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F3 | Martins torna in vetta a Zandvoort, Correa emoziona

Il francese della ART Grand Prix torna in vetta alla classifica ad un round dal termine del campionato, ma a rubare la scena ai protagonisti è l'emozionante ritorno sul podio di Juan Manuel Correa.

Victor Martins, Gran Premio ART

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Victor Martins torna a guidare la classifica piloti quando al termine della stagione manca il solo round di Monza, ma anche in Olanda il francese non è riuscito a convincere pienamente. Bravo in qualifica, Martins non è riuscito a concretizzare la partenza dalla prima fila in Gara 2 venendo graziato dalle numerose neutralizzazioni con safety car e VSC che gli hanno consentito di preservare il secondo posto dagli assalti di Colapinto.

Il portacolori della ART Grand Prix è tornato in testa al campionato con 126 punti, 5 in più di Isack Hadjar, e sarà interessante vedere se la prossima settimana riuscirà a reggere l’enorme carico di pressione o se, invece, commetterà il passo falso che tutti i suoi rivali attendono.

A rubare la scena ai principali protagonisti del campionato, però, è stato Juan Manuel Correa tornato sul podio in Gara 1 a poco più di 3 anni dal tremendo incidente di Spa.

F3, Zandvoort, Gara 1: Correa, un podio carico di significato    

La prima gara del weekend olandese ha visto un dominio netto di Caio Collet, ma ad attirare le attenzioni di tutti è stato l’emozionante ritorno sul podio di Juan Manuel Correa.

Il pilota della ART Grand Prix, scattato dalla pole grazie all’inversione della griglia, ha cercato di tenere alle sue spalle lo scatenato brasiliano della MP Motorsport, ma contro un Collet in stato di grazia come mai visto negli scorsi anni c’è stato poco da fare.

Retrocesso in seconda posizione, Correa ha badato a controllare la pressione di O’Sullivan precedendo agevolmente il pilota del vivaio Williams sino alla bandiera a scacchi grazie anche ad un layout della pista che non agevola i sorpassi e che ha reso Gara 1 particolarmente soporifera.

Vedere daccapo Juan Manuel sul podio, a tre anni di distanza dal tremendo incidente di Spa, ha emozionato tutti.

Correa questa volta non è stato bersagliato da quella cattiva sorte che in più occasioni quest’anno aveva puntato il portacolori della ART Grand Prix. Senza problemi tecnici o contatti, Juan Manuel è riuscito a disputare una gara lineare confermando di essere ancora competitivo.

“È una sensazione molto speciale. Ovviamente mi sarebbe piaciuto vincere, ma Caio ne aveva molto di più” ha dichiarato un sorridente Correa in conferenza stampa.

“Quest’anno ci siamo andati vicini in più occasioni, ma siamo stati un po' sfortunati ed inoltre ho dovuto saltare alcuni appuntamenti a causa di una frattura. Sono felice e molto emozionato”.

La prima corsa del fine settimana ha invece visto Isack Hadjar e Victor Martins marcarsi a uomo. Il francese della Hitech GP, parso non perfettamente a proprio agio con il set up della sua vettura sin dalle Libere, ha concluso nella stessa posizione di partenza, sesto, mentre alle sue spalle il connazionale della ART Grand Prix ha approfittato del caos scatenato in curva 1 da Colapinto per risalire dalla undicesima posizione di partenza sino alla settima.

In alcune occasioni Martins è sembrato avere un passo più competitivo rispetto a quello di Hadjar, ma ha preferito non correre rischi accontentandosi di seguire come un’ombra il principale rivale per il titolo.

Gara da dimenticare per gli altri protagonisti di questa stagione. Complice una qualifica disastrosa per via di una bandiere rossa esposta a pochi minuti dal termine, Bearman ed Arthur Leclerc sono stati costretti a prendere il via rispettivamente dalla tredicesima e ventesima piazza.

L’inglese del vivaio Ferrari era riuscito a rimontare sino alla decima posizione per poi commettere un errore in curva 3 con il quale ha spalancato la porta a Stanek, mentre il monegasco, come ormai tradizione, è stato autore di una bella rimonta chiusa però fuori dai punti in dodicesima piazza.

F3, Zandvoort, Gara 2: Martins soffre ma torna al comando     

La seconda gara del weekend ha visto per il secondo weekend consecutivo Zane Maloney conquistare il gradino più alto del podio.

Il pilota delle Barbados, autore della pole, ha commesso l’unica sbavatura al via quando non è scattato alla perfezione dalla prima posizione ed ha lasciato così spalancata la porta a Victor Martins.

Sembrava che il portacolori della ART Grand Prix potesse scappare via e mettere una seria ipoteca nella lotta per il titolo approfittando di un Hadjar poco brillante, ma ancora una volta il pilota francese ha deluso le aspettative confermando una tendenza già vista nei passati anni in Formula Renault Eurocup.

Quando Martins ha la possibilità di piazzare la zampata, crolla. A Zandvoort Victor è stato beffato da Maloney – protagonista di un sorpasso stupendo in curva 3 preparato alla perfezione per indurre in errore il francese – e solo grazie alle plurime interruzioni con safety car e virtual safety car il pilota della ART Grand Prix è riuscito a difendere il secondo posto dagli attacchi di un Franco Colapinto scatenato.

Podio: Vincitore della gara Zane Maloney, Trident, 2° posto Victor Martins, ART Grand Prix, 3° posto Franco Colapinto, Van Amersfoot Racing

Podio: Vincitore della gara Zane Maloney, Trident, 2° posto Victor Martins, ART Grand Prix, 3° posto Franco Colapinto, Van Amersfoot Racing

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Il piazzamento è valso a Martins il ritorno in vetta alla classifica piloti. Il francese è adesso leader con 126 punti seguito a 5 lunghezze da un Isack Hadjar che, come detto, ha vissuto un weekend poco brillante.

“Maravilla” ha rischiato grosso in qualifica, quando è riuscito ad ottenere il sesto tempo nei secondi conclusivi schivando la bandiera rossa che ha fortemente penalizzato Oliver Bearman ed Arthur Leclerc, ma in entrambe le gare non ha mai brillato. Il quinto posto ottenuto nella corsa della domenica è frutto dei pasticci combinati da Crawford.

Il talento cristallino del vivaio Red Bull avrà adesso soltanto il prossimo round di Monza per cercare di ristabilire l’ordine in classifica e dovrà tornare ad essere quell’Hadjar implacabile visto nella prima parte di stagione se vuole scrivere il suo nome tra i grandi di questa categoria.

 

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