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F3 | Hadjar e Bearman regalano spettacolo a Silverstone

Nella prima gara del weekend Isack Hadjar si è inventato dei sorpassi capolavoro per conquistare il successo, mentre nella seconda è stato Oliver Bearman a deliziare il pubblico con manovre al limite della fisica. La lotta per il titolo è sempre più incerta.

Isack Hadjar, Hitech GP

Isack Hadjar, Hitech GP

FIA F3

Sarà Isack Hadjar il terzo incomodo nella lotta per il titolo tra Victor Martins ed Arthur Leclerc? Stando a quanto visto questo fine settimana in pista a Silverstone la risposta è nettamente affermativa.

Il francese del vivaio Red Bull, dopo aver fatto già vedere ad Imola di essere in grado di inventarsi sorpassi capolavoro, ha confermato questa attitudine anche in terra inglese facendo impazzire il pubblico locale.

Oltre alla spettacolarità, però, Hadjar ha mostrato una grande solidità anche nel passo gara ed adesso le sue quotazioni per la vittoria finale sono nettamente in rialzo a differenza di quelle di Victor Martins uscito da Silverstone ancora in testa al campionato ma con meno certezze rispetto a quelle che pensava di avere dopo l'appuntamento di Barcellona.

F3, Silverstone: Hadjar regala spettacolo, Martins mastica amaro            

Segnatevi questo nome: Isack Hadjar. Francese, classe 2004, già membro della Academy Red Bull, è senza ombra di dubbio il miglior talento che la stagione 2022 di Formula 3 sta offrendo.

Perfetto in gara e spettacolare nei sorpassi, Hadjar è riuscito a conquistare a Silverstone, in Gara 1, la seconda vittoria dell’anno. A differenza di quanto accaduto in Bahrain, quando è salito sul gradino più alto del podio dopo la penalità inflitta a Bearman, il francese in questa occasione è riuscito ad ottenere il successo in pista e con pieno merito.

Autore del nono tempo in qualifica, e scattato dalla quarta posizione grazie all’inversione della griglia, Hadjar ha costruito la sua gara giro dopo giro martellando su tempi costanti. Prima ha regolato Kush Maini senza particolari difficoltà, complice una difesa decisamente morbida del pilota del team MP Motorsport, per poi gettarsi all’inseguimento di un Ushijima in gran spolvero.

Messo nel mirino il portacolori del Van Amersfoort Racing, Hadjar ha sfruttato al meglio il DRS sopravanzandolo con una grandissima manovra all’esterno della Stowe per salire così in seconda posizione.

Sembrava che il distacco di poco inferiore al secondo e mezzo da Martins, leader della gara, fosse impossibile da recuperare a 6 giri dal termine, ma la safety car, entrata in pista a seguito dello scontro tra Toth e Chovanec, ha rimescolato le carte.

Al restart Martins ha cercato in ogni modo di chiudere gli spazi a Hadjar portando spesso il connazionale all’esterno, ma ad un giro dal termine Isack ha regalato l’ennesimo sorpasso “Maravilla”. Spalancato il DRS, Hadjar ha sfruttato tutta la scia fornita dal pilota della ART Grand Prix per poi buttarsi all’esterno all’ingresso della Stowe e chiudere la manovra senza andare oltre i limiti della pista.

Uno schiaffo in faccia a Martins che ha lasciato turbato il transalpino che mai si sarebbe aspettato di subire una manovra del genere.

Una manovra che conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, quanto il rookie della Hitech GP sia il talento cristallino da tenere d’occhio in questa stagione e quanto in Red Bull abbiano visto giusto lo scorso anno quando hanno deciso di mettere sotto contratto Hadjar a stagione in corso.

“Già dalle libere ero soddisfatto del bilanciamento della vettura, poi in qualifica non è andata come volevo, ma questa mattina sono riuscito a ritrovare il passo. Mi sono sentito a posto per tutta la gara, non ho accusato degrado ed ho potuto spingere sempre” ha dichiarato un Hadjar visibilmente soddisfatto.

Isack Hadjar, Hitech GP, Victor Martins, ART Grand Prix, Reece Ushijima, Van Amersfoort Racing

Isack Hadjar, Hitech GP, Victor Martins, ART Grand Prix, Reece Ushijima, Van Amersfoort Racing

Photo by: FIA F3

Martins, che è sembrato non capacitarsi di quanto accaduto una volta tolto il casco, nel finale di gara ha dovuto controllare negli specchietti la sagoma della Van Amersfoort di Ushijima sempre più ingombrante.

Il pilota statunitense ha disputato la migliore corsa della stagione sorprendendo un po' tutti. La partenza dalla pole non è stata sfruttata al meglio, ed infatti Martins è riuscito a prendere il comando delle operazioni già al primo giro, ma sino al sorpasso subìto da Hadjar era stato in grado di tenere agevolmente il ritmo del transalpino della ART Grand Prix provando anche il sorpasso in qualche occasione.

Il terzo gradino del podio servirà per dare morale, ma conferma anche il buon lavoro che sta svolgendo il Van Amersfoort Racing in questa stagione di debutto.

Gara 1 incolore, invece, per il trio PREMA. Arthur Leclerc, Oliver Bearman e Jack Crawford hanno chiuso rispettivamente in ottava, nona e decima posizione alle spalle del duo Trident composto da un sempre costante Roman Stanek e da un ritrovato Zane Maloney. Considerando il tasso tecnico dei due team italiani ci si aspettava decisamente di più.

F3, Silverstone: Leclerc torna al successo, Bearman è l’uomo show

Non è mancato lo spettacolo nemmeno nella seconda gara del weekend. A trionfare, con merito, è stato un Arthur Leclerc bravo nel prendersi di forza la prima posizione sulla sorpresa O’Sullivan ed a resistere anche senza DRS ai tentativi di assalto dell’inglese del vivaio Williams, ma il vero spettacolo in pista l’ha regalato Bearman.

Il rookie inglese della PREMA, già nel vivaio della Ferrari Driver Academy, ha mostrato un coraggio da leone quando si è trattato di guadagnare posizioni. Il sorpasso su Collet all’esterno della Brooklands al penultimo giro è stato da standing ovation ed ha consentito al pilota di casa di guadagnare il terzo gradino del podio.

Bearman, però, non si è accontentato ed all’ultimo giro ha cercato una manovra impossibile ai danni di O’Sullivan provando a beffare il connazionale all’interno della Stowe rischiando il contatto e facendo andare largo il pilota della Carlin.

Bearman non è riuscito nell’impresa, facendo anche infuriare O’Sullivan per una manovra forse troppo estrema, ma il sorriso sul volto di Oliver a fine gara la dice lunga sulla soddisfazione per una corsa dove finalmente tutto è andato per il verso giusto.

Altro spettacolo, tanto per cambiare, è stato offerto da Isack Hadjar. “Maravilla” ha lottato col coltello tra i denti con Crawford nelle fasi iniziali della gara piegando la resistenza dello statunitense con un sorpasso alla Abbey con tanto di contatto che ha fatto infuriare il pilota della PREMA ma che la direzione gara ha dichiarato regolare.

Nel finale Hadjar non è riuscito a chiudere il gap su Collet avendo forse chiesto troppo alle proprie Pirelli, ma il quinto posto odierno si è rivelato prezioso in ottica campionato, specie considerando la gara incolore di Victor Martins.

Il francese della ART Grand Prix non è riuscito a fare meglio del settimo posto, rischiando anche qualche sorpasso estremo pur di recuperare qualche posizione rispetto all’undicesima di partenza, ma oggi è sembrato di vedere daccapo il Martins incostante dei primi due anni in Formula Renault Eurocup.

Al termine del round di Silverstone la classifica di campionato è estremamente corta. Martins occupa ancora la prima posizione con 77 punti ma Leclerc, con la vittoria in Gara 2, ha ridotto il gap a soli 6 punti di ritardo.

Chi si è rilanciato con decisione è Isack Hadjar, adesso terzo a quota 68, mentre Stanek è scivolato in quarta piazza ed oggi ha pagato una manovra scellerata da parte di Saucy che gli è costata un ritiro che potrebbe costare caro.

Zane Maloney, Trident

Zane Maloney, Trident

Photo by: FIA F3

Resta agganciato al treno dei primi Jak Crawford, quinto con 60 punti, ma per l’americano del vivaio Red Bull è giunto il momento di fare il definitivo salto di qualità e far vedere quanto è pesante il suo piede destro.

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