficoltà di una categoria automobilistica risiede nella competitività, quindi molto ostica se tutti sono molto vicini tra loro”.

“Nel dettaglio: “Nel caso della Formula E, è il tempo che serve ad arrivare al massimo livello di velocità a dettare il grado di difficoltà. In altre serie, hai giorni e giorni per prepararti: probabilmente sei stato su circuiti come Silverstone e Spa molte volte nel corso della tua vita agonistica, con la conseguenza che più o meno sai sempre che cosa aspettarti. In Formula E, anche se sei stato in pista su tracciati come Buenos Aires in precedenza, è comunque almeno un un anno che non guidi su quel circuito. Il livello di grip, l’aderenza, è certamente cambiato e si ha poco tempo per adeguarsi al nuovo software, per comprendere l'auto. Quindi è più o meno questa la principale difficoltà della Formula E, così come il formato del week end di gara. Il breve lasso di tempo in cui sei in pista e la quantità di cose che devi risolvere in questo breve periodo. Ecco perché la preparazione si riflette così tanto sui risultati del fine settimana e perché è necessario concentrarsi in maniera puntigliosa su quest’aspetto…". 

Date le circostanze controverse nelle quali si è conclusa la seconda stagione di vita del Campionato FIA di Formula E a Battersea Park, la rivalità fra Lucas Di Grassi (Audi Sport ABT Schaeffler) e Sébastien Buemi (Renault e.dams) sarà sicuramente al centro dell'attenzione durante il primo appuntamento del torneo 2016-2017, che scatterà alle ore 16 locali di Hong Kong...

"Con ‘Seb’ io non ho affatto problemi, è un grande pilota, un buon concorrente e io sono impaziente di correre ancora una volta contro di lui", dice il brasiliano.

"E sulla scuderia Renault e.dams non c’è davvero molto da aggiungere, considerando che avrebbero potuto dominare la stagione anche lo scorso anno. Ciò che avevamo da dirci ce lo siamo detti e, se la lotta sarà dura, non sono certamente uno che si tira indietro. Di sicuro sono una delle realtà più forti, se non la realtà più forte del campionato, almeno per un'altra stagione ancora. Penso che abbiano una buona formazione, ma sono battibili, quindi ci accingiamo a lavorare duramente per sconfiggerli in pista". 

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