Markelov senza rivali si impone nella Sprint Race in Bahrain
Il russo si impone alla grande in una gara condizionata dall'elevato degrado delle Pirelli e conquista un successo meritato. Gunther centra il primo podio nella categoria precedendo Sette Camara e Norris. Ottimo sesto posto per Ghiotto.
Era stato il miglior pilota visto in azione nella Feature Race, grazie alla strepitosa rimonta dalla pit lane sino al terzo gradino del podio, ed anche nella Sprint Race odierna Artem Markelov ha messo in mostra tutta la sua esperienza andando a prendersi una vittoria ampiamente meritata.
Il russo avevo già fatto vedere ieri di riuscire a trovarsi a proprio agio con le elevate temperature dell'asfalto del Bahrain ed il degrado delle Pirelli, ed anche oggi è stato il migliore nel controllare il comportamento delle sue Pirelli.
Markelov ha preso il comando delle operazioni già al giro 10 quando Nyck de Vries, sino a quel momento al comando della gara, ha deciso di replicare la stessa strategia che dodici mesi fa si era rivelata vincente con Leclerc e montare le gomme soft.
Artem non si è fatto impressionare dalla strategia del team Prema, ed ha continuato per la sua strada, girando su tempi decisamente molto regolari e riuscendo a controllare agevolmente un Maximilian Gunther incapace di sfruttare la partenza dalla pole grazie alla griglia invertita.
Markelov ha alzato il piede solamente in occasione dell'ultimo giro, facendo avvicinare il tedesco della Arden senza rischiare più di tanto, ed è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi centrando così una vittoria decisamente meritata.
Gunther si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio, ma per il rookie proveniente dalla Formula 3 Europea questo è un risultato di grandissimo valore. Il tedesco, infatti, aveva comunicato prima della partenza di aver sentito delle vibrazioni provenire dai freni anteriori e nelle fasi finali di gara ha patito notevolmente il degrado delle sue Pirelli.
Il muretto box ha cercato di tranquillizzare Gunther, fornendo indicazioni preziose per la ripartizione di frenata, e Maximilian è stato fenomenale nel resistere al pressing di Sergio Sette Camara commettendo un solo piccolo errore che non ha pregiudicato il risultato finale.
C'è da dire, comunque, che Gunther è stato agevolato nella conquista del secondo posto dalla lotta tra i due portacolori del team Carlin. Nei giri finali, infatti, Lando Norris ha mostrato un passo decisamente migliore rispetto a Sette Camara, ma il brasiliano, come già visto nella Feature Race, si è difeso alla grande andando anche a rischiare il contatto con il rookie britannico.
Norris non è apparso soddisfatto del quarto posto finale una volta sceso dalla vettura, ma il piazzamento odierno è figlio anche di un improvviso calo di potenza patito in occasione del terzo giro.
Il campione della F3 Europea, infatti, giunto sul rettilineo principale ha sentito la propria monoposto quasi ammutolirsi ed aveva ormai preso la strada dei box prima che il propulsore tornasse a rispondere correttamente.
La strategia che lo scorso anno aveva premiato Charles Leclerc non ha invece regalato i frutti sperati a Nyck de Vries. L'olandese è stato fenomenale in partenza nel passare subito Gunther e portarsi al comando delle operazioni, ma ha forse optato troppo presto per il passaggio dalle Pirelli medie alle soft.
Nyck, infatti, è stato chiamato ai box al giro 10 quando aveva più di due secondi di vantaggio su Markelov. Una volta tornato in pista in tredicesima piazza, de Vries ha infilato senza problemi i rivali davanti a lui, ma nel finale il degrado delle coperture gli ha impedito di raggiungere il duo Carlin per salire sul podio.
Dopo la deludente Feature Race del sabato, Luca Ghiotto si è riscattato oggi centrando un buon sesto posto. Luca è stato semplicemente perfetto in partenza, quando è scattato dalla casella numero 12, ed ha avuto ottimi riflessi nell'evitare la ART di Russell ferma in griglia per portarsi subito in sesta posizione.
Ghiotto ha condotto una gara regolare, condita dall'unico duello con Norris per la quinta piazza quando il pilota del team Carlin ha accusato la perdita di potenza, ed il sesto posto odierno riscatta decisamente la delusione di ieri.
Continua a confermarsi in top ten Ralph Boschung, settimo e protagonista di un acceso duello con Antonio Fuoco nelle battute iniziali, mentre alle spalle dello svizzero hanno concluso un positivo Nirei Fukuzumi, un Louis Deletraz dal quale ci si attendeva qualcosina in più e Nicholas Latifi.
Escludendo la lotta con Boschung, è stato una Sprint Race anonima quella di Antonio Fuoco. Il pilota del team Charouz è risalito sino al dodicesimo posto dopo aver effettuato la sosta per il passaggio alle coperture soft al dodicesimo giro.
Weekend da dimenticare per il team Trident, con Maini quattordicesimo e Ferrucci ultimo dopo aver stallato in partenza, mentre da incubo è stata la Sprint Race di Gelael, rimasto bloccato sulla griglia già in occasione del giro di formazione e giunto sedicesimo sotto la bandiera a scacchi.
Una valutazione a parte la meritano i due piloti della ART Grand Prix. Sia Aitken che Russell sono rimasti piantati in griglia allo spegnersi dei semafori e sono riusciti ad avviarsi quando il gruppo era ormai lontano chiudendo così un weekend da incubo in diciottesima e diciannovesima posizione.
Al termine del primo round stagionale la classifica piloti vede Norris in testa con 39 punti, seguito da Marelov a quota 30 e da Sergio Sette Camara con 28 punti.
Cla | # | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Pits | Ritirato | Punti | Bonus | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Artem Markelov | RUSSIAN TIME | 23 | 42'42.161 | 174.551 | 15 | ||||||
2 | 11 | Maximilian Gunther | Arden International | 23 | 42'44.266 | 2.105 | 2.105 | 174.407 | 12 | ||||
3 | 18 | Sergio Sette Camara | Carlin | 23 | 42'45.964 | 3.803 | 1.698 | 174.292 | 10 | ||||
4 | 19 | Lando Norris | Carlin | 23 | 42'47.204 | 5.043 | 1.240 | 174.208 | 8 | ||||
5 | 4 | Nick de Vries | Prema Powerteam | 23 | 42'52.426 | 10.265 | 5.222 | 173.854 | 1 | 6 | 2 | ||
6 | 14 | Luca Ghiotto | Campos Racing | 23 | 42'57.857 | 15.696 | 5.431 | 173.488 | 4 | ||||
7 | 10 | Ralph Boschung | MP Motorsport | 23 | 43'05.672 | 23.511 | 7.815 | 172.963 | 2 | ||||
8 | 12 | Nirei Fukuzumi | Arden International | 23 | 43'06.743 | 24.582 | 1.071 | 172.892 | 1 | ||||
9 | 20 | Louis Délétraz | Charouz Racing System | 23 | 43'07.355 | 25.194 | 0.612 | 172.851 | 1 | ||||
10 | 6 | Nicholas Latifi | DAMS | 23 | 43'07.848 | 25.687 | 0.493 | 172.818 | |||||
11 | 9 | Roberto Merhi | MP Motorsport | 23 | 43'07.965 | 25.804 | 0.117 | 172.810 | 1 | ||||
12 | 21 | Antonio Fuoco | Charouz Racing System | 23 | 43'08.799 | 26.638 | 0.834 | 172.755 | 1 | ||||
13 | 5 | Alexander Albon | DAMS | 23 | 43'13.920 | 31.759 | 5.121 | 172.413 | |||||
14 | 16 | Arjun Maini | Trident | 23 | 43'18.954 | 36.793 | 5.034 | 172.079 | |||||
15 | 15 | Roy Nissany | Campos Racing | 23 | 43'26.150 | 43.989 | 7.196 | 171.604 | 1 | ||||
16 | 3 | Sean Gelael | Prema Powerteam | 23 | 43'40.006 | 57.845 | 13.856 | 170.697 | 1 | ||||
17 | 2 | Tadasuke Makino | RUSSIAN TIME | 23 | 43'45.980 | 1'03.819 | 5.974 | 170.308 | 1 | ||||
18 | 7 | Jack Aitken | ART Grand Prix | 23 | 44'21.918 | 1'39.757 | 35.938 | 168.009 | |||||
19 | 8 | George Russell | ART Grand Prix | 22 | 42'47.369 | 1 giro | 1 giro | 166.608 | 1 | ||||
20 | 17 | Santino Ferrucci | Trident | 22 | 43'06.059 | 1 giro | 18.690 | 165.404 | 1 |
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