Bird: “Vergne in pista sembrava una ‘chicane mobile’...”
L’inglese della DS Virgin Racing ha lamentato l’aggressività del francese, che “spesso dimentica di avere un compagno di squadra”, nel difendere la seconda posizione nell’ePrix di Parigi...
Sam Bird, ormai de facto pilota di punta della DS Virgin Racing, ha manifestato a Motorsport.com la propria frustrazione dopo una selvaggia battaglia per il secondo posto con il compagno di squadra Jean-Éric Vergne, comportamento che ha caratterizzato la loro partecipazione all’ePrix di Parigi.
I due membri della coppia sono entrati in collisione una prima volta alla curva 2 del giro d'apertura dopo che il francese ha attaccato il coéquipier inglese, il quale aveva sofferto una brutta partenza dalla pole position.
Il contatto all’uscita della seconda svolta del tracciato nella Ville Lumière ha visto diversi piccoli danni inflitti dal “collega” transalpino alla monoposto del veloce pilota britannico.
Un’altra manovra controversa si è palesata in gara quando Bird ha cercato di scavalcare Vergne più tardi nel tratto guidato fra le curve 3 e 4 durante il primo stint di entrambi, con conseguenti danni all'ala di Sam e a un deflettore laterale di Jean-Éric.
Dopo la corsa nel cuore della capitale di Francia, il driver inglese ha sollevato il dubbio che il pilota autoctono stesse difendendo la propria posizione in maniera eccessivamente “coriacea” o "aggressiva".
"Ci sono alcune occasioni in cui penso che lui (Vergne, ndr) si dimentichi di avere un compagno di squadra...”, ha detto Bird a Motorsport.com. "Sentivo di essere molto più veloce in pista. Ma lui sembrava una ‘chicane mobile’...”.
Il driver inglese ha anche offerto una riflessione in merito alla possibilità, a mo’ di suggerimento, che la DS Virgin Racing adotti per l’avvenire degli ordini di squadra, soprattutto se si considera che, alla vigilia del Paris ePrix, egli sopravanzava prepotentemente il compagno francese nella classifica generale: 71 punti contro 6...
"Sì, la questione del punteggio è stata il mio chiodo fisso per tutto il tempo di gara", ha confidato Sam Bird. "Non ho comunicato nulla via radio al team, era la sua corsa di casa, un elemento che va considerato, ma c'è modo e modo di difendersi e penso che nelle sue azioni Jean-Éric sia andato un po’ oltre il lecito. Non ho mancato di farlo notare nel debriefing!".
Dal suo punto di vista, il parigino Vergne si è limitato a dichiarare di essere stato molto "sorpreso dal contatto e dall’aggressività di Bird".
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