C'è Brooklyn in lizza per una gara di F.E a New York
Alejandro Agag, CEO della Formula E, ha rivelato che ben cinque location nell'area della “Grande Mela” sono sotto esame per ospitare un ePrix della categoria per vetture elettriche già nella terza stagione.
Foto di: Jose Mario Dias
Alejandro Agag, CEO del Campionato FIA di Formula E, ha svelato che molteplici sedi nel quartiere di Brooklyn, fra le altre, sono in lizza per ospitare un round della categoria “full electric” nella “Grande Mela”, probabilmente già a partire dalla terza stagione, cioè nel 2016-2017.
Parlando alla vigilia della gara di questo fine settimana a Long Beach - l'unico round attualmente negli Stati Uniti, vista la sparizione della tappa di Miami rispetto al calendario della passata stagione – l'imprenditore spagnolo ha aggiunto che vi sono almeno cinque location attorno a New York oggetto di un approfondito esame.
"Sto lavorando su New York alla grande", ha ammesso senza problemi Alejandro Agag. "Mi sto impegnando duramente perché ho voglia di far sì che la cosa accada. Sono ancora ottimista di riuscire a inserire questo happening nella stagione tre, ma è lungi dall'essere tutto a posto”.
E ancora: “Stiamo esaminando cinque possibili sedi, forse ne verrà fuori una, o due o... nessuna: chi lo sa? Ma un paio sono a Brooklyn e chissà che non riusciremo a farcela, magari in extremis: al momento, non lo sappiamo ancora”.
"Non c'è ancora una notizia vera e propria, siamo ancora lontani da un sì o da un no definitivi. Non è facile ottenere di disputare una gara lì. Se dovesse accadere, sarebbe però un'operazione incredibile, veramente sorprendente. Vedremo, stiamo lavorando duramente su di essa. Il momento che sta vivendo il nostro campionato è davvero fantastico. Sono infatti personalmente super contento di come stanno andando le cose".
Riuscire dove la Formula 1 ha fallito
Dopo che la Formula 1 non è riuscita ad organizzare il proprio Gran Premio originariamente in programma nel New Jersey, Alejandro Agag dice di credere che la Formula E possa esercitare un fascino diverso sui governi e i promotori locali.
"Penso che sia più facile che concedano una gara a noi perché la pista richiesta è più corta e la questione del rumore è molto importante, dal loro punto di vista", ha soggiunto il CEO della Formula E, ragionando di un confronto con il Circus.
Sul tema delle tante autorizzazioni che furono necessarie per disputare l'ormai defunto evento nella più iconica città della Florida, il fondatore della specialità ha aggiunto: "Credo che a New York sarebbe stato più facile, Miami era una realtà molto complicata. Dipende sempre dal luogo in cui si è...".
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