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Quando il mondo ha scoperto il talento di Charles Leclerc

Nel 2017 Charles Leclerc è stato il cannibale del campionato di Formula 2, ma la sua vittoria nella Sprint Race del Bahrain ha fatto capire a tutti quanto fosse immenso il suo talento.

Charles Leclerc, PREMA Racing takes the win

Foto di: FIA Formula 2

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16 aprile 2017. E’ questo il giorno in cui il mondo ha scoperto il talento di Charles Leclerc. Una data rimasta impressa a fuoco in tutti gli spettatori e gli addetti ai lavori che quel giorno erano presenti in pista, o davanti la tv, per assistere alla Sprint Race del Bahrain di Formula 2.

Leclerc, giunto nella categoria dopo la conquista del titolo in GP3 l’anno precedente, era considerato sino ad allora un pilota da tenere d’occhio, ma nessuno si sarebbe mai immaginato quanto in quel weekend avrebbe fatto vedere quel ragazzino dal viso pulito.

Un leone in qualifica

Un primo assaggio del valore del suo piede destro era arrivato già in qualifica. Charles, al volante della monoposto del team Prema, era riuscito ad ottenere il miglior riferimento già in occasione del primo tentativo, ma non era ancora soddisfatto.

Rientrato in pit lane ha adottato una strategia controcorrente. Piuttosto che tornare sul tracciato nelle battute conclusive, e rischiare di dover lottare nel traffico, Leclerc ha deciso di  sfruttare al massimo la pista libera quando al termine della sessione mancavano ancora 10 minuti.

1’38’’907. E’ stato questo il responso del cronometro dopo il passaggio sul traguardo. Un tempo impressionante, specie considerando il gap di 7 decimi inflitto al suo rivale più vicino in classifica, Nyck de Vries.

Charles ha capito subito di aver estratto il massimo dalla propria vettura, ed una volta tornato in pit lane è sceso dalla vettura, si è sfilato il casco, e si è goduto il resto della sessione guardando le immagini dai monitor del muretto della Prema.

Charles Leclerc, PREMA Racing. Nella prima qualifica dell'anno, Leclerc ha stupito con una pole clamorosa

Charles Leclerc, PREMA Racing. Nella prima qualifica dell'anno, Leclerc ha stupito con una pole clamorosa

Photo by: FIA Formula 2

“Ero certo che il secondo giro veloce era buono già prima di tagliare la linea del traguardo, ma quando ho visto il tempo sono rimasto sorpreso di quanto fossi andato veloce” ricorda Leclerc che all’epoca poteva vantare una propria colonna sulle pagine di Motorsport.com.

“La vettura è stata assolutamente perfetta. Credo di non aver mai guidato una vettura così performante, è stato un giro incredibile. Il resto della sessione è stato un po' stressante, ma non eravamo preoccupati. Non puoi mai sapere cosa accadrà nelle corse, ma ero consapevole di aver realizzato davvero un ottimo giro”.

Il primo podio nella Feature Race

Il giorno dopo quella prestazione monstre, Leclerc ha scoperto tutte le difficoltà della gestione gomme in Formula 2.

Scattato dalla pole, Charles ha subito lasciato strada ad un aggressivo Norman Nato per poi tenere nel mirino il francese della Arden ma, al contempo, trattare con estrema gentilezza le sue Pirelli.

Il Bahrain è un circuito molto esigente con le coperture e Nato ha pagato la sua irruenza con un crollo delle prestazioni che l’ha costretto a subire il controsorpasso di Leclerc al settimo passaggio per poi effettuare il cambio gomme al quindicesimo giro.

Sembrava che Charles, decisamente più delicato con i suoi pneumatici, potesse proseguire ancora a lungo ma, a sorpresa, è stato richiamato ai box un tornata dopo. Una scelta forse troppo conservativa, ma necessaria per cercare di resistere al protagonista inatteso di quella Feature Race, Artem Markelov.

Il russo, autore di una partenza capolavoro che l’ha visto proiettarsi immediatamente dalla settima alla terza posizione, è riuscito a ritardare la sosta sino al diciottesimo passaggio per poi mettersi all’inseguimento di Leclerc e Nato, superarli in scioltezza e conquistare un successo che alla vigilia in pochi avrebbero pronosticato.

Leclerc, complice anche la scarsa conoscenza delle Pirelli, non è riuscito a sfruttare al massimo le coperture soft e si è così dovuto accontentare di chiudere la sua prima gara in Formula 2 sul terzo gradino del podio.

Charles Leclerc, PREMA Racing. Il terzo gradino del podio ha lasciato l'amaro in bocca a Charles

Charles Leclerc, PREMA Racing. Il terzo gradino del podio ha lasciato l'amaro in bocca a Charles

Photo by: FIA Formula 2

“Ho effettuato una buona partenza” scriveva Leclerc dopo quel weekend. “Dopo due giri Norman Nato ha preso il comando, ma io sono stato bravo a restare in scia senza consumare eccessivamente gli pneumatici. Ad un certo punto mi sono sentito a mio agio con le gomme e l'ho sorpassato iniziando a creare un piccolo gap”.

“Purtroppo alla fine del primo stint ci trovavamo in una posizione difficile. Avevamo due problemi: Artem Markelov che stava rimontando e Norman Nato che stava provando l'undercut. Dovevamo reagire. In quel momento ho deciso di effettuare la sosta perché sentivo che le gomme stavano cedendo, ma non è stata una buona scelta ed ho imparato molto da questo. Nonostante avessimo effettuato il cambio gomme al giro previsto siamo stati sopravanzati da Nato. Abbiamo comunque concluso in terza posizione e siamo stati molto felici del risultato”.

L’esperienza del sabato, però, si sarebbe rivelata fondamentale per il giorno successivo.

Un successo pazzesco

Quel 16 aprile 2017 Charles Leclerc è stato in grado di far urlare il pubblico a casa ed in pista grazie ad una gara capolavoro.

In Formula 2 esiste una regola non scritta secondo la quale nella Sprint Race il cambio gomme non è contemplato perché sarebbe controproducente per il risultato finale a causa della ridotta distanza di gara e della perdita di tempo necessaria per completare l’intera operazione. 

Quel giorno, però, Charles Leclerc e la Prema hanno deciso di infrangere quella regola.

Il monegasco, scattato dalla sesta casella per via della griglia invertita, si è portato subito in terza piazza alle spalle di Ghiotto ed Albon, per poi spingere come un forsennato ed avere la meglio prima sul pilota della ART Grand Prix e poi sull’italiano del Russian Time.

Salito in testa, Leclerc non ha pensato a gestire le Pirelli ma ha continuato a pestare forte sul gas creando così un margine importante su Ghiotto.

Qualcosa non stava andando secondo copione. Perché Leclerc continuava a spingere senza risparmiarsi? La risposta è arrivata al giro 15.

Il monegasco, proprio in quel passaggio, ha inaspettatamente fatto ingresso in corsia box dove ad attenderlo c’erano i meccanici del team Prema pronti per montargli un nuovo set di gomme.

In molti hanno pensato ad una strategia suicida, ma i fatti hanno dato ragione alla scuderia italiana.

Leclerc,  tornato in pista in quindicesima posizione, ha iniziato una corsa contro il tempo per ridurre il gap di 26 secondi che lo separava dalla vetta.

Deletraz, Canamasas, Cecotto, Albon, De Vries, Fuoco e Latifi sono stati alcuni dei piloti che hanno visto sfrecciare al loro fianco quella monoposto bianco rossa col numero 1 sul musetto condotta da un ragazzino indiavolato.

A tre giri dal termine della Sprint Race Leclerc è riuscito a risalire sino in terza posizione, ma il meglio doveva ancora arrivare. Allo scoccare dell'ultimo giro la missione impossibile di Charles stava per realizzarsi.

Oliver Rowland, in seconda posizione ed ormai con le gomme alla frutta, nulla può per resistere alla furia Leclerc e deve lasciare strada al monegasco.  Stessa sorte tocca poco dopo anche a Ghiotto, costretto ad alzare bandiera bianca e scivolare in seconda posizione nonostante una gestione degli pneumatici da veterano.

Leclerc, tra lo stupore generale, ha conquistato così un successo clamoroso grazie ad un azzardo strategico che l’anno successivo, sempre in Bahrain e sempre nella Sprint Race, fu imitato proprio da Ghiotto.

Charles Leclerc, PREMA Racing. Dopo una rimonta clamorosa, Leclerc conquista il 1° successo in F2

Charles Leclerc, PREMA Racing. Dopo una rimonta clamorosa, Leclerc conquista il 1° successo in F2

Photo by: FIA Formula 2

Una vittoria pazzesca che lo stesso Charles ha ricordato così: “Dopo la prima gara abbiamo analizzato una possibile strategia per la Sprint Race ed abbiamo capito che era possibile effettuare una sosta. Sulla carta è stata la scelta migliore, ma dopo i primi cinque giri stavo guidando come se dovessi arrivare alla fine con un solo set”.

“Io ed il mio ingegnere abbiamo convenuto che se avessi compiuto una buona partenza avrebbe pagato effettuare una sosta perché avrei potuto guidare senza turbolenze e creare un gap. Se, invece, non avessi avuto un buon avvio non avrebbe avuto senso spingere nel traffico”.

“Quando sono tornato in pista dopo la sosta il distacco dalla vetta era enorme, circa 26 secondi, mancavano solamente nove giri alla fine ed avevo davanti a me tredici vetture. Onestamente pensavo che avessimo fatto la scelta sbagliata”.

“Successivamente mi sono detto che dovevo restare concentrato. Dovevo fare il massimo senza preoccuparmi della posizione in cui mi trovavo”.

“Non pensavo di riuscire a vincere la gara sino a tre giri dal termine. Nell'ultimo giro, dopo aver passato Rowland ed aver conquistato la seconda posizione ero certo che il leader fosse Markelov e non Ghiotto, visto che era l'unico pilota oltre a me ad aver optato per una strategia differente”.

“Pensavo fosse in testa con gomme nuove ed ero certo che avrei concluso secondo, ma sono riuscito a recuperare velocemente e quando ho effettuato il sorpasso in Curva 4 ho capito che in prima posizione c'era Ghiotto e che le sue gomme erano ormai finite”.

Quell’anno, Leclerc avrebbe conquistato il primo gradino del podio in altre sette occasioni, laureandosi poi campione a fine stagione. Il 16 aprile 2017, però, il mondo ha assistito sbigottito alla nascita della nuova stella del motorsport.

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