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La colonna di Leclerc: da quattordicesimo al primo successo in F2

Nella sua prima colonna per Motorsport.com il pilota della Ferrari Driver Academy racconta un elettrizzante debutto nella FIA F2 che gli ha consentito di rimontare dalla quattordicesima posizione sino a cogliere il primo successo nella serie.

Race winner Charles Leclerc, PREMA Racing

Race winner Charles Leclerc, PREMA Racing

FIA Formula 2

Charles Leclerc, PREMA Powerteam
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Il poleman Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Start: Charles Leclerc, PREMA Racing leads
Race winner Artem Markelov, RUSSIAN TIME, third place Charles Leclerc, PREMA Racing
Race winner Charles Leclerc, PREMA Racing
Race winner Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing
Charles Leclerc, PREMA Racing takes the win
Charles Leclerc, PREMA Racing takes the win

La mia speranza e quella del team per il primo weekend della Formula 2 in Barhain era quella di poter vincere, ma l'obiettivo principale era quello di ottenere quanti più punti possibili e non perdere terreno dalla vetta del campionato.

Ero consapevole che la monoposto del team Prema era una ottima vettura - prova ne siano i risultati della passata stagione - ma i tre giorni di test pre stagionali a Sakhir ci avevano suggerito che non avremmo affrontato un weekend semplice.

Siamo stati competitivi sul giro singolo, mentre abbiamo sofferto nella distanza di gara. Il degrado è stato elevato. Le gomme sono uno dei fattori chiave del campionato ed il Bahrain è il tracciato più impegnativo a tal riguardo.

Sia nei test che nel weekend di gara abbiamo lavorato duramente su questo aspetto ed è stato sorprendente vedere i risultati.

Pole per sette decimi

Dopo il primo giro in qualifica eravamo già in prima posizione, ma non ero soddisfatto. Per il secondo giro abbiamo deciso di scendere in pista a metà sessione così da poter girare senza traffico.

Ero certo che il secondo giro veloce era buono già prima di tagliare la linea del traguardo, ma quando ho visto il tempo sono rimasto sorpreso di quanto fossi andato veloce. La vettura è stata assolutamente perfetta. Il mio ingegnere mi ha fornito una monoposto perfetta. Credo di non aver mai guidato una vettura così perfetta, è stato un giro incredibile.

Il resto della sessione è stato un po' stressante ma non eravamo preoccupati. Non puoi mai sapere cosa accadrà nelle corse, ma eravamo consapevoli di aver realizzato davvero un ottimo giro. Il risultato degli altri è stato compromesso a causa delle bandiere gialle dovute all'incidente avvenuto tra Gustav Malja e Nabril Jeffri.

Sono così riuscito a scattare dalla pole nella mia prima gara in F2 il giorno dopo ed ho effettuato una buona partenza anche se inizialmente non ero sicuro che sarebbe andato tutto bene. Partire con una GP2/11 è difficile. Devi gestire molto l'acceleratore. Non avevo molta esperienza con questa procedura visto che in GP3 bastava spingere a fondo.

Dopo due giri Norman Nato ha preso il comando ma io sono stato bravo a restare in scia senza consumare eccessivamente gli pneumatici. Ad un certo punto mi sono sentito a mio agio con le gomme e l'ho sorpassato iniziando a creare un piccolo gap.

Purtroppo alla fine del primo stint ci trovavamo in una posizione difficile. Avevamo due problemi - Artem Markelov stava rimontando e Norman Nato stava provando l'undercut.

Dovevamo reagire. In quel momento ho deciso di effettuare la sosta perché sentivo che le gomme stavano cedendo, ma non è stata una buona scelta ed ho imparato molto da questo. Nonostante avessimo effettuato la sosta al giro previsto siamo stati sopravanzati da Nato.

Abbiamo comunque concluso in terza posizione e siamo stati molto felici del risultato.

La carica

Dopo la prima gara abbiamo analizzato una possibile strategia per la sprint race ed abbiamo capito che era possibile effettuare una sosta. Sulla carta è stata la scelta migliore, ma dopo i primi cinque giri stavo guidando come se dovessi arrivare alla fine con un solo set.

Io ed il mio ingegnere abbiamo convenuto che, se avessi effettuato una buona partenza, effettuare una sosta sarebbe avrebbe pagato perché avrei potuto guidare senza turbolenze e creare un gap. Se, invece, non avessi avuto un buon avvio non avrebbe avuto senso spingere nel traffico.

Sono riuscito a risalire dalla sesta alla terza posizione in partenza e, dopo una neutralizzazione con la safety car all'inizio, ho superato Albon e Ghiotto ed ho deciso di spingere.

Quando sono uscito dopo la sosta il distacco dalla testa era enorme, circa 26 secondi, mancavano solamente nove giri alla fine ed avevo davanti a me tredici vetture. Onestamente pensavo che avessimo fatto la scelta sbagliata.

Successivamente mi sono detto che dovevo restare concentrato. Dovevo fare il massimo senza preoccuparmi della posizione in cui mi trovavo.

E' stato divertente ma sono stato anche fortunato. Credo che i piloti davanti a me sapessero che avevo una differente strategia e non mi hanno ostacolato. In ogni caso riuscire a destreggiarsi nel traffico mantenendo dei tempi di rilievo è stata una sfida notevole. Dalla tv potrà essere sembrato semplice, ma non lo è stato.

Non pensavo di riuscire a vincere la gara sino a tre giri dal termine. Nell'ultimo giro, dopo aver passato Rowland ed aver conquistato la seconda posizione ero certo che il leader fosse Markelov e non Ghiotto visto che era l'unico pilota oltre a me ad aver optato per una strategia differente.

Pensavo fosse in testa con gomme nuove ed ero certo che avrei concluso secondo, ma sono riuscito a recuperare velocemente e quando ho superato in Curva 4 ho capito che era Ghiotto e che le sue gomme erano ormai finite.

Ottimista per Barcellona

Sinceramente non pensavamo di avere un weekend simile in Bahrain. Essere in testa al campionato, aver colto due podi ed una vittoria è stato sorprendente.

La prossima gara sarà Barcellona, altro tracciato dove abbiamo svolto i test pre stagionali e la cosa mi rende molto felice.

Siamo stati molto rapidi in qualifica quindi non vedo perché dovremmo peggiorare.

I long run sono stati molto positivi a Barcellona ed il degrado delle gomme è stato semplice da gestire.

Non sappiamo cosa aspettarci dalle condizioni ambientali, saranno differenti rispetto ai test, ma tutto quello che posso dire è che mi sento molto confidente per la prossima gara di Barcellona, molto più che in Bahrain.

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