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D’Ambrosio: “Mi ha meravigliato ritrovarmi sul podio...”

Il pilota belga ha donato alla Dragon Racing il quinto posto nella graduatoria finale di campionato con l’exploit nella gara domenicale di Londra, dove i consumi hanno mietuto... avversari.

Jerome D'Ambrosio, Dragon Racing

Foto di: FIA Formula E Championship

Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Podium: Race winner Nicolas Prost, Renault e.Dams; second place Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Spor
Podium: Race winner Nicolas Prost, Renault e.Dams; second place Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Spor
Podium: third place Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jerome D'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Conferenza stampa con Loic Duval, Dragon Racing e Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme d'Ambrosio, Dragon Racing
Jérôme D'Ambrosio, Dragon Racing, logo Panasonic

Jérôme D'Ambrosio ha ammesso di essere sorpreso di essersi ritrovato sul podio del secondo ePrix di Londra, che gli ha consentito di terminare l’edizione 2015-2016 del Campionato FIA di Formula E con un terzo posto in gara e di arpionare la quinta posizione nella graduatoria piloti finale.

Il belga della Dragon Racing si stava dando da fare per un posto al sole nella top ten, ma quando Jean-Éric Vergne (DS Virgin Racing), Nick Heidfeld (Mahindra Racing) e Antonio Félix Da Costa (Team Aguri) sono stati tutti penalizzati per l'uso eccessivo di energia, è stato promosso a sorpresa sul podio di Battersea Park

 

“È stato tutto inaspettato!”, ha confidato D’Ambrosio, oriundo italiano e già pilota della Virgin Racing e del Lotus F1 Team in Formula 1 tra 2010 e 2011. "Abbiamo avuto una macchina certamente competitiva nella seconda metà della stagione, ma anche inestricabili difficoltà nelle qualifiche, dopo le due pole position iniziali”.

"Domenica a Battersea Park la partenza è stata molto caotica e io ho cercato di guidare un po' più a lungo con la prima auto, ma poi qualcuno – almeno un paio di avversari, in realtà – ha sbattuto contro di me e ha danneggiato anche il mio alettone posteriore. Ed è davvero difficile affrontare questa pista, perché Londra è molto problematica sul piano energetico”.

E ancora: “È sempre molto forte la tentazione di andare a prendere la posizione di chi ti precede, ma poi si finisce con il consumare di più. Anche se si ritiene che in qualche modo sia possibile gestire l’energia ancora verso la fine della gara, tre miei avversari non ce l’ha proprio fatta...”, ha seguitato Jérôme.

"Ho attraversato la linea del traguardo con la cifra ‘0,0’ sul display alla voce ‘energia’, quindi ero davvero al limite. In ogni caso sono tuttora molto orgoglioso e felice di essermi classificato così in alto nella corsa della domenica. Abbiamo avuto un grande annuncio come squadra il venerdì di Battersea Park (l’accordo con la Faraday Future e la conferma di entrambi i piloti, compreso Loïc Duval, ndr). Tutto ciò ci dà una buona prospettiva per il futuro. Avere finito ancora una volta sul podio è stato qualcosa di grande e promettente!". 

 

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