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Vandoorne domina gara 1 e la ART vince il titolo team

Il campione precede il compagno Matsushita ed Evans completa il podio. Marciello ritarda la sosta ed è quarto

Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix

Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix

GP2 Series Media Service

Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix
Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix
Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix
Pierre Gasly, DAMS e Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix
Dean Stoneman, Carlin
Pierre Gasly, DAMS
Artem Markelov, RUSSIAN TIME
Alex Lynn, DAMS
Il campione 2015 Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix festeggia con il suo team
Il campione 2015 Stoffel Vandoorne, ART Grand Prix

Stoffel Vandoorne ha dato l'ennesima prova del suo grande talento nella prima gara del weekend di Sakhir della GP2. Il campione 2015 ha dominato dall'inizio alla fine, scattando benissimo dalla prima e soffiando la leadership al poleman Pierre Gasly. Una volta in testa, il belga della ART Grand Prix non ha avuto più rivali, aumentando costantemente il suo vantaggio sugli inseguitori, fino a transitare sotto alla bandiera a scacchi con oltre 13" di margine, firmando così il suo sesto successo stagionale.

Un trionfo che sommato al secondo posto del compagno Nabuharu Matsushita ha consegnato alla ART Grand Prix anche il titolo a squadre. E bisogna dire che il secondo posto del giapponese è stato proprio un capolavoro di strategia della compagine francese: fino al pit stop occupava solamente la terza posizione, ma anticipando la sosta di un giro rispetto a chi lo precedeva è stato rimandato in pista ancora terzo, ma scavalcando Raffaele Marciello.

Davanti a lui rimanevano quindi il solitario Vandoorne e Mitch Evans, che a sua volta si era fermato con un'ulteriore tornata d'anticipo. Un undercut che il neozelandese della Russian Time ha pagato però nel finale, perché le sue gomme sono calate molto, permettendo a Matsushita di sfilargli la piazza d'onore. Poco male comunque, perché il suo terzo posto vale molto di più della sesta che occupava prima del cambio gomme.

Il quarto posto è quindi una bella delusione per Marciello, che si è fermato ai piedi del podio dopo essere stato secondo per tutto il primo stint della corsa. L'italiano della Trident probabilmente ha ritardato troppo la sosta e quindi non ha avuto abbastanza tempo a disposizione per sfruttare le gomme più fresche rispetto a chi lo precedeva.

Il suo sorpasso ai danni di Sergey Sirotkin, arrivato nel finale con grande grinta, però è stato davvero degno di nota. Come un applauso se lo merita il russo della Rapax, che ha avuto il coraggio di anticipare molto la sosta, quando viaggiava intorno alla decima piazza. Poi è stato molto bravo a gestire gli pneumatici, chiudendo in quinta posizione.

Solo sesto il poleman Pierre Gasly, che ha pagato a caro prezzo una brutta partenza (nell'arco dei primi giri era arretrato fino alla quinta piazza) e poi non è riuscito a riprendere il ritmo per conquistare una posizione migliore. Continuando a scorrere la classifica troviamo poi Rio Haryanto ed Alex Lynn, che quindi domani scatterà dalla pole position in gara 2.

Due punticini li porta a casa anche Jordan King, che però è finito sotto investigazione con Haryanto per una manovra curiosa avvenuta all'ingresso dei box: il pilota della Campos stava infatti rientrando ai box proprio mentre quello della Racing Engineering tenvava il sorpasso e questo ha generato un incrocio di traiettorie davvero pericolose.

La zona punti si completa poi con Arthur Pic, mentre sono almeno un paio i protagonisti che avrebbero meritato di raccogliere di più. Stiamo parlando di Alexander Rossi e Norman Nato: l'americano è partito malissimo, ma anticipando la sosta era riuscito a riportarsi addirittura in terza posizione. Tamponando Evans a pochi giri dal termine però ha danneggiato la sua ala anteriore ed è stato costretto ad un pit stop extra che lo ha arretrato al 18esimo posto. Il francese invece ha forato proprio passando sui detriti di Rossi. Un peccato se si pensa che era stato terzo praticamente per tutto il primo stint della corsa.

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