A Marrakech l’ottava affermazione di Sébastien Buemi!
Con il sorpasso al battistrada Felix Rosenqvist (Mahindra), il pilota elvetico della Renault e.dams ha coronato al 27esimo dei 33 giri un’efficacissima rimonta dalla settima posizione iniziale: secondo in extremis Sam Bird (DS Virgin).
Sébastien Buemi, Renault e.Dams
Renault Sport
Quello di Marrakech, l’appuntamento incaricato di congedare il Campionato FIA di Formula E dal pubblico e dagli addetti ai lavori prima di una lunga pausa che si concluderà soltanto il 18 febbraio 2017 a Buenos Aires, è il racconto di un tris di rimonte parallele o quasi, avvenute davanti a settemila spettatori.
Il primo recupero è quello di Sébastien Buemi che, a dispetto di una lombosciatalgia che l’ha perseguitato sin dal venerdì mattina, è riuscito ad aggiudicarsi l’ottava vittoria nella storia della serie “full electric” proprio in occasione dell’approdo in terra africana.
Settimo sullo schieramento di partenza, da secondo che era in qualifica, in seguito alla perdita di un estintore che ha portato la Renault Z.E. 16 al di sotto del peso minimo regolamentare di 3,25 kg e alla penalità di cinque posti in griglia, il campione in carica ha via via guadagnato posizioni sino a scavalcare al 27esimo dei trentatré passaggi il poleman e leader della prima ora Felix Rosenqvist (Mahindra Racing).
La seconda riscossa, forse meno evidente, ma non meno importante nelle economie della serie più ecologica che ci sia, è stata quella di un Lucas Di Grassi più opaco del solito e della più veloce ABT Schaeffler FE02.
Il driver brasiliano, appena 12esimo sullo schieramento del Circuit Automobile Moulay El Hassan, ha coronato con il quinto posto un’analoga rincorsa cominciata con il sorpasso del primo passaggio ai danni del compagno di squadra Daniel Abt e terminata alle spalle del regolare Nicolas Prost (Renault e.dams), quarto invece sul traguardo marocchino. Questo non impedisce però al pilota brasiliano di pagare un dazio di 22 punti dal vertice della classifica generale dopo soli due appuntamenti.
La seconda posizione è stata appannaggio di Sam Bird, il quale ha gratificato a sua volta la DS Virgin Racing e l’entusiasta team manager Alex Tai con un sorpasso in extremis ai danni di Felix Rosenqvist, velocissimo nel corso del week end e che aveva illuso la Mahindra Racing di poter arrivare alla prima vittoria degli indiani nella specialità.
La sesta piazza è stata mantenuta saldamente da Daniel Abt (ABT Schaeffler Audi Sport), capace di precedere in Marocco un Oliver Turvey a punti per la seconda volta di fila al volante di una NextEV 700R in decisa crescita.
Jean-Éric Vergne, già vittima di un errore della propria squadra nel turno che assegnava la Super Pole, ha rimediato una figura barbina e annullato una possibile affermazione della Techeetah-Renault quando ha ricevuto la penalità di un drive-through per un eccesso di velocità ai box durante il cambio auto obbligatorio.
Il pilota francese ha anche rallentato nella parte finale della corsa, ma ciò non gli ha impedito di rimediare l’ottava posizione finale e di regalare i primi punti della storia alla formazione cinese.
Nick Heidfeld ha fatto... pendant con Felix Rosenqvist e assicurato un doppio ingresso nei top ten alla Mahindra Racing col nono posto, mentre il rookie di lusso José Maria Lopez ha conquistato il primo punticino nella serie “full electric” con i colori della DS Virgin Racing classificandosi decimo.
La “storia” della gara marocchina
Il poleman Felix Rosenqvist ha compiuto un ottimo start e si è involato facilmente alla prima curva, anche se presto ha iniziato a subire spegnimenti del display che hanno limitato l’ammontare di informazioni che riceveva sul comportamento della sua Mahindra.
Sembrava in teoria incapace di fare la differenza, ma il rookie al volante della M3Electro è fuggito via e dopo quattro giri godeva già di un gap impressionante di due secondi su Sam Bird (DS Virgin Racing).
Dietro lo svedese, il gruppo degli inseguitori era pressoché coincidente con l’ordine dello schieramento di partenza, anche se i due piloti della Renault e.dams si sono scambiati le posizioni: Nicolas Prost ha reso la vita facile al compagno di squadra, permettendo subito a Sébastien Buemi di scavalcarlo alla curva 7.
La battaglia per il terzo posto si è comunque… riscaldata dopo sette tornate, quando Jean-Éric Vergne ha cominciato a mettere pressione addosso a Nelson Piquet Jr. L’attacco è riuscito due passaggi più tardi, quando il veterano francese si è infilato all'interno della curva 1 con una manovra da manuale.
Il quinto posto di Daniel Abt ha iniziato invece ad essere minacciato all’ottavo giro, quando Sébastien Buemi ha compiuto una manovra solida all'interno della curva 10 battendo la seconda guida dell’équipe ABT Schaeffler Audi Sport. Il campione svizzero ha strappato immediatamente anche il quarto posto al portacolori della Techeetah-Renault, segnando il giro più veloce.
Prost junior ha emulato il compagno di squadra e passato Daniel Abt alla prima curva del decimo giro passaggio, dando vita all’ennesimo confronto Renault e.dams-ABT Schaeffler Audi Sport sulla pista, dopodiché il giovane tedesco è stato costretto a difendersi da… predoni annegati nel gruppo degli inseguitori come Oliver Turvey (NextEV NIO), Antonio Félix Da Costa (MS Amlin Andretti) e Lucas Di Grassi (ABT Schaeffler Audi Sport).
Al 12esimo giro, Sébastien Buemi si era già fatto sotto a “Nelsinho”, ma il driver della Renault Z.E. 16 non ha impiegato molto a sbarazzarsi del brasiliano della NextEV 700R con un’altra manovra da manuale alla settima piega della pista.
Nello stesso passaggio, c’è stato il rischio della prima Full Course Yellow della gara di Marrakech, quando da Antonio Félix Da Costa si è bloccato con la propria Andretti ATEC-02 alla curva 8. Tuttavia, il portoghese è riuscito a riavviare la vettura e a riprendere le ostilità.
Il pilota portoghese ha continuato a battagliare per assicurarsi il giro più veloce della corsa marocchina e l’ha anche ottenuto in 1’23”098, ma è stato beffato in seguito da Loic Duval, che ha recuperato così un punto per la Faraday Future Dragon Racing capace di addolcire il miserabile week end degli yankee.
Nella parte anteriore della classifica, Felix Rosenqvist aveva un comodo vantaggio su Sam Bird al secondo posto: il divario fra i due big del primo ePrix africano si era ampliato sino a quasi cinque secondi, allo scoccare della 14esima tornata. L’inglese della DS Virgin Racing è stato però costretto a difendersi dal contrattacco di Jean-Éric Vergne (Techeetah-Renault), il quale era sospinto da un Sébastien Buemi (Renault e.dams) altrettanto rapido.
Il coriaceo conduttore transalpino ha acchiappato la piazza d’onore all'inizio del 16esimo passaggio, con il britannico che ha scelto di non difendere la posizione, ma è stato in grado di mantenere la linea interna e ha “incollato” la propria DS Virgin all’ala posteriore della Techeetah-Renault.
Il primo pit-stop è arrivato proprio al giro 16, con il leader della corsa Felix Rosenqvist (Mahindra), Jean-Éric Vergne (Techeetah) e Nelson Piquet Jr (Nextev NIO) che hanno cambiato auto più o meno contemporaneamente. Diversamente da loro, Sam Bird e Sébastien Buemi hanno invece preferito continuare a guidare per un ulteriore giro, ma lo svizzero della Renault e.dams è stato più lesto del rivale e ha superato il britannico della DS Virgin alla curva 11, proprio nella sua tornata di ingresso ai box.
Dopo il valzer dei pit-stop, la classifica della gara vedeva ancora Felix Rosenqvist e la M3Electro ancora nei panni dei leader assoluti in forza di un vantaggio pressoché intatto di quattro secondi, il tutto davanti a Jean-Éric Vergne, Sébastien Buemi, Sam Bird, Nicolas Prost, Daniel Abt, Oliver Turvey e Lucas Di Grassi.
Quest’ultimo ha visto con grande frustrazione personale la macchina della NextEV NIO di nuovo davanti a sé, ma il brasiliano non si è perso d’animo e ha recuperato la posizione perduta e, successivamente, strappato il quinto posto al compagno di squadra Daniel Abt.
In quel momento, Jean-Éric Vergne è stato messo sotto inchiesta dai Commissari Sportivi per eccesso di velocità in pit-lane poco dopo il suo arresto ai box e presto è giunta la notizia che al pilota di punta della Techeetah-Renault sarebbe stata comminata la sanzione di un drive-through.
Un improvviso ma non inatteso recupero di Buemi è arrivato nelle fasi finali, allorché il leader del Campionato FIA “full electric” si è proiettato nel retrotreno della Mahindra del leader Felix Rosenqvist dopo aver utilizzato i 100 kiloJoule del FanBoost.
La mossa decisiva dell’ePrix marocchino è arrivata al 27esimo passaggio alla curva 11, quando Sébastien ha facilmente e finalmente preso l'iniziativa, scavalcato il bravissimo scandinavo e cominciando ad allungare sulla strada della seconda vittoria consecutiva (e della sua ottava in Formula E).
A quel punto, è stato Sam Bird a superare la Mahindra M3Electro dello svedese, ormai a corto di energia. A sua volta un po’ in difficoltà con i consumi, il portacolori della DS Virgin ha applicato una pressione monumentale all’avversario, prima di strappargli la posizione alla settima piega del circuito di Marrakech a soli due giri dalla fine.
Nelle fasi terminali della corsa, la battaglia ha riguardato essenzialmente la quinta posizione, soprattutto quando Jean-Éric Vergne è precipitato dietro la Renault Z.E. 16 di Nicolas Prost e si è visto attaccare da un Lucas Di Grassi che letteralmente volava. I due sono stati i protagonisti anche di un contatto alla curva 10, prima che il conduttore di punta della scuderia ABT Schaeffler Audi Sport fosse in grado di rivendicare un quinto posto particolarmente sudato.
Il transalpino della giovane scuderia Techeetah-Renault è retrocesso infine all’ottavo posto dietro Daniel Abt (ABT Schaeffler Audi Sport) e Oliver Turvey (NextEV NIO), coronando in negativo un week end frustrante per l'ex pilota della Toro Rosso in Formula 1.
Gara:
Cla | # | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 9 | Sébastien Buemi | DAMS | 33 | 47'40.840 | 25 | |||||
2 | 2 | Sam Bird | Virgin Racing | 33 | 47'43.297 | 2.457 | 2.457 | 18 | |||
3 | 19 | Felix Rosenqvist | Mahindra Racing | 33 | 47'48.035 | 7.195 | 4.738 | 15 | |||
4 | 8 | Nicolas Prost | DAMS | 33 | 47'52.426 | 11.586 | 4.391 | 12 | |||
5 | 11 | Lucas Di Grassi | Audi Sport Team ABT | 33 | 47'54.611 | 13.771 | 2.185 | 10 | |||
6 | 66 | Daniel Abt | Audi Sport Team ABT | 33 | 47'59.073 | 18.233 | 4.462 | 8 | |||
7 | 88 | Oliver Turvey | NEXTEV NIO | 33 | 48'02.550 | 21.710 | 3.477 | 6 | |||
8 | 25 | Jean-Éric Vergne | Techeetah | 33 | 48'08.851 | 28.011 | 6.301 | 4 | |||
9 | 23 | Nick Heidfeld | Mahindra Racing | 33 | 48'14.539 | 33.699 | 5.688 | 2 | |||
10 | 37 | José María López | Virgin Racing | 33 | 48'14.703 | 33.863 | 0.164 | 1 | |||
11 | 27 | Robin Frijns | Andretti Autosport | 33 | 48'17.932 | 37.092 | 3.229 | ||||
12 | 4 | Stéphane Sarrazin | Venturi | 33 | 48'21.523 | 40.683 | 3.591 | ||||
13 | 7 | Jérôme D'Ambrosio | Dragon Racing | 33 | 48'22.874 | 42.034 | 1.351 | ||||
14 | 47 | Adam Carroll | Jaguar Racing | 33 | 48'29.866 | 49.026 | 6.992 | ||||
15 | 33 | Ma Qing Hua | Techeetah | 33 | 48'31.273 | 50.433 | 1.407 | ||||
16 | 3 | Nelson Piquet Jr. | NEXTEV NIO | 33 | 48'56.292 | 1'15.452 | 25.019 | ||||
17 | 20 | Mitch Evans | Jaguar Racing | 32 | 47'55.284 | 1 giro | 1 giro | ||||
18 | 6 | Loïc Duval | Dragon Racing | 30 | 48'51.146 | 3 giri | 2 giri | ||||
nc | 5 | Maro Engel | Venturi | 26 | 49'11.067 | 7 giri | 4 giri | ||||
dnf | 28 | Antonio Félix Da Costa | Andretti Autosport | 21 | 35'23.385 | 12 giri | 5 giri |
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