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Buemi: “Abbiamo ottimizzato soltanto i punti deboli...”

Pur dicendosi incerto del miglioramento raggiunto dagli avversari, il campione in carica della F.E ritiene che la Renault e.dams abbia lavorato bene e non teme crisi di metà anno dovute alle gomme.

Team Renault e.Dams con Nicolas Prost, Sébastien Buemi e Alain Prost

Team Renault e.Dams con Nicolas Prost, Sébastien Buemi e Alain Prost

Nicolas Prost e Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Renault e.dams Z.E. 16
Renault e.dams Z.E. 16
Renault e.dams Z.E. 16
Renault e.dams Z.E. 16
Renault e.dams Z.E. 16
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Team Renault e.Dams con Nicolas Prost, Sébastien Buemi e Alain Prost

Sulla scorta della straripante maniera in cui Sébastien Buemi dominò la gara di apertura della seconda stagione di vita dell’unica serie “full electric” esistente al mondo, pochi un anno fa avrebbero immaginato a Pechino che la definitiva conquista del titolo sarebbe sarebbe arrivata soltanto nella corsa finale di Battersea Park nonché per effetto del bonus di punti relativo al giro più veloce.

Tre mesi appena sono passati da un tesissimo e determinante doppio ePrix di Londra e molto è cambiato nel mondo del Campionato FIA di Formula E. Per il terzo anno consecutivo lo svizzero e il suo team, la Renault e.dams, sono stati i mattatori dei test collettivi di Donington Park e si presentano come i grandi favoriti della prova di inaugurale di questa domenica a Hong Kong.

"È sempre bene lasciare Donington nei panni di squadra più rapida in pista, ma ciò non significa disporre della certezza di affrontare una buona stagione", ha affermato un realista Buemi. 

"Penso che ci apprestiamo ad andare bene, abbiamo apportato diverse migliorie alla monoposto. Anche gli altri sono cresciuti in maniera massiccia, quindi avremo soltanto bisogno di un paio di gare per capire dove siamo. L'anno scorso non andammo così forte nei test in Inghilterra, ma fummo incredibilmente competitivi in Cina, quindi non so davvero che cosa stia per succedere a Hong Kong. Ne sapremo di più entro la fine della giornata di domenica, tuttavia sono fiducioso del fatto che dovremmo essere in grado di lottare per le posizioni più avanzate".

Quando i regolamenti sono stati “aperti” in vista della stagione due, permettendo ai produttori di creare le proprie soluzioni di powertrain, la Renault ha trovato quasi subito “la quadra”, creando una soluzione tecnologica che fosse leggera, efficiente e, soprattutto, veloce. I suoi rivali rivali non sono stati con le mani in mano e sperano di avere guadagnato terreno, ma Sébastien è già felice di ciò che la sua équipe ha fatto nel corso dell'estate in termini di progressi.

"Abbiamo lavorato sul motore, abbiamo ridotto un po' il peso della vettura, migliorato la scatola degli ingranaggi di nostra costruzione. L'intero apparato propulsore è stato migliorato", ha spiegato. 

“In effetti e a dire la verità, quando le regole sono state liberalizzate noi abbiamo compiuto un gran passo in avanti. L’anno scorso come quest'anno abbiamo apportato un sacco di piccoli aggiustamenti. Non si tratta di un cambiamento completo: abbiamo agito per ottimizzare soltanto i punti che abbiamo pensato potessero portare a una crescita prestazione e credo che siamo riusciti nell’intento".

Nella prima stagione era stato Nelson Piquet Jr e il team NextEV TCR a battere il pilota elvetico e la squadra corse ufficiale della Casa della Losanga, mentre lui e Lucas Di Grassi hanno vissuto un lunghissimo duello per il titolo sino al “time out”. Apprestandosi a tornare in pista, Sébastien Buemi sa che la scuderia Techeetah, che utilizzerà una versione “clienti” del powertrain Renault, potrebbe essere un contendente reale e anche troppo pericoloso.

"Chiaramente, se si guarda a quello che il brasiliano ha ottenuto nel corso delle prime due stagioni, risultando il pilota salito più frequentemente sul podio, ci si potrebbe aspettare che possa essere ancora lì a combattere contro di noi”, ha affermato lo svizzero a proposito del portacolori del team Audi Sport ABT Schaeffler. 

“Poi, ovviamente io vedo al top la Techeetah con ‘JEV’ (acronimo di Jean-Éric Vergne, ndr) perché mi sono sembrati molto forti durante l'intera tre giorni di prove in Gran Bretagna, e quindi molto vicini ad altre squadre come DS e Dragon. E la Mahindra è a propria volta tanto competitiva quando ABT. Di conseguenza, è veramente molto difficile, con così tante macchine di grido, capire quale sarà il valore di riferimento in pista. Forse la Techeetah sembra la più vicina a noi, ma le altre non saranno certamente da meno, naturalmente...".

Ci fu un periodo a metà della stagione scorsa in cui Buemi soffrì un po' un crollo prestazionale, in particolare nelle qualifiche di Long Beach e Parigi. Il cedimento venne attribuito alla vettura, “rea” di richiedere troppo tempo per portare in temperatura gli pneumatici. La Michelin ha però introdotto una nuova copertura quest'anno, che è stato progettata per riscaldarsi più velocemente, ma Sébastien è consapevole del fatto che non sarà in grado di permettersi un altro scivolone in termini di prestazioni... 

"Speriamo che un crollo del genere non si ripeta, ma ribadisco che è difficile sapere che cosa i rivali hanno fatto, poiché possiamo soltanto influenzare le nostre prestazioni, non quelle di altri. Basta guardare dove ci siamo qualificati a Londra: Nico (Prost, ndr) era in pole position sabato, io c’ero la domenica, peraltro con un grande margine. Anche a Berlino ci siamo qualificati in prima fila. A Donington eravamo in anticipo su tutti. Ora siamo migliorati, i problemi che abbiamo avuto di riscaldamento non dovrebbero ripetersi, ma che cosa dire: lo scopriremo. Non sarà affatto facile, perché i nostri avversari sono a loro volta cresciuti". 

 

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