Hauger vs Doohan: a Sochi lo scontro finale per il titolo F3
Dopo un 2020 deludente Dennis Hauger e Jack Doohan sono riusciti a brillare grazie al supporto dei rispettivi team: Prema e Trident. Rene Rosin e Giacomo Ricci hanno analizzato i punti di forza dei rispettivi piloti.
È arrivato il momento della verità. Questo fine settimana, sul tracciato di Sochi, la Formula 3 scoprirà il nome del suo nuovo campione e la lotta è ristretta a Dennis Hauger e Jack Doohan.
Norvegese, classe 2003, Hauger è stato l’autentico protagonista della stagione grazie ad un bottino di 4 vittorie e 3 pole che gli sono valsi l’attuale prima posizione in classifica con 193 punti, mentre Jack Doohan, figlio d’arte del grande Mick, è riuscito ad emergere come rivale principale conquistando 3 successi, una pole e un totale di 150 punti.
Per entrambi il 2021 ha rappresentato un anno di riscatto dopo un 2020 decisamente deludente. Hauger, reduce da una stagione trionfale in Formula 4 italiana condita con la conquista del titolo, non è mai riuscito a sbocciare alla Hitech GP ottenendo solo un podio, mentre Doohan ha pagato la scarsa competitività del team HWA Racelab per l’esordio in Formula 3 non riuscendo mai ad andare a punti.
Il passaggio ai due team italiani di riferimento nella serie, Prema e Trident, ha consentito ai due talenti del vivaio Red Bull di esprimersi al meglio.
Alla vigilia dell’appuntamento conclusivo della stagione, Rene Rosin e Giacomo Ricci hanno parlato delle rispettive aspettative sul sito della Formula 3.
“È tutto nelle sue mani”. Ha esordito così Rosin nel parlare del suo pupillo Hauger. “Deve continuare a lavorare come ha fatto fino ad ora ed il risultato arriverà. Tutto è sotto controllo e la squadra lo supporta al massimo”.
“Anche Jack ha disputato una buona stagione, specie considerando quella dello scorso anno, e la sfida sarà dura. Penso però che Dennis abbia tutto per portare a termine il lavoro”.
Rosin ha poi parlato del grande salto di qualità compiuto da Hauger in questa stagione: “Ha disputato un campionato straordinario. Se mettiamo a confronto i risultati del 2020 con quelli del 2021 possiamo dire che è un pilota completamente diverso”.
“Anche a Spa, in quello che è stato il weekend più difficile per noi in condizioni meteo terribili, è stato in grado di andare a punti. Quello che è stato in grado di fare Dennis mi ha molto impressionato”.
“Adesso ci manca solo l’appuntamento di Sochi. Lì, nel 2019, siamo riusciti a conquistare il titolo con Shwartzman e vincere Gara 1 con Armstrong e vogliamo ripeterci anche quest’anno”.
Dall’altra parte della barricata c’è un Giacomo Ricci che quest’anno ha potuto godere di un trio di piloti davvero competitivo che è riuscito a far fare un salto di qualità notevole al team Trident.
La scuderia italiana si trova distante dalla Prema soltanto 27 punti ed a Sochi può tentare di strappare lo scettro alla squadra della famiglia Rosin nella classifica riservata ai team.
Ricci, però, ha voluto parlare anche dell’ottimo stagione sin qui disputata da Doohan. L’australiano, classe 2003, è riuscito a brillare grazie ad una realtà competitiva ma le sue chance di conquista del titolo sono davvero ridotte al lumicino data la differenza di punti.
“Abbiamo bisogno che Hauger disputi un weekend difficile. Spingeremo al massimo fino all’ultima gara che segnerà la fine della stagione e Jack farà del suo meglio per ottenere la pole ed i quattro punti in palio”.
“Credo, però, che il gap in classifica sia troppo grande al momento, a differenza di quello nel campionato riservato ai team. Avrà bisogno di disputare un fine settimana davvero impressionante. Questa è l’unica arma a disposizione di Jack per poter vincere”.
Ricci ha poi voluto sottolineare la grande crescita messa in mostra da Doohan in questo 2021: “Si è impegnato tantissimo ed ha avuto una stagione impressionato. È maturato molto rispetto a quando ha iniziato a lavorare con noi e merita di essere in lotta per il titolo all’ultima gara”.
“Passare dall’occupare le posizioni di fondo griglia al giocarsi il titolo nel giro di un anno è un qualcosa di impressionante. Gli abbiamo dato i mezzi per esprimersi al meglio, ma è stato in grado di compiere un sforzo enorme e per me è diventato davvero forte”.
“Ha una maggiora fiducia adesso. Conosce i suoi punti di forza e lavora sulle sue debolezze ed è per questo motivo che sta migliorando. Sono sicuro che anche a Sochi riuscirà a dare il massimo”.
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