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Vandoorne inarrestabile: sua anche gara 1 a Monaco

Il pilota della ART ha beffato Rossi al pit stop. Terzo un ottimo Canamasas. Peccato per Marciello, alla fine ottavo

Ormai non ci sono più troppi dubbi: Stoffel Vandoorne sembra essere il padrone assoluto della GP2. A Montecarlo ha infilato la terza vittoria consecutiva nelle Feature Race di quest'anno, dando un altro strappo importante nella classifica del campionato: il diretto inseguitore Alexander Rossi, infatti, lo segue distanziato di ben 43 lunghezze.

Come da tradizione, quella monegasca è stata sempre una gara piuttosto particolare fin dall'inizio. Basta pensare che sono state necessarie due procedure di partenza, perché nella prima diversi piloti sono rimasti bloccati sulla griglia. Tra questi Nobuharu Matsushita, i due della Arden e Pierre Gasly, con quest'ultimo che poi è stato costretto a prendere il via dalla pitlane al secondo start.

Quando finalmente la gara, accorciata ad una distanza di 40 giri, ha preso il via, è stato Raffaele Marciello a scattare benissimo dalla prima fila e a portarsi al comando davanti al poleman Rossi, a Charles Pic e proprio a Vandoorne. Questo quartetto ha dato vita ad un avvio molto spettacolare, anche se i protagonisti avevano scelto strategie differenti: Marciello e Pic sono partiti con le supersoft, mentre gli altri due montavano le soft.

Non a caso, a cavallo tra il nono ed il decimo giro, l'italiano ed il francese sono rientrati per il cambio gomme, lasciando via libera agli altri due, che hanno atteso il momento in cui è scattata una Virtual Safety Car a circa metà della corsa per effettuare il loro pit stop. In questo frangente i meccanici della ART Grand Prix sono stati strepitosi, perché hanno permesso a Vandoorne di tornare in pista davanti a Rossi.

Poi ci ha pensato il talento belga a fare il resto, gestendo alla grande le gomme supersoft per una ventina di giri e presentandosi sotto alla bandiera a scacchi con 6"2 di margine sull'americano della Racing Engineering, che dopo il sorpasso aveva polemizzato via radio: Alexander sosteneva che Stoffel non avesse rispettato il limite imposto dalla Virtual Safety Car, cosa che però è stata smentita dalle immagini televisive e dai commissari.

Sul traguardo in terza posizione è transitato Julian Leal, ma il pilota della Carlin è stato arretrato in sesta posizione con una penalità di 10" per unsafe release: alla ripartenza dal pit stop ha infatti stretto molto repentinamente Sergey Sirotkin, che è stato costretto ad urtare il muretto. Il russo della Rapax comunque è riuscito a completare la gara e, complice la penalità del rivale, ha chiuso quinto.

Davanti a lui è stata invece bella la lotta che alla fine è valsa l'ultimo gradino del podio tra Sergio Canamasas e Pic: lo spagnolo è stato bravo a strovare il sorpasso alla Sainte Devote alla ripartenza dalla Virtual Safety Car, ma poi si è dovuto difendere fino alla fine dal ritorno del francese, che ha provato ad insidiarlo con grinta, chiudendo solo un secondo più indietro.

Detto del sesto posto di Leal, dietro di lui ci sono Richie Stanaway e Marciello, con l'italiano che una volta passato sulle gomme soft ha perso decisamente il ritmo che aveva mostrato di tenere nelle prime fasi. L'unica consolazione è che questa ottava piazza gli permetterà di scattare dalla pole nella gara di domani e in una gara senza pit stop obbligatorio potrebbe essere un vantaggio importante.

Completano la zona punti Jordan King e Nick Yelloly, con il piazzamento del portacolori della Hilmer Motorsport che però potrebbe essere a rischio, visto che è finito sotto investigazione per un contatto con Mitch Evans, che è stato anche quello che ha generato la prima Virtual Safety Car (la seconda è arrivata poco più tardi per la presenza di detriti in pista alle Piscine). Indietro invece dei protagonisti attesi come Alex Lynn e Rio Haryanto, che hanno chiuso solo 13esimo e 16esimo

GP2 - Montecarlo - Gara 1

GP2 - Classifica campionato

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