Amberg sarà seguito dagli stessi medici di Alonso
Il pilota della Lazarus ha voluto chiarire che a Budapest si è effettivamente fermato per problemi fisici
Foto di: XPB Images
All'indomani del sesto round stagionale della GP2 Series, in cui il Daiko Team Lazarus è sceso in pista per la seconda volta quest'anno con la sola monoposto di Nathanaël Berthon, Zoel Amberg intende affidare a una pubblica dichiarazione qualche notizia suppletiva circa le ragioni che lo hanno indotto a dare forfait in Ungheria al termine delle prove libere, nelle quali a fatica non è andato più in là di una dozzina di tornate percorse.
"Ci tengo a precisare e a far sapere al mondo che non c'è nessun problema fra me e la squadra o con il team principal Tancredi Pagiaro. Lo dico per smentire le voci e le chiacchiere, apparse su qualche organo d'informazione non troppo professionale, secondo cui sarei ai ferri corti con la Lazarus o che ci sarebbero problemi di sponsorizzazione. Non è affatto così, anzi, stavamo migliorando passo dopo passo e le cose a Barcellona erano andate molto bene, dal mio punto di vista", taglia corto il driver svizzero, quest'anno debuttante sulle Dallara-Mécachrome cadette.
"Non è una situazione facile da vivere, com'è comprensibile per un atleta che si trova sul campo di gara, ma non può competere e guidare, al contrario dei propri colleghi. Tutto è molto triste e frustrante, ma le mie condizioni di salute attualmente non mi permettono di pilotare la macchina senza avvertire sensazioni di nausea e di generale malessere, nonché problemi alla vista, tutti sintomi ripresentatisi a Budapest. Dopo i due incidenti di Montecarlo, quando guido avverto una sorta di pressione sul cranio o di mal di testa, che i controlli medici finora effettuati non hanno ancora permesso di investigare da un punto di vista delle ragioni, non rinvenendo finora alcunché di importante" ha proseguito.
"La cosa si è verificata anche alla 24 Ore di Le Mans, che ho affrontato con una barchetta LM P2, ma lì il disagio si è presentato in maniera molto più attenuata, forse perché i G in campo sono più bassi rispetto alle monoposto di alto livello. Nella vita di tutti i giorni, non avverto alcun problema e anche al termine della sospensione temporanea della mia licenza decisa dalla FIA alla vigilia di Silverstone (occasione in cui sulla vettura numero 27 della squadra di Caselle di Selvazzano Dentro è salito lo spagnolo Sergio Canamasas, ndr), durata quindici giorni, ho praticato vari sport senza guaio alcuno. In ogni caso, in settimana dovrei essere sottoposto a esami clinici più approfonditi, speriamo capaci di squarciare il velo di mistero su questa mia 'strana' indisposizione" ha concluso Amberg, che in settimana sarà visitato dagli stessi specialisti che hanno seguito Fernando Alonso dopo l'incidente di cui era stato vittima nei test invernali di Barcellona.
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