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Piastri: "Meritavo la F1 ma Zhou non mi ha soffiato il posto"

Il leader del campionato di Formula 2 ha incontrato Motorsport.com per una lunga chiacchierata nella quale ha spaziato dal suo futuro con Alpine al passato quando le sue vittorie sono quasi passate in secondo piano.

Il vincitore della gara Oscar Piastri, Prema Racing

Il vincitore della gara Oscar Piastri, Prema Racing

Formula Motorsport Ltd

Quello di Oscar Piastri è un nome che, stranamente, è salito alla ribalta soltanto quest'anno grazie ad una stagione da autentico rullo compressore in Formula 2. Il primo successo nella categoria, arrivato in Gara 2 nel round inaugurale del Bahrain, ha colto tutti di sorpresa nonostante sul primo gradino del podio fosse salito il campione 2020 della Formula 3.

Dopo quella vittoria Piastri ha dovuto attendere sino all'appuntamento di Monza per sentire daccapo suonare l'inno australiano (per poi ripetersi nuovamente a Sochi), ma nell'intervallo di tempo trascorso tra il primo ed il secondo successo ha messo in mostra una costanza di rendimento da veterano ed una velocità sul giro secco che ha fatto capire alla Alpine di avere tra le mani un patrimonio da valorizzare.

L'australiano, classe 2001, si trova al momento al comando della classifica di Formula 2 quando al termine della stagione mancano soltanto gli appuntamenti di Jeddah ed Abu Dhabi e la scorsa settimana è stato ufficializzato da Alpine come pilota di riserva per il 2022, in attesa che si possa liberare un posto da titolare nel 2023. 

Durante una pausa nell'intensa preparazione al simulatore Prema per gli ultimi due round del campionato, Oscar ha parlato con Motorsport.com del lavoro che lo aspetta il prossimo anno, ma ha anche affrontato argomenti ben più personali.

Oscar, direi che hai vissuto una settimana piuttosto intensa. Quando hai avuto la certezza che il prossimo anno saresti stato un pilota di riserva della Alpine in F1?
“L’ufficialità mi è stata comunicata una o due settimane fa, ma già a Silverstone sapevo tutto. Ero consapevole già prima della pausa estiva che le mie possibilità di diventare un pilota ufficiale in F1 erano poche”.

Dopo l’annuncio di Zhou in Alfa Romeo Sauber ti sei esposto per difenderlo dalle critiche, piovute soprattutto sui social, di aver ottenuto il posto soltanto grazie alla dote portata al team...
“Ho cercato di far comprendere come la promozione di Zhou in F1 non fosse una sua colpa. Sono consapevole del supporto economico che può garantire, ma non è una sua colpa se qualcuno ha deciso di sostenerlo. Inoltre può aprire un nuovo mercato alla Formula 1”.

“Certo, si può discutere del fatto che sia alla terza stagione in Formula 2, ma sta ottenendo dei risultati. Ha conquistato delle vittorie, è secondo in classifica e non sta faticando nell’ottenere i punti per la superlicenza. Ovviamente io sono consapevole che avrei meritato una possibilità in F1, ma non credo che mi abbia soffiato il posto come hanno affermato in molti”.

Oscar Piastri, Prema Racing

Oscar Piastri, Prema Racing

Photo by: James Gasperotti / Motorsport Images

Il prossimo anno ti attende un intenso programma di test con Alpine. Quanto può essere utile disputare un intero anno di test con una monoposto della precedente generazione quando dal 2022 correranno in pista vetture ad effetto suolo?
“Sarò al volante dell’auto di quest’anno grazie al cambio di regolamenti. Certo, la monoposto del 2022 sarà totalmente differente, ma non sarà così tanto diversa in termini di velocità e tempi sul giro. I test saranno utili per prendere confidenza con il lavoro richiesto dagli ingegneri, con tutte le procedure e le regolazioni da effettuare tramite i manettini presenti sul volante. La cosa importante sarà essere coinvolto in un team di Formula 1. Ad ogni modo credo sia positivo far parte di un programma simile piuttosto che correre in un’altra categoria che mi avrebbe allontanato dalla F1”.

Penso che ti si possa definire come l’uomo dell’ultimo round dato che, sia nel 2019 che nel 2020, ha vinto il titolo in Formula Renault Eurocup ed in Formula 3 all’ultima gara. In entrambe le occasioni, osservandoti dall’esterno, sembrava che non sentissi minimamente la pressione.
“Esatto. Io sono un ragazzo molto calmo, e credo che questo aiuti molto in situazioni stressanti come quelle vissute a fine stagione. Quest’anno arrivo agli appuntamenti conclusivi del campionato con un margine in classifica più importante rispetto a quanto visto in passato. Nel 2019 avevo 13,5 punti di vantaggio all’ultima gara, mentre nel 2020 soltanto 7. Non credo che con il format attuale ci sarà la possibilità di chiudere i giochi già a Jeddah, ma spero che l’ultimo appuntamento sia meno stressante rispetto a quanto accaduto negli ultimi due anni”.

“Ad ogni modo non penso che avrò molta pressione addosso. So già cosa farò il prossimo anno ed ho già dimostrato quello che sono in grado di fare in macchina”.

Oscar Piastri

Oscar Piastri

Photo by: DPPI

Sei stato la sorpresa di questa stagione, soprattutto in qualifica. Lo scorso anno hai conquistato il titolo senza mai riuscire a partire dalla prima fila, mentre nel 2021 hai ottenuto le ultime tre pole di fila. Come è stato possibile questo miglioramento?
“Lo scorso anno è stato un po' strano non riuscire ad esprimermi al meglio in qualifica dato che in Eurocup avevo ottenuto 6 o 7 pole durante la stagione ed era uno dei miei punti di forza".

"Quest’anno ho una maggiore comprensione della vettura. Credo che abbia aiutato aver avuto a disposizione 6 giorni di test invece di 3, e soprattutto nei test di Barcellona ci siamo concentrati sul migliorare le performance in qualifica. Sono state delle prove preziose per capire come riuscire ad estrarre tutto il potenziale”.

Se dovessi vincere il titolo quest’anno saresti forse l’unico pilota in epoca recente ad essersi imposto per tre anni di fila nelle serie propedeutiche più importanti. Pensi mai a questo particolare record?
“Onestamente non è un qualcosa a cui penso, ma ovviamente come pilota voglio soltanto vincere. Anche se dovessi portare a casa il titolo in F2 non credo che questa vittoria dimostrerebbe ulteriormente le mie qualità”.

Nonostante tu abbia vinto in Eurocup ed in Formula 3 sembra quasi che questi successi siano stati invisibili e che sia stato dato maggior risalto ad altri piloti che negli anni passati hanno chiuso alle tue spalle...
“Credo di aver notato questa cosa lo scorso anno, ma penso che sia stata dovuta al fatto che correndo con Prema tutti si aspettavano soltanto la vittoria. Forse sono stato un po' “invisibile”, ma quest’anno la situazione è cambiata, specie a partire da Silverstone. La stampa ha parlato molto di me ed anche i fan mi hanno notato”.

Oscar Piastri, Prema Racing

Oscar Piastri, Prema Racing

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Spesso la stampa ed i tifosi caricano di pressione dei ragazzi di vent’anni come te che sono costretti a vivere lontano dalla famiglia e compiere molti sacrifici. Credi che dall’esterno si sottovaluti la componente umana nella vostra professione?
“Per un ragazzo come me, nato in Australia, l’unica possibilità di poter arrivare in Formula 1 è quella di trasferirsi in Europa. Ormai vivo qua da circa 5 anni e mi sono abituato a questa nuova realtà. I primi anni però sono stati difficili e tornavo spesso in Australia, circa 4 o 5 volte l’anno. Adesso non torno a casa dalla mia famiglia da gennaio. Devo dire, però, che anche se non avessi fatto il pilota avrei scelto di andare lontano da casa”.

“Non credo che la stampa ci metta pressione da questo punto di vista, ma forse vengono sottovalutati i sacrifici che siamo costretti a fare per inseguire questo sogno”.

Hai avuto modo di provare la pista di Jeddah al simulatore?
Sarà un tracciato molto difficile e incredibilmente veloce. Non è paragonabile a nulla di quanto visto in precedenza. Ci sono alcune parti del tracciato che ricordano Silverstone. Inoltre l’aderenza dell’asfalto sarà bassa, ci sarà molto caldo e dovremo gestire le mescole Pirelli più morbide. Sarà una bella sfida”.

Proviamo a proiettarci nel futuro. Se Oscar Piastri fosse in lotta per il titolo di campione del mondo di Formula 1 chi vorrebbe come rivale per il campionato?
“Credo che lottare con Hamilton sarebbe bello. È un pilota con moltissima esperienza in Formula 1 e sa come vincere un titolo. Battere Lewis sarebbe qualcosa di speciale e credo che la stessa cosa la pensi anche Max quest’anno”.

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