F3, Ungheria, Gara 1: Pourchaire emerge dal caos
Secondo successo stagionale per il francese della ART Grand Prix autore di una prestazione maiuscola. Vesti chiude sul secondo gradino del podio davanti a Sargeant.

Dopo aver rotto il ghiaccio in occasione della scorsa Gara 2 in Stiria Theo Pourchaire sembra essersi definitivamente sbloccato ed oggi, sul tracciato dell’Hungaroring, ha messo in mostra una prestazione davvero incredibile in una corsa decisamente condizionata dal caos dei giri iniziali.
L’asfalto del circuito ungherese ha accolto i piloti di Formula 3 con un leggero strato di umidità figlio delle precipitazioni di ieri ed al via questa insidia ha tratto in inganno Logan Sargeant.
Il pilota americano della Prema, scattato dalla seconda posizione, ha perso il controllo della sua vettura alla staccata di curva 1 andando a colpire l’incolpevole Smolyar costringendolo al ritiro.
Per evitare la ART del russo, Vesti ha improvvisamente sterzato andando a colpire Verschoor per poi impattare contro la Jenzer dell’incolpevole Williams.
La Prema di Vesti e la monoposto di Williams sono rimaste incastrate e la safety car è stata costretta ad intervenire per consentire ai commissari di rimuovere le vetture. Alla ripartenza tutto è andato liscio, ma al sesto giro la vettura di Liam Lawson ha improvvisamente perso olio dal retrotreno andando a fuoco subito dopo curva 1.
La direzione gara si è vista costretta ad esporre la bandiera rossa per dare modo ai commissari di percorso di spargere il filler e dopo un’attesa di oltre 20 minuti i piloti sono finalmente riusciti a tornare in pista per una partenza lanciata dietro la safety car.
Pourchaire è stato impeccabile nel restart tenendo a distanza di sicurezza Piastri ed ha iniziato a tenere un ritmo inarrivabile per l’australiano della Prema.
Il sedicenne francese ha costantemente girato sul piede dell’1’36’’ per poi alzare il ritmo di un secondo nelle tornate conclusive e tagliare il traguardo con un incredibile vantaggio di quasi 12 secondi su Piastri.
Così come visto in Stiria anche in questa occasione quando i primi due si eliminano Pourchaire è sempre pronto ad agguantare la vittoria, ma quanto messo in mostra oggi dal pilota della ART Grand Prix ha un valore specifico ben più pesante del successo colto lo scorso weekend.
Piastri è riuscito a limitare i danni con un secondo posto pesante in ottica campionato, ma nei giri conclusivi ha rischiato di venire sopravanzato da Sargeant a seguito di un largo all’ultima curva.
L’americano della Prema è stato fortunato a non riportare danni nel contatto iniziale con Smolyar e nel non essere sanzionato per l’incidente, ma non è mai stato in grado di impensierire seriamente il suo compagno di team nel corso dei 22 giri di gara.
Intensa la lotta per il quarto posto che ha visto emergere all’ultimo giro Bent Viscaal. Il pilota della MP Motorsport è stato bravissimo nella gestione gomme chiedendo il massimo alle proprie Pirelli nelle tornate conclusive per beffare un Richard Verschoor incredulo nel vedere il suo compagno di scuderia passare con una manovra da applausi.
Sebastian Fernandez è riuscito ad artigliare la sesta posizione dopo aver corso sulla difensiva. Lo spagnolo, infatti, ha accusato una carenza di passo importante ma è stato abile nel difendersi dalla pressione di Alex Peroni, Dennis Hauger e Clement Novalak tutti in bagarre nei minuti conclusivi.
David Beckmann è riuscito a raddrizzare un sabato complicato per il team Trident conquistando il decimo posto ed ottenendo così il diritto di scattare dalla pole per Gara 2.
Il caos della prima corsa del weekend ha premiato Federico Malvestiti, oggi tredicesimo, mentre Alessio Deledda ha chiuso in ventesima posizione. Sfortunato Matteo Nannini colpito da due penalità di tempo e retrocesso in ventiduesima posizione.
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