Alex Lynn al via del doppio ePrix di New York
La DS Virgin ha confermato la promozione del pilota di riserva a sostituto del titolare José Maria Lopez, assente per impegni concomitanti nel Campionato Mondiale Endurance, nel round americano della serie "full electric".
Come anticipato ad inizio settimana da Motorsport.com, Alex Lynn affiancherà Sam Bird al volante della DS Virgin in occasione delle due gare di Formula E tra le strade di Brooklyn.
Il driver ufficiale del team anglo-francese José Maria Lopez sarà infatti al via della concomitante 6 Ore del Nurburgring con la Toyota, allo stesso modo del leader della graduatoria generale Sébastien Buemi.
Per il 23enne non sarà un vero debutto avendo già partecipato allo shakedown di Città del Messico e, soprattutto, aiutato la squadra nello sviluppo della monoposto per la quarta stagione, senza dimenticare i test al simulatore nel quartier generale di Versailles.
“Sulla mia agenda l’appuntamento di New York era sottolineato da tempo e ora averne la conferma è davvero eccitante”, ha confidato Alex Lynn.
“Inoltre, condividere questa mia prima esperienza con Sam Bird, con cui vado molto d’accordo, è fantastico e sono certo sarà un ottimo mentore. Ovviamente gli avversari considerato che mancano poche corse alla fine hanno già la velocità, ma per quanto mi riguarda cercherò di prepararmi al meglio e fare il massimo per trovare subito il passo”.
La G-Drive farà ricorso a Ben Hanley
Essendo in griglia nella Grande Mela, il londinese non potrà assolvere i propri compiti in Germania dove avrebbe dovuto sedersi nel cockpit della LMP2 schierata dalla G-Drive Racing assieme al patron Roman Rusinov e a Pierre Thiriet. Per questo la scuderia russa si è subito messa alla ricerca di un’alternativa.
“Siamo rimasti piacevolmente sorpresi da quanti piloti, almeno 20 o 30 e alcuni ex di Formula 1, si sono candidati a prendere il posto di Alex pur sapendo che dovremo scontare uno stop and go da 3 minuti legato alla 24 Ore di Le Mans”, ha affermato Roman Rusinov.
La scelta finale è caduta sul britannico Ben Hanley, anche se la formazione endurance aveva valutato anche l'ipotesi di non ricorrere a sostituti. I canditati iniziali erano "tutti molto rapidi e di talento, tuttavia mancavano di dimestichezza con le moderne LMP2. Ecco perché non è stato impossibile che a guidare fossimo soltanto io e Thiriet”, aveva affermato il team manager prima di ricredersi e affidarsi all'inglese 32enne.
Tra i papabili figurava anche un uomo Porsche, Laurens Vanthoor, che all’invito ha però risposto con un rifiuto.
Informazioni aggiuntive di Yaroslav Zagorets
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