Vandoorne domina le libere di Spa-Francorchamps
Il pilota belga ha centrato il miglior crono in vista delle Qualifiche di oggi. Evans e Rossi vicini. Decimo Marciello
Foto di: GP2 Series Media Service
Il fine settimana di Spa-Francorchamps che segna il ritorno in pista delle GP2 Series è iniziato questa mattina con il classico turno di prove libere del venerdì, che precedono le Qualifiche previste per questo pomeriggio.
Il turno dedicato a sistemare l'assetto delle monoposto della categoria propedeutica alla Formula 1 non ha riservato alcuna sorpresa significativa, perché a stampare il miglior tempo assoluto è stato il solito Stoffel Vandoorne, tornato in grande forma dalla sosta estiva e pronto a conquistare il titolo piloti 2015 della GP2.
Il pilota belga del team ART Grand Prix ha fermato il cronometro in 1'57"486, mettendo subito le cose in chiaro e staccando Mitchell Evans, secondo in classifica, di circa un decimo e mezzo. Il secondo pilota a poter dire la propria e impensierire la promessa della McLaren è Alexander Rossi (Racing Engineering), ovvero uno dei pochi piloti a poter tenere aperto il campionato, ma solo se riuscirà a vincere e mettersi alle spalle Vandoorne in entrambe le manche di gara.
Alex Lynn ha centrato il quarto tempo assoluto, ma staccato di quasi quattro decimi dalla vetta. il distacco risulta importante, perché in una pista come Spa-Francorchamps non risulta certo facile riuscire a colmare un gap del genere nonostante gli oltre sette chilometri di lunghezza della pista belga. Ad appena otto millesimi di secondo da Lynn ecco Oliver Rowland, pilota del team MP Motorsport. Il leader della classifica piloti delle World Series by Renault 3.5 continua a sorprendere e a mostrarsi competitivo in una serie assaggiata solo poche volte in carriera.
A trenta millesimi dal britannico ecco Pierre Gasly, capace inoltre di mettersi alle spalle per quasi tre decimi di secondo il russo Sergey Sirotkin. Arthur Pic ha invece colto l'ottavo crono di giornata, ma a pochi secondi dalla fine del turno mattutino di prove, è finito a muro, rovinando la sua monoposto. Jordan King ha invece messo alle proprie spalle il nostro Raffaele Marciello. Il pilota del team Trident ha chiuso la Top Ten ma non è apparso in grado di replicare i medesimi tempi dei primi tre in classifica.
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