Daniel Juncadella si offre per la Mercedes di Formula E
Il pilota di Barcellona, campione europeo di Formula 3 nel 2012 e alfiere della Casa di Stoccarda nel DTM, ha cambiato idea sulla serie “full electric” e ipoteca "a parole" un sedile in vista del torneo 2018-2019...
Foto di: Alexander Trienitz
Con la Mercedes-Benz che comincia ad occhieggiare un futuro impegno nel Campionato FIA di Formula E ed inizia a muoversi di conseguenza, vi sono piloti che alzano la mano e in qualche modo si candidano a un avvenire nella serie “full electric”.
Fra di loro c’è Daniel Juncadella, impegnato con la Casa della Stella a tre punte nel DTM e incuriosito dalla specialità lanciata nel 2014 da Alejandro Agag più di quanto non abbia fatto pubblicamente nelle scorse settimane Marco Wittmann, portacolori della BMW.
Lo spagnolo, oggi 25enne, ha trascorso ben quattro stagioni nel Deutsche Tourenwagen Masters dalla sua ultima campagna in monoposto, in cui vinse il Campionato Europeo di Formula 3 nella stagione 2012, e si è detto un po’ deluso dall’esito del torneo di quest'anno, in cui non è andato più in là di 24 punti in classifica.
Anche se Juncadella spera esplicitamente di rimanere nel DTM nella prossima stagione – del resto, la Mercedes è l'unico costruttore a non avere ancora annunciato il proprio schieramento piloti per il 2017 nel Turismo tedesco - è anche aperto all’idea di un sedile in Formula E, dove ritroverebbe alcuni amici di vecchia data come Antonio Félix Da Costa e Felix Rosenqvist, impegnati con i team MS Amlin Andretti e Mahindra Racing.
"Oggi davvero trovo che il campionato di Formula E sia un fenomeno sportivo molto buono e ogni mio collega che ci corre dice che è anche molto divertente", ha dichiarato Daniel al settimanale britannico Autosport, di proprietà di motorsport.com.
"Se devo essere onesto, ero parecchio scettico all'inizio, perché non condividevo il pensiero di un automobilismo sostenibile, della ricerca esagerata di un’efficienza dei consumi e del cambio vettura durante le gare”.
"Ma alla fine mi sono reso conto che si tratta di una forma di motorsport che sta mettendo su un bello spettacolo, e vedere la Formula E portare così tanti spettatori sui tracciati è qualcosa di molto impressionante”.
"Le corse nei centri storici delle città e i circuiti nuovi per tutti sono un elemento che pare fatto apposta per dimostrare il talento dei driver, il che lo trovo molto interessante".
Con la Mercedes-Benz che ha la possibilità oggettiva e concreta di unirsi alla Formula E a partire dall’edizione 2018-2019 del Campionato FIA “full electric”, il colosso tedesco potrebbe essere il datore di lavoro più logico di Juncadella.
"Io sono un ambasciatore della Mercedes al momento, ed essere coinvolto da loro in nuove iniziative è qualcosa che mi piace parecchio", ha aggiunto Daniel. "Inoltre, le monoposto di Formula E hanno un aspetto fresco e accattivante, soprattutto se viste dall'esterno".
Se Daniel Juncadella si unisse alla specialità a emissioni zero, egli riporterebbe la bandiera spagnola in Formula E dai tempi dell’impegno di Jaime Alguersuari con la Virgin Racing, Oriol Servià con la Dragon Racing e, una tantum, di Antonio García con la China Racing nella stagione 2014-2015.
Negli ultimi due anni, il pilota di Barcellona ha affrontato il Gran Premio di Macao di Formula 3, categoria che lo lanciò quattro anni or sono nel Vecchio Continente, e ha trascorso una giornata di test GP2 ad Abu Dhabi il mese scorso con la Campos Racing.
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