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Buemi e Prost a confronto verso Città del Messico

Chiacchierata parallela con i piloti della Renault e.dams alla vigilia dell'ePrix del 12 marzo: Sébastien e Nicolas raccontano qual è il loro approccio alla F.E e alle tante esigenze tecniche…

Sébastien Buemi, Nicolas Prost, Renault e.dams
Sébastien e Jules Buemi
Sébastien Buemi, Renault e.dams
Podium: second place Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.dams
Nicolas Prost, Renault e.dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams


Il quinto round stagionale del Campionato FIA di Formula E non incarna esattamente il giro di boa della stagione 2015-2016, ma offre il pretesto per fare un punto della situazione con i driver della scuderia e la casa automobilistica che più di tutte ha investito sulla categoria “full electric”, la Renault e.dams.

Sébastien Buemi e Nicolas Prost, protagonisti finora di fortune molto diverse a Pechino, Putrajaya, Punta del Este e Buenos Aires, cercheranno entrambi nell'inedito contesto di Città del Messico la svolta che vale un'intera annata in pista. Lo svizzero, forte di due vittorie in Cina e in Uruguay, e il francese, il cui miglior risultato sono stati finora due quinti posti in America Latina, raccontano che cosa rappresenta per loro la F.E e che cosa si aspettano il 12 marzo dal round sull'Autódromo Hermanos Rodríguez.

Qual è l'aspetto più difficile nel guidare una macchina di Formula E?

Sébastien: Buemi: "Correre in tutto il mondo su circuiti cittadini a velocità elevatissime e con muretti tutto intorno, nonché nel tentativo di superare allo stesso tempo i propri avversari, è qualcosa di davvero molto difficile. A differenza dei normali circuiti, che sono stati appositamente costruiti per il motorsport, su strade che vengono usate tutti i giorni dai normali automobilisti non c'è molto grip, quindi dobbiamo adattarci. Per di più, ogni tracciato della Formula E è completamente nuovo, per quanto sia un dato di fatto in ogni nuovo campionato".

Nicolas Prost: "Imparare i circuiti cittadini è sicuramente una sfida Lo dico anche se, sinceramente, avrei pensato che sarebbe stato molto più difficile. Qualcosa che è stato fatto ed è del tutto unico in Formula E è il formato della giornata di gara. In altre categorie, si ha molto più tempo per adattarsi e reagire a eventuali problemi che dovessero insorgere, mentre con le prove libere, le qualifiche e la corsa tutte in un stesso giorno, non si dispone di quel tempo".

Quale è il vostro circuito dei sogni?

Sébastien: Buemi: "Tornare a Monaco e disputare la gara sul circuito lungo utilizzato dalla Formula 1 sarebbe una cosa davvero impressionante. La scorsa stagione abbiamo avuto modo di gareggiarvi, per cui sarebbe bello poter tornare indietro".

Nicolas Prost: "Penso che gareggiare intorno a Times Square a New York sarebbe fantastico. Make it happen, Formula E!".

Quanto è importante una comunicazione costante con i vostri tecnici durante la gara?

Sébastien: Buemi: "La gestione energetica è ovviamente una delle più grandi sfide della Formula E, quindi è fondamentale mantenere un contatto pressoché costante con i box. Le cifre del consumo di energia e della rigenerazione non sono inviabili tramite telemetria durante le sessioni, così abbiamo bisogno di trasmettere queste informazioni in prima persona ai tecnici. Poi, riceviamo un aiuto costante dal team per gestire la nostra strategia; quanta batteria abbiamo, se ci sono perdite nella rigenerazione della potenza verso la fine della gara e i livelli della temperatura, soprattutto in considerazione delle alte temperature delle località in cui andiamo con la Formula E".

Nicolas Prost: "Le notizie che riceviamo dai nostri ingegneri ci dicono come possiamo adattare il nostro stile di guida alle condizioni oggettive e alla situazione in pista. A noi pilori serve mantenere un equilibrio costante tra una guida aggressiva, necessaria per provare a vincere le gara, e uno stile prudente e conservativo per disperdere meno energia possibile".

Il Messico è una pista nuova per tutti i piloti: quale è stata la maniera migliore per prepararsi all'evento?

Sébastien: Buemi: "È una novità assoluta, e da parte nostra ciò che possiamo fare è esercitarci il più possibile al simulatore e studiare il tracciato che la FIA ha predisposto. Non è proprio come essere in pista, naturalmente, ma ci dà l'opportunità di imparare".

Nicolas Prost: "La squadra e ogni singolo ragazzo della Renault Sport spendono un sacco di tempo a lavorare con noi per perfezionare il set-up prima di ogni corsa. Le vetture sono sempre in viaggio verso la tappa successiva del campionato e la sperimentazione e i test sono limitati, quindi è importante avere un dialogo continuo per seguitare a migliorare le nostre prestazioni. E, naturalmente, ci sarà e c'è sempre da impiegare un sacco di tempo per cercare di imparare la pista".

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