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Audi: “Chiamarsi Abt è uno svantaggio in Formula E”

Ormai titolare dell’ex team ABT Schaeffler, la Casa tedesca ha voluto rinnovare la fiducia a Daniel, figlio del patron, per dimostrare che la sua presenza nella categoria è dovuta alle capacità anziché al nome.

Daniel Abt, Audi e-tron FE04

Foto di: Audi Communications Motorsport

Daniel Abt, Audi e-tron FE04
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport, al sorteggio delle qualifiche
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport
Daniel Abt, ABT Schaeffler Audi Sport

Per rispondere ai numerosi detrattori secondo cui Daniel Abt è approdato in Formula E soltanto per via di papà Hans-Jurgen, l’Audi, al momento del passaggio di consegne che dal prossimo doppio ePrix la vedrà schierata in maniera ufficiale, ha deciso di confermare il pilota tedesco al fianco del campione in carica Lucas di Grassi. 

 

“Il cognome non sempre è un vantaggio. Spesso è l’opposto”, ha dichiarato il responsabile motorsport Dieter Gass. “La gente ti guarda in maniera diversa. Anche per questo abbiamo voluto offrirgli un’altra possibilità, in modo da rendere chiaro che se è qui non è soltanto perché suo padre era proprietario della scuderia”. 

Ottavo della generale nel torneo 2016-2017 e distante dal compagno di box di 114 punti, in quattro appuntamenti il 24enne non è riuscito ad entrare nella top 10, mentre nel round del Messico ha chiuso settimo dopo essere partito 18esimo a causa di un errore di pressione delle gomme commesso dalla squadra, che lo ha privato della pole. Allo stesso modo in Argentina ha terminato settimo, pur scattando dalla piazza sedici, e a Montrèal quarto dopo essersi qualifica undicesimo.

“Ha avuto una stagione abbastanza difficile e in diverse occasioni è stato lasciato a piedi da inconvenienti tecnici a dispetto del potenziale mostrato”, ha proseguito Dieter Gass. 

“Quando si sceglie un pilota si guarda alla sua performance in generale e poi lui è stato coinvolto nel progetto sin dalla nascita, dunque ci sembrava importante dargli una vera chance adesso che siamo un team factory”. 

 

Dal canto suo, Daniel Abt ha ammesso parlando ad Autosport di aver temuto di essere lasciato a casa: “Quando tu porti il nome di una scuderia vieni visto in una certa maniera. Adesso invece avrò solo più pressione ma positiva. Per il momento sono felice e il mio unico target è spingere al massimo per essere al top sin dall’inizio del campionato”. 

“Devi mettersi alla prova, ottenere risultati e vincere delle corse”, ha infine detto Lucas Di Grassi, ormai veterano delle competizioni. “Le abilità per farcela le ha, sfortuna a parte. A mio avviso in pochi in Formula E o altrove sarebbero capaci di ottenere quanto lui nel suo primo anno di esperienza”.

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