Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Commento

Oscar Piastri: quando vincere di tutto ti rende invisibile

Campione 2019 in Formula Renault Eurocup, campione 2020 al debutto in F3, attuale leader in Formula 2, Oscar Piastri è uno dei migliori talenti apparsi nelle categorie minori negli ultimi anni. Nonostante i successi, l'australiano sembra passare sempre inosservato e rischia di vedere sfumare il sogno F1.

Il vincitore della gara Oscar Piastri, Prema Racing

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Motorsport.com contenuti Prime

I migliori contenuti di Motorsport.com Prime, il nostro servizio di sottoscrizione. <a href="https://www.motorsport.com/prime/">Subscribe here</a> per avere accesso a tutti i contenuti.

Strano il mondo del motorsport. Vinci di tutto passando quasi inosservato ed il sogno di approdare in Formula 1 rischia di svanire tra le tue mani mentre i tuoi colleghi, con più esperienza ma un curriculum più povero, sembrano avere già un piede nella massima categoria.

Oscar Piastri sta affrontando questa controversa fase della sua carriera. Australiano, classe 2001, Piastri è stato senza dubbio uno dei piloti più convincenti visti negli ultimi anni nelle categorie propedeutiche, ma i suoi trionfi sembra siano sempre passati sotto traccia.

Nel 2019, al secondo anno in Formula Renault Eurocup, Oscar è riuscito ad imporsi battendo all’ultimo appuntamento stagionale Victor Martins. 7 successi ed un totale di 320 punti sono valsi all’australiano l’ingresso nella Academy Renault e la promozione in Formula 3 per l’anno successivo.

Nell’anno di esordio nella serie Oscar si è legato al team di riferimento, la Prema, riuscendo ad imporsi al termine di una stagione resa complicata da innumerevoli problemi tecnici al DRS e chiusa matematicamente soltanto nelle ultime tornate dell’appuntamento conclusivo al Mugello.

Due vittorie e 164 punti hanno consentito a Piastri di portare a casa il titolo, ma a catturare l’attenzione generale è stato Théo Pourchaire, enfant prodige dell’automobilismo francese e già membro della Sauber Academy.

Oscar Piastri, Prema Racing

Oscar Piastri, Prema Racing

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Come se fosse un re senza corona, Piastri non ha rivendicato su di sé le attenzioni della stampa ma ha preferito preparare in silenzio l’esordio in Formula 2.

Ancora una volta il team scelto per il salto di categoria è stato la Prema, ed ancora una volta la scintilla tra la scuderia della famiglia Rosin ed il giovane australiano è scoccata immediatamente.

Ad oggi Piastri guida il campionato con un totale di 149 punti, 15 in più di Guanyu Zhou, compagno alla Academy Alpine ed in procinto di essere annunciato dall’Alfa Romeo Sauber come pilota per il 2022.

A stupire della stagione sin qui disputata da Piastri ci sono tre fattori: la velocità in qualifica, la costanza in gara e la crescita impressionante.

Oscar è riuscito ad ottenere due pole consecutive, a Silverstone ed a Monza, mostrando una comprensione delle Pirelli da 18’’ stupefacente per un rookie e riuscendo così ad imporsi nel duello interno con il ben più quotato compagno di squadra Shwartzman per 3 a 1.

Nelle 15 gare sin qui disputate Piastri è sempre andato a punti tranne in due occasioni, capendo subito come più che i singoli successi di tappa sia la regolarità la chiave per brillare in una stagione stravolta dal nuovo format.

La maturità che sta mostrando Piastri in questo 2021, però, quasi certamente non gli garantirà il passaggio in Formula 1 l’anno prossimo. Anche se Oscar dovesse laurearsi campione a fine stagione, l’unico sedile ancora disponibile, quello in Alfa Romeo Sauber, sembra ormai essere destinato a Guanyu Zhou.

Oscar Piastri, Prema Racing

Oscar Piastri, Prema Racing

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Il cinese non demerita la promozione, ma tre anni trascorsi in Formula 2 non lo pongono all'attenzione come uno dei migliori talenti emergenti.

In una intervista rilasciata al sito australiano Wide World of Sports, Oscar ha voluto fare il punto sulla sua carriera, ammettendo candidamente di aver ormai rinunciato al sogno Formula 1. Almeno per il 2022.

“Onestamente non credo di essere nei radar dell’Alfa Romeo. Non ne so molto di più e questo credo che sia un segnale importante per capire di non essere in lizza per quel sedile”.

Oscar ha poi evidenziato come un suo eventuale passaggio in Sauber Alfa Romeo cozzerebbe con il marchio Alpine che porta ben impresso sulla tuta. Questo contrasto, però, verrebbe meno in caso di promozione di Zhou che, nel caso, dovrà dire addio alla Casa transalpina per una inevitabile incompatibilità trai i marchi.

“Sono legato alla Academy Alpine e non c’è nessuna connessione tra questo brand e Alfa Romeo. Sarei sorpreso se ottenessi il posto, ma non sono fiducioso”.

“Indipendentemente da come finirò la stagione non mi troverò sulla griglia di partenza della Formula 1 il prossimo anno. Se riuscissi a vincere il titolo avrei come biglietto da visita la vittoria di tre campionati negli ultimi tre anni consecutivi. Sarebbe un risultato davvero soddisfacente e dimostrerebbe che posso meritarmi un posto in F1 per il futuro”.

“Purtroppo, però, mi ritrovo in una situazione sfortunata, ma non sono il primo a cui è capitato e non sarò l’ultimo. Tuttavia devo ammettere che è seccante”.

Qualora il pilota della Prema dovesse laurearsi campione nel 2021 non avrebbe la possibilità di difendere il titolo in Formula 2 l’anno prossimo. Quali alternative si potrebbero prospettare per Piastri nel futuro?

Oscar Piastri, Renault F1 R.S.18

Oscar Piastri, Renault F1 R.S.18

Photo by: Alpine

Quella più concreta è un ruolo da terzo pilota in Alpine. Tuttavia, se la panchina forzata dovesse prolungarsi anche nel 2023, Piastri sarebbe costretto a percorrere altre strade. Così come per Lundgaard ed Ilott (protagonisti in alcuni appuntamenti), anche per l’australiano si potrebbero aprire le porte della IndyCar?

“Non so ancora cosa farò il prossimo anno, ma guardando il mio percorso sino a oggi l’opzione più realistica è quella di provare a vincere il titolo in F2 per poi puntare ad un ruolo da pilota di riserva in F1”.

“La scelta più logica sarebbe quella di diventare pilota di riserva della Alpine per poi puntare ad un posto da titolare nel 2023. Un anno lontano dalle gare potrei anche prenderlo in considerazione, ma due non sarebbero ideali ed in quel caso dovrei fare le mie valutazioni ed esaminare tutte le opzioni”.

“Di sicuro non getterò al vento la possibilità di vincere il titolo in F2 soltanto per correre daccapo in questa categoria l’anno prossimo. Sarebbe stupido. Quello che accadrà il prossimo anno non influenzerà il mio 2021”.

Come detto all’inizio, la crescita mostrata da Piastri in questi anni ha stupito gli osservatori. Se è vero che nella Academy Alpine si possono contare anche altri talenti, come ad esempio Christian Lundgaard (che però sta vivendo una stagione da incubo), è altrettanto vero che Oscar sembra aver bruciato le tappe ed aver preso in contropiede il managment transalpino.

“Credo che questa stagione abbia sorpreso molti. Sono stupito io e credo lo sia anche Alpine. Penso di avergli provocato qualche grattacapo di troppo al momento”.

In casa Alpine c’è un problema di abbondanza di piloti e di mancanza di spazio. Avere soltanto un team ufficiale in F1 e nessuna scuderia cliente si è rivelato controproducente ed ha complicato i programmi di una Academy da sempre valida ed in grado di scovare talenti in erba e supportarli sino alla piena maturità

Oscar, tuttavia, rischia di passare alla storia come il talento dimenticato. I successi degli anni passati avrebbero dovuto farlo finire in cima alla lista dei desideri di tutti i team di riferimento, ed invece l’australiano sembra essere sempre l’uomo invisibile.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F2, Monza: Piastri c'è in Gara 3, Zhou limita i danni
Prossimo Articolo F2, Sochi: Drugovich brilla nelle Libere, Piastri decimo

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia